Questo sito web ed i sui contenuti sono esenti da cookie, pubblicità invasiva, occulta, subdola, eticamente scorretta e pure da files geneticamente modificati:
per una libera informazione in un libero Stato. -
Niente Google, niente Facebook, nessun link a programmi spioni..
- No Malicious softwares, spam, coookies, phishings, trojans etc. No Annoying Popus - Zero Facebook, Zero Google, Zero "Suggestions" , Zero Snake'apps..
No WordPress - Joomla - PHP - WooCom - Drupal - Bootstrap.. etc.

No needs for passwords - no secret SMS - no idiot quiz - no need to demonstrate to be human - no stupid CAPTCHA - no request for your position -


I nostri lettori: in oltre 94 Nazioni - Our readers: in over 94 Nations - Nos lecteurs: dans plus de 94 Nations


ref:topbtw-3303.html/ 18 Aprile 2022/A


ITALIA CHE SOFFRE


Esosi e rapaci..


nel 2021 pressione fiscale da record..
quest'anno cala .. ( forse ? ).

Freedom day: il 7 Giugno


SETTEMBRE 2020 ... VIDEO della serie SHORT VIDEO MESSAGE..
Già un problema ben chiaro per tutti, ma non certo per governanti inetti..

Cliccare su:

257 - 14 Settembre 2020 -YOUTUBE - Short Video Message -PRODURRE e CONSENSO.( 1 min 41 sec )

due anni fa...


La pressione fiscale: una incontenibile pesantezza

Se l’anno scorso la pressione fiscale in Italia ha toccato il record storico del 43,5 per cento del Pil, nel 2022, invece, è destinata a scendere al 43,1 per cento.

In virtù di ciò, solo il prossimo 7 giugno (un giorno prima di quanto successo nel 2021) gli italiani celebreranno il tanto sospirato giorno di liberazione fiscale (o “tax freedom day”).

In altre parole, dopo più di 5 mesi dall’inizio del 2022 (pari a 157 giorni lavorativi inclusi i sabati e le domeniche), il contribuente medio italiano smetterà di lavorare per pagare tutti gli obblighi fiscali dell’anno (Irpef, Imu, Iva, Tari, addizionali varie, Irap, Ires, contributi previdenziali, etc.) e dal 7 giugno inizierà a guadagnare per se stesso e per la propria famiglia.

Dall’Ufficio studi della CGIA fanno sapere che l’elaborazione di questo “contatore” è un puro esercizio teorico;
tuttavia, questa analisi è interessante perché dà la dimensione, quando la si compara con i risultati degli altri paesi europei, di quanto sia spaventosamente elevato il prelievo fiscale e contributivo in capo ai contribuenti italiani.

Guardando la serie storica che è stata ricostruita fino al 1995, il giorno di liberazione fiscale più “precoce” è stato nel 2005.

In quell’occasione, la pressione fiscale si attestò al 39 per cento e ai contribuenti italiani bastò raggiungere il 23 maggio (142 giorni lavorativi) per scrollarsi di dosso tutte le scadenze fiscali.

Osservando sempre il calendario, quello più in “ritardo“, come dicevamo più sopra, si è registrato nel 2021, poichè la pressione fiscale ha raggiunto il record storico del 43,5 per cento e, di conseguenza, il “giorno di liberazione fiscale” è slittato all’8 giugno (vedi Tab.1)…


LINK a tutta la notizia:
http://www.cgiamestre.com/nel-2021-pressione-record-questanno-cala-e-il-tax-freedom-day-scatta-il-7-giugno/

( CGIA Mestre )


L'ITALIA che NON MUORE....


SCRIVI: IL TUO COMMENTO

- Torna alla Prima Pagina - Back to the Front Page -

Condividi su Facebook -

I nostri lettori: in oltre 94 Nazioni - Our readers: in over 94 Nations - Nos lecteurs: dans plus de 94 Nations

- Today' NEW contacts -


I lettori di questa pagina sono:


WOP!WEB Servizi per siti web... GRATIS!