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Updated:16-Giugno-2016

LA CAMERA DEI DEPUTATI HA APPROVATO IN VIA DEFINITIVA L'INTESA CON L'ISTITUTO BUDDISTA ITALIANO SOKA GAKKAI


La Camera dei Deputati ha approvato oggi, 14 Giugno 2014, in via definitiva il disegno di legge AC3773 dal titolo Regolazione dei rapporti tra lo Stato e l'Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai.

Il Provvedimento normativo ha iniziato il suo cammino nella Commissione Affari Costituzionali del Senato presieduta dalla Senatrice Anna Finocchiaro con relatore il Sen. Roberto Calderoli.

In questa sede e nell'aula del Senato, il disegno di legge è stato approvato all'unanimità.

Dopo il passaggio nella Commissione Affari Costituzionali della Camera, con relatore il Presidente Andrea Mazziotti Di Celso, il disegno di legge è stato approvato con la convergenza di tutte le forze politiche anche alla Camera dei Deputati.

Si chiude dunque con grande rapidità, dopo quattordici anni dal suo inizio, l'iter legislativo previsto dalla legge a seguito della cerimonia di firma del 27 giugno 2015 tra il Presidente dell'Istituto Tamotsu Nakajima ed il Presidente del Consiglio Matteo Renzi.

La nuova legge regolerà la vita religiosa di oltre 80.000 italiani che seguono la scuola buddista giapponese.

Quella con il Buddismo della Soka Gakkai è la dodicesima intesa approvata per legge nel nostro paese e la seconda con il mondo buddista.

In Italia, a differenza di altri paesi europei dove la presenza della Soka Gakkai è notevolmente più esigua, si è deciso di regolare il rapporto con lo Stato in forma differente dal resto degli altri fratelli e sorelle buddisti riuniti nell'UBI.

L'Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai riunisce coloro che in Italia seguono e praticano il Buddismo della Scuola fondata da Nichiren Daishonin.

Questo movimento di buddisti laici approda in Italia dal Giappone nel 1961.
La prima organizzazione riuniva poche centinaia di praticanti, ma in breve tempo pose le sue radici in ogni regione italiana.

Dagli anni settanta, Daisaku Ikeda - il Maestro spirituale di oltre 12 milioni di buddisti Soka nel mondo - attraverso i suoi viaggi in Italia e i suoi quotidiani insegnamenti, si è concentrato nello sviluppo in ogni praticante dell'Istituto di una coscienza comunitaria che permetta di agire per il bene comune della nostra società.

In tal senso, il messaggio religioso diventa, per ogni praticante buddista italiano, un impegno civico basato sul rispetto per la Suprema Dignità della Vita e sul principio di interconnessione di ogni forma di vita.

L'insegnamento di Ikeda si rivolge ad ogni individuo affinché riconosca i propri diritti, le proprie libertà e non si tiri indietro di fronte alle responsabilità.

L'intento è quello di sviluppare una coscienza dell'essere cittadini attivi partendo dalla comunità di vita di ogni praticante:
"È necessario mettere le persone - scrive - in grado di considerare i problemi della comunità locale come qualcosa che va tutelato per il bene delle generazioni future e per il tipo di società che vogliamo costruire. (...)
La parola "responsabilità" indica l'abilità o capacità di rispondere.

È grazie al continuo impegno nel rafforzare e modellare la nostra capacità di reagire alle realtà in evoluzione della nostra comunità che si sviluppa il senso di responsabilità verso tutti quelli con cui dividiamo il pianeta e verso le generazioni future".

Il 27 marzo 1998 nasce l'Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, ente religioso riconosciuto con decreto del Presidente della Repubblica del 20 novembre 2000.

L'Istituto fa parte della Soka Gakkai Internazionale, l'organizzazione che promuove su scala mondiale i valori della pace, della cultura e dell'educazione.

Chiunque si impegni ad abbracciare e praticare i principi religiosi, etici e umanitari del Buddismo di Nichiren Daishonin può entrare a far parte dell'Istituto, che attualmente conta oltre 80.000 fedeli.



ASSISTENZA SPIRITUALE:

I Ministri di culto possono prestare assistenza spirituale per i fedeli buddisti che si trovano in istituti di cura, nelle carceri o che prestino servizio militare, consentendo loro di poter avere accesso a questi luoghi qualora il credente ne faccia richiesta.
Servizio totalmente a carico dell'Istituto.

ISTRUZIONE SCOLASTICA:

Per quanto riguarda l'insegnamento religioso nella scuola pubblica viene ribadito il diritto a non frequentare l'insegnamento della religione.
Utilizzando la legislazione vigente l' Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, provvede invece a rispondere alle richieste provenienti dagli alunni e dalle loro famiglie in ordine alla conoscenza e allo studio della dottrina religiosa della Soka Gakkai.
Anche questo servizio è a carico dell'Istituto.
Viene riconosciuto il diritto all'Istituto di istituire liberamente e a suo carico scuole di ogni ordine e grado e istituti di educazione.

LA SEPOLTURA:

Possono essere previsti nei cimiteri aree riservate alla sepoltura dei fedeli dell'Istituto ai sensi della normativa vigente.
Le dichiarazioni rilasciate all'Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai con le quali i suoi membri esprimono la volontà di essere cremati sono valide per gli effetti previste dalle vigenti leggi.

DETRAZIONE FISCALE:

I contributi volontari dei propri fedeli possono essere detratti fino all'importo di euro 1032,91.
A decorrere dal periodo di imposte in corso alla data di entrata in vigore della legge di approvazione della presente intesa le persone fisiche possono dedurre dal proprio reddito complessivo, agli effetti dell'IRPEF i propri contributi economici volontari fino a 1032,91 euro.

8x1000
L' Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai concorrerà alla ripartizione della quota dell'8x1000 delle entrate IRPEF destindando tali somme oltre che ai fini istituzionali, ad interventi sociali ed umanitari in Italia e all'estero, nonché ad iniziative per la promozione della pace, del rispetto e difesa della vita in tutte le sue forme esistenti nonché per la difesa dell'ambiente.
L'Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai è obbligato a trasmettere annualmente al Ministero dell'Interno un rendiconto della effettiva utilizzazione dell'8X1000.

I MINISTRI DI CULTO
Sono per lo stato i responsabili dei riti e delle cerimonie religiose, curano l'assistenza spirituale dei fedeli.
Essi non percepiscono nessun compenso per la loro attività che è gratuita e volontaria.


( Giorgio Comerio )


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