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ref:topbtw-3445.html/ 7 Settembre 2022


IL DEMENTE di NON RITORNO

SANZIONI SI, oppure SANZIONI NO ?


PUTIN cap 42


Febbraio-Marzo 2014: Putin ha invaso e conquistato la Crimea con i soldatini verdi, senza mostrine, e se la tiene.

Nel frattempo, amante di Richard Wagner, si crea la sua milizia che utilizza in Siria, Ukraina, Libya, Chad, Mali, etc.

24 Febbraio 2022:

invade ed inizia la distruzione dell'Ukraina in una operazione di annessione folle e criminale che, dichiara, terminerà
" quando tutti gli obbiettivi saranno raggiunti::"

Quali obbiettivi ?
Nessuno lo ha mai saputo..


Le favole russe non hanno sempre un lieto fine…

I super esperti ci favoleggiano che la sanzioni fanno più danni all'Europa + danni agli USA + danni al CANADA + più danni ad altre nazioni che a Putin.

Perché la Russia è grande, è grandissima ( ma allora ha bisogno di prendersi l'Ukraina ? ) è forte, è bella, ovvero , in sostanza, è assolutamente merdavigliosa.

I pifferai magici italici, Travaglio in testa, ci favoleggiano che Putin oggi, a darci il gas a piccole boccate, ci guadagna molto, tanto, tantissimo..

E tutti noi ci perdiamo molto, tanto, moltissimo..

Ma allora Putin dovrebbe chiedere ancora più sanzioni, sempre più sanzioni, sanzioni sempre più stringenti…per guadagnare molto di più, tanto, tantissimo..

Ed incassare tanti, tantissimi dollari.. perché i rubli non interessano più.

Ed invece no… Che sia proprio un cretino ?
Totalmente rincretinito?

Certamente è un folle paranoico con pulsioni nucleari ma non sempre, costantemente in ogni ora del giorno, pure un cretino integrale..

Infatti Shulginov, ministro russo dell'Energia giusto ieri ci favoleggia che…

"L'Europa non può fare affidamento su nessuno tranne che sugli Stati Uniti, che stanno aumentando la produzione di gas naturale liquefatto",
"Penso che il prossimo inverno dimostrerà quanto sia reale o meno la loro fiducia nella possibilità di rifiutare il gas russo.
Farlo porterà all'arresto della loro industria e della loro produzione di energia elettrica tramite gas. Sarà una vita totalmente nuova per gli europei: assolutamente insostenibile per loro"

Ma a lui cosa gliene importa ? Non è felice e contento ?

Se l'Europa soffre la Russia non è felice ?

Oppure le favole dei pifferai magici, tutti poi che, alla fin fine della loro storiella, vorrebbero la fine delle sanzioni alla Russia solo
"per il bene dell'Europa"
non sono altro che favolette raccontate per un Putin sempre più alla canna del gas ?

Perché i documenti di previsione economica che circolano a Mosca sono ben diversi..

Le sanzioni colpiscono ora, e colpiranno duro domani, tutta l'economia russa..

Dall'aviazione senza ricambi, all'agricoltura, ai trasporti, alla medicina..

A Mosca le cose si mettono male, molto male.. e saranno sempre peggio..

Pure quest'inverno i russi soffriranno per i fantasmi che si aggirano nella mente del malato e paranoico Putin..

Ed ecco che il giochino del gasdotto:
" apro solo se mi togliete le sanzioni" è la prova che l'orso bruno ha i piedi sull'iceberg.. che si scioglie..

E non è capace di nuotare bene..

Ed allora i narratori di favolette nostrane, i Travaglio-pifferaio dell'economia, dovrebbero aggiornarsi: certamente l'Europa dovrà soffrire, dovrà pagare i danni di una vera e propria guerra in corso e mai voluta, ma certamente l'abbandonare la Russia, isolarla e renderla ininfluente è una esperienza, una necessità importante, ma non solo.

E' una esperienza che insegna all'Europa come sganciarsi dalla dipendenza da Mosca oggi e da Pechino domani, come sviluppare le nostre capacità nella nostra nazione, come realizzarci in Europa, USA, Canada, Africa, Asia, Americhe, Oceania, lasciando da parte Mosca e Pechino..

Due nazioni sostanzialmente inaffidabili..

Ma non solo.

Insegna quanto il nucleare, l'eolico, il solare, e magari il caro vecchio carbone "pulito" devono essere ancora sviluppati per scoraggiare le speculazioni arabe, sempre pronte a guadagnare il massimo senza nessuno sforzo.

E solo con una vera indipendenza energetica si potrà imporre i prezzi di acquisto ad inaffidabili e rapaci fornitori, senza essere prigionieri degli speculatori finanziari che Amsterdam guadagnano sulla nostra pelle..



La risposta del Fato è a Capitol Hill..


La risposta del Fato è nel Cremlino ?
La risposta del Fato è a Capitol Hill ?

La risposta del Fato è nel Cremlino, nel luogo ove la democrazia non si è ancora affermata e dove le poltrone del comando si occupano con i carri armati nella piazza rossa..

Ed allora sì che la guerra economica, la sola guerra oggi possibile per l'Europa, potrà terminare.

Potrà terminare solo con la morte di Putin oppure con il suo processo per crimini di guerra..

In ogni caso la vaporizzazione di Putin dovrà servire come monito sia per Xi-Jinping che per Erdogan..

Perché la follia del potere volteggia ancora nei nostri cieli.


( G.C. )


L'ITALIA che NON MUORE....


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