Gli unici collegamenti attualmente operativi sono quelli con la Tunisia e con la Turchia e, saltuariamente, con la Grecia.
Alcuni voli con Malta, precedentemente autorizzati, sono spesso annullati.

Un altro argomento trattato riguarda il vecchio impegno del governo Berlusconi per assistere la Libia nella realizzazione dell'autostrada costiera che dalla Tunisia dovrebbe arrivare all'Egitto.

Attualmente la situazione aeronautica libica è carente sia sotto il profilo della sicurezza degli aeroporti e degli aeromobili, sia sotto il profilo della carenza di capacità tecniche dell'assistenza tecnica a terra e degli equipaggi impiegati sugli aerei delle varie e numerose nuove compagnie aeree libiche.

La compagnia aerea libica " Afriqiyah Airways " ha noleggiato alcuni aeromobili e li ha messi sotto bandiera irlandese ma poi l'attività di volo é stata bloccata da problemi assicurativi.

Lo stesso problema si era creato con il nolo di un aereo sotto bandiera Georgiana:
impossibile da assicurare ed infatti, dopo alcuni giorni di attività, l'aereo ed il suo equipaggio è rientrato in Georgia abbandonando ogni velleità di operare in territorio libico.

Ricordiamo che diversi aeromobili sono stati colpiti da proiettili di mortaio sulle piste dei maggiori aeroporti libici, e sono da semplici fucilate.

Il risultato è stato un ulteriore danno alla ormai collassata economia libica senza più infrastrutture e servizi di trasporto minimamente operativi.

Anche l'appalto per il ripristino dell'aeroporto internazionale di Tripoli, assegnato ad una impresa Italiana, è assolutamente fermo data l'impossibilità di garantire la sicurezza agli operai e la sicurezza degli approvvigionamenti dei materiali.