ref:topbtw-3271.html/ 17 Marzo 2022
Cirenaica: aria di secessione. Cap. 2
Già nel mese di Febbraio dell'anno 2020 si poneva l'ipotesi di una Libia composta da tre grandi regioni indipendenti
con alcune aree autonome, ovvero quelle abitate dai Tuareg e dagli Amazinghi.
Due popoli che da tempo rivendicano autonomia politica e culturale da Tripoli.
Autonomia mai concessa..e sempre repressa..
Ma chi ha paura di una Libia " alla Svizzera", ovvero una Libia dei tre Cantoni ?
Oppure di una Libia in stile "50 stati più il distretto di Colombia" che costituiscono gli Stati Uniti d'America ?
Che poi in Libia basterebbe fare tre Stati più il Distretto di Tripoli..
Il realtà sono proprio gli stati europei che sono allergici a queste forme di autonomie..
Perché sarebbe un..pessimo esempio per una Europa sempre più grande accentratrice
alla ricerca di un vero e proprio potere sovrano..
Perché per "l'Impero Europeo" sarebbe un nuovo sistema di autonomie giusto giusto dall'altra sponda del mediterraneo..
Ed infatti...
l'Italia avrebbe da ripensare ad una maggiore e vera autonomia di Sicilia e Sardegna..e magari pure della Valle d'Aosta e del Trentino Alto Adige..
La Francia ad una vera autonomia della Corsica..e poi magari di una qualche valle dei Pirenei..
La Spagna a delle vere autonomie nei paesi Baschi ed in Catalogna..e delle piccole "enclaves" in zona Marocco..
E poi non è detto che altre piccole regioni europee non vadano a richidere una loro maggiore autonomia..
Insomma una rinascita dei sentimenti di libertà e di indipendenza da Bruxelles e dai suoi burocrati e dalle sue ingerenze in
questioni attinenti alla vita, ai costumi, alle tradizioni di piccoli territori che hanno sempre avuto una loro precisa ed
esclusiva identità.
Le elezioni che non si sono tenute il 24 Dicembre 2021 ?
Forse magari si faranno a Maggio... ovvero siamo alle comiche..
Nel frattempo il famoso elenco dei candidati ammessi alla competizione elettorale, ed i nominativi di quelli esclusi ?
Nessuno lo ha mai visto..
Insomma il peso delle piccole monarchie tribali continua a condizionare una classe politica rissosa e squinternata
totalmente incapace
di organizzare , con l'aiuto di tutti, Europa per prima, delle banali elezioni politiche..
Perché un governo democraticamente eletto sarebbe l'inizio della fine delle monarchie tribali.
Ma invece ecco che già 10 giorni dopo la sua elezione BASHAGHA ha pronto l'elenco dei suoi ministri.
Con buona pace di Tripoli che ormai è solo un groviglio di interessi e di veti incrociati..
Ed infatti l'attuale capo di uno stato che non c'é, Mr. DBEIBAH, tanto per iniziare a far campagna elettorale, promette
crediti bancari ( con quali soldi ? ) ai giovani libici
e pure degli appezzamenti di terreno..
Ed ora ecco la novità..
Con l'appoggio delle armi.. amichevoli di Haftar il Governo di Fathi Bashagha si è preso possesso dei palazzi governativi di Bengasi.
Ovviamente in via "provvisoria" in attesa delle elezioni che non si faranno mai..
Insomma, Governi 2, democrazia 0..
E le Nazioni Unite ? E la Stephanie Williams ?
Conferma che nessuno dei due governi, se non confermato da libere elezioni, potrà mai essere riconosciuto.
Insomma verrà riconosciuto solo un Governo nato da libere elezioni..
Cosa non da poco, visto che solo un governo riconosciuto dalle Nazioni Unite potrà mettere le mani sul tesoro
di Gheddafi..
E sui molteplici miliardi di dollari.. inclusi quelli spariti..
www.topbtw.com/topbtw-3210.html del 15 Gennaio 2022..
Identical sources from Benghazi confirmed that armed gunmen loyal to Khalifa Haftar stormed Tuesday morning
the headquarters of the Government of National Unity (GNU) and dismissed all employees before it had handed
it over to the Deputy PM of the Bashagha government that was appointed by the House of Representatives (HoR) Ali Al-Gotrani.
Al-Hadath TV, owned by Haftar’s son, said the incident was a peaceful and legal handover of
power between GNU officials and the new government, adding that the secretary of Hussein Al-Gotrani:
Deputy PM of the GNU, Rida Al-Fartis, supervised the handover.
Meanwhile, Deputy PM of the GNU Hussein Al-Gotrani denied resignation or being pressured to do so, saying
that despite being outside of Libya currently, he is still in his position and in support of PM Dbiebah’s
initiative regarding elections.
“The GNU will only hand over power to an elected government.
The Benghazi government headquarters is under my control and all employees listen to my instructions.”
Al-Gotrani added.
Hence, the storming of Benghazi GNU headquarters leaves question marks on the statements of Fathi Bashagha
who said more than once that no violence is needed for his government to take over government buildings and institutions.
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