ref:topbtw-3319.html/ 4 Aprile 2022
I dati sono un ottimo modo per analizzare fenomeni, raccontare storie
e valutare pratiche politiche.
La sua organizzazione
Il ministero della salute è la struttura di coordinamento del sistema sanitario nazionale.
Istituito nel 1958 per dare attuazione all'articolo 32 della costituzione, è oggi organizzato tramite il segretariato
e 12 direzioni generali.
A queste strutture spetta il compito di fornire una visione unitaria della salute ottemperando alle funzioni
di tutela della salute umana, coordinamento del sistema sanitario nazionale, sanità veterinaria, tutela
della salute nei luoghi di lavoro, igiene e sicurezza degli alimenti.
€ 2,73 mld le risorse di previsione assegnate in conto competenza al ministero della salute per il 2022.
Considerando il bilancio complessivo dello stato, gli importi attribuiti al ministero della salute risultano piuttosto modesti.
In effetti questo dicastero è uno di quelli a cui sono attribuite meno risorse.
Ma un bilancio così limitato è del tutto giustificato se si considera che le prestazioni sanitarie sono
effettivamente erogate dalle regioni.
Le risorse necessarie per questi servizi infatti rappresentano il fabbisogno sanitario nazionale che per il 2022
ammonta complessivamente a 126 miliardi.
Il bilancio delle articolazioni del ministero della salute nel 2022
Le risorse di previsione assegnate in conto competenza per il 2022 alle direzioni generali del ministero,
al segretariato generale e agli uffici di diretta collaborazione del ministro
Al ministero in sintesi spettano le funzioni di:
tutela della salute umana;
coordinamento del sistema sanitario nazionale;
sanità veterinaria;
tutela della salute nei luoghi di lavoro;
igiene e sicurezza degli alimenti.
Il fatto che il ministero si occupi anche di salute animale e di sicurezza degli alimenti
è legato all’adozione di un approccio cosiddetto “one health“, che mantiene una visione unitaria della salute.
Con l’adozione nel 2014 del nuovo regolamento di organizzazione il ministero della salute è passato da una struttura suddivisa
in dipartimenti, a una con un segretario generale e 12 direzioni generali.
I ministeri possono essere organizzati alternativamente in dipartimenti o direzioni generali, in questo secondo
caso è prevista la figura di un segretario generale.
Sempre al ministero poi fanno capo diverse strutture molto importanti, tra le quali:
l'istituto superiore di sanità, in qualità di organo tecnico-scientifico del servizio sanitario nazionale,
il consiglio superiore di sanità,
il centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie,
il comando dei carabinieri per la tutela della salute (Nas),
l'agenzia italiana del farmaco
e l'agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali.
Complessivamente le risorse assegnate dalla legge di bilancio al ministero della salute per il 2022
non arrivano a 3 miliardi di euro.
€ 2,73 mld le risorse di previsione assegnate in conto competenza al ministero della salute per il 2022.
In particolare sono 4 le direzioni generali a cui sono attribuite la maggior parte delle risorse:
la direzione generale della vigilanza sugli enti e la sicurezza delle cure (829 milioni di euro),
quella della programmazione sanitaria (762), quella della ricerca e dell'innovazione in sanità (480) e
quella della prevenzione sanitaria (375).
Alle altre direzioni generali invece sono attribuite risorse considerevolmente inferiori.
Analisi
Se si escludono gli organi istituiti in via straordinaria per fronteggiare l'emergenza, il ministero della salute
è stata forse la più importante delle amministrazioni centrali durante la pandemia.
Un ruolo fondamentale dunque è stato ricoperto anche dai suoi dirigenti sia politici che amministrativi.
Osservando il vertice politico si può sostenere che questo abbia mantenuto una forte stabilità
nel corso dei due anni di emergenza, nonostante il cambio di esecutivo.
Sia il ministro Speranza (Liberi e uguali) che il sottosegretario Pierpaolo Sileri (Movimento 5 stelle) infatti
sono rimasti in carica per tutto il tempo dell'emergenza.
A quest'ultimo per la precisione nel governo Draghi non è stato attribuito il titolo di viceministro, che invece ricopriva nel corso della precedente esperienza di governo. Sandra Zampa, del Partito democratico, e Andrea Costa, di Noi con l'Italia, si sono invece alternati nel ruolo di sottosegretario, la prima nel secondo governo Conte, il secondo nel governo Draghi.
Meno stabili invece i dirigenti amministrativi.
Su 12 direttori generali infatti ben 5 hanno cessato il loro incarico dopo la dichiarazione dello stato
di emergenza ed è stato necessario sostituirli.
A questi poi vanno aggiunti anche il segretario generale del ministero Giuseppe Ruocco e il capo di gabinetto
Goffredo Zaccardi, sostituiti dopo la nascita del nuovo governo.
Certo è vero che la maggior parte di questi dirigenti aveva raggiunto l'età per andare in pensione.
Tuttavia è noto come i dirigenti pubblici abbiano lo possibilità di richiedere il trattenimento in servizio.
Non si tratta certo di un obbligo e anche se richiesto non è detto che la pubblica amministrazione consenta al trattenimento.
In ogni caso, è rilevante constatare come, in una fase così straordinaria, per una ragione o per un'altra,
si sia dovuto fare a meno di alcuni dei dirigenti più esperti del ministero.
( Per gentile concessione di OPENPOLIS - www.openpolis.it )
Link:
https://www.openpolis.it/parole/come-organizzato-il-ministero-della-salute/
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