ref:topbtw-3493.html/ 25 Ottobre 2022/A
Le bioraffinerie hanno un ruolo centrale nell’evoluzione di Eni perché contribuiscono a realizzare il nostro obiettivo principale
e cioè raggiungere le zero emissioni nette entro il 2050.
I biocarburanti idrogenati (HVO) che produciamo da materie prime che non competono direttamente con colture alimentari e foraggere,
come rifiuti e residui agricoli, sono fondamentali per ridurre le emissioni di gas serra nel settore dei trasporti.
Anche le bioraffinerie sono il risultato del nostro impegno costante nella ricerca e nell’innovazione tecnologica.
Grazie allo sviluppo di tecnologie proprietarie, brevettate nei nostri Centri Ricerche, infatti, abbiamo ripensato completamente
le raffinerie tradizionali di Venezia e Gela, convertendole alla lavorazione di materie prime di origine biologica (oli vegetali,
ma anche grassi animali e oli da cucina usati o olio algale) e prevedendo un utilizzo sempre maggiore di cariche waste and residues.
Abbiamo inoltre avviato lo studio di fattibilità per la realizzazione di una terza bioraffineria all’interno dell’area industriale di Livorno,
massimizzando le sinergie con le infrastrutture già disponibili e assicurando un futuro produttivo e occupazionale al sito.
Il piano prevede la costruzione di tre nuovi impianti per la produzione di biocarburanti idrogenati:
un’unità di pretrattamento delle cariche biogeniche, un impianto Ecofining™ da 500mila tonnellate/anno e un impianto
per la produzione di idrogeno da gas metano.
Entro il 2023, inoltre, le nostre bioraffinerie saranno palm oil free in anticipo rispetto alle normative europee
di riferimento e cioè non utilizzeranno olio di palma nei cicli produttivi:
al suo posto verranno utilizzate cariche alternative (per esempio oli alimentari usati e di frittura, grassi animali e scarti
della lavorazione di oli vegetali) e di tipo advanced (per esempio oli da alghe e rifiuti, nonché bio oli da scarti lignocellulosici).
Nel corso del Piano Strategico 2022-2025 la capacità di lavorazione raggiungerà i 2 MTPA grazie all’espansione dell'impianto di Venezia e
alla conversione di un’altra raffineria tradizionale, mentre nel prossimo decennio contiamo di portarla a 6 MTPA.
Per accelerare la diffusione dei nostri biocarburanti di alta qualità, inoltre, ci siamo dati l’obiettivo di riunire le attività
di bioraffinazione e di marketing in un soggetto dedicato alla mobilità sostenibile, posizionato in modo unico come business
multi-energy e multi-service focalizzato sul cliente.
Un’ulteriore linea di sviluppo nel settore dei carburanti prodotti dagli scarti, infine, riguarda la possibilità
di ottenere olio da pirolisi dal trattamento di pneumatici fuori uso (PFU).
Questo ambito particolare è oggetto di un accordo con Ecopneus siglato a luglio 2021 per studi e sperimentazioni,
finalizzato a valutare le tecnologie più idonee per valorizzare i PFU e ottenere sia prodotti energetici (olio da pirolisi) sia
prodotti chimici (asfalti, superfici per attività sportive, isolanti acustici, arredo urbano ecc.) in un’ottica di economia circolare..
( Redazione )
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