ref:topbtw-3253.html/ 27 Febbraio 2022/A
A seguito di 107.588 asseverazioni depositate al 31 gennaio scorso, lo Stato, con il Superbonus
del 110 per cento, dovrà farsi carico di una spesa di poco superiore a 20 miliardi di euro.
Se teniamo conto che in Italia sono presenti quasi 12,2 milioni di edifici residenziali, stimiamo che, fino ad ora,
questo provvedimento abbia interessato solo lo 0,9 per cento del totale degli immobili
destinati ad uso abitativo (vedi Tab. 1).
In altre parole, consentendo ai proprietari che riqualificano i propri immobili una detrazione fiscale del 110
per cento, spendiamo 20 miliardi per migliorare l’efficienza energetica di una infinitesima
quota di edifici presenti nel Paese.
A dirlo è l’Ufficio studi della CGIA.
Speso quanto il reddito di cittadinanza
Non solo, con il Superbonus 110 per cento abbiamo erogato lo stesso importo speso fino ad ora con il reddito
di cittadinanza.
A differenza di quest’ultima misura, però, i vantaggi hanno interessato pochissime persone,in particolar modo facoltose, con
un livello di istruzione medio-alto e con proprietà immobiliari ubicate nei centri
storici delle grandi città, in particolar modo del Centronord.
Insomma, è una misura molto costosa, fortemente sbilanciata a favore dei ricchi e, come vedremo in seguito, anche distorsiva
del mercato.
Bisogna anticipare il decalage
Il 110 per cento, pertanto, non va “bocciato” per aver provocato comportamenti fraudolenti.
Anzi. Secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate, dei 4,4 miliardi di irregolarità riscontrate, “solo” 132 milioni
di euro sono ascrivibili a questa misura.
Il Superbonus va criticato, invece, perché presenta un costo in capo alla fiscalità generale spaventoso e non
proporzionale al numero di edifici che vengono “efficientati”.
Pertanto, secondo gli artigiani mestrini, la soglia di detraibilità delle spese sostenute andrebbe abbassata
quanto prima, portata, ad esempio, al 60-70 per cento, anticipando il decalage stabilito dall’ultima finanziaria.
Così facendo, si obbligherebbe il proprietario dell’immobile a una significativa compartecipazione
alla spesa dell’intervento manutentivo.
Sia chiaro, nessuno disconosce il ruolo che in questi ultimi anni hanno avuto i bonus nel rilanciare l’edilizia,
nel far emergere il nero e nel migliorare la qualità delle nostre abitazioni;
ci mancherebbe.
Tuttavia, la convinzione di aver speso troppo e di aver “drogato” il mercato edilizio è molto elevata…
LINK a tutta la notizia:
http://www.cgiamestre.com/110-spesi-20-mld-per-lo-09-degli-edifici-presenti-in-italia/
( CGIA Mestre )
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