ref:topbtw-3486.html/ 18 Ottobre 2022
Spesi meno soldi del previsto
Nella Nadef il governo ha ammesso che nel 2022 l'Italia spenderà circa la metà dei fondi Pnrr rispetto alle previsioni.
Il governo ammette che i ritardi nell'avvio dei cantieri sono dovuti anche alle "complesse procedure richieste dal Pnrr".
Per far fronte all'aumento dei costi di energia e materie prime il governo ha istituito una serie di fondi ad hoc.
Con il passare dei mesi le scadenze coincideranno sempre di più con il completamento di cantieri e progetti.
Per questo il fatto che l'Italia abbia speso meno del previsto è un campanello d'allarme.
Negli ultimi giorni ha destato molto scalpore uno scontro verbale avvenuto tra Mario Draghi, presidente del consiglio uscente, e Giorgia Meloni,
che si prevede gli subentrerà nell’incarico.
La leader di Fdi infatti ha sostenuto (salvo poi abbassare i toni successivamente) che i ritardi nell’attuazione del Pnrr fossero “evidenti”.
Draghi ha replicato che, se così fosse, le istituzioni europee non avrebbero valutato positivamente l’operato del nostro paese fin qui.
In effetti, alla fine di settembre la presidente della commissione europea Ursula Von Der Leyen ha annunciato
l’ok all’invio al nostro paese della seconda rata di finanziamenti da 21 miliardi.
Questo parere positivo da parte di Bruxelles è legato al raggiungimento delle 45 scadenze che il nostro paese
doveva completare entro il primo semestre del 2022.
Qualche criticità tuttavia effettivamente c’è, come si legge anche in alcuni documenti ufficiali.
Nella nota di aggiornamento al documento di economia e finanza (Nadef) recentemente approvata dal governo, emerge
infatti che il nostro paese entro quest’anno spenderà molti meno fondi europei rispetto a quanto inizialmente stimato.
Ciò significa che molti cantieri ancora non sono stati avviati e che l’Italia dovrà velocizzare di molto i tempi per riuscire
a concludere tutti i progetti entro il 2026, come previsto dal Pnrr.
Un obiettivo difficile, data anche la storica difficoltà del nostro paese a spendere i fondi europei.
€ 15 mld la stima delle risorse del Pnrr che saranno effettivamente spese dal nostro paese nel 2022.
Secondo il documento tali ritardi sono dovuti in parte all’impennata dei costi delle opere pubbliche.
Ma in parte anche alle difficoltà nel portare a compimento le complesse procedure richieste dal Pnrr.
Anche per questo motivo è fondamentale un monitoraggio puntuale e costantemente aggiornato sullo stato di avanzamento di bandi e progetti.
Cosa che tuttavia a oggi non è ancora a regime.
( Redazione -. Openpolis )
Link
https://www.openpolis.it/abbiamo-speso-meno-fondi-pnrr-del-previsto/
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