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topbtw-3496.html - 27 Ottobre 2022


- L'ESERCIZIO del POTERE
I numeri alla mano..


I dati sono un ottimo modo per analizzare fenomeni, raccontare storie e valutare pratiche politiche.

La XIX Legislatura

i Ministri.


Il nuovo Governo
ed i suoi Ministri.


Sono 25 i ministri del governo Meloni. Tra loro, FdI ha tanti rappresentanti quanti Lega e FI messe insieme.

Ci sono meno tecnici e, salvo il ministero dell'interno, non hanno incarichi in dicasteri strategici.
Il nuovo governo è il quarto con l’età media più alta della storia: 60 anni.

Le ministre rappresentano solo il 28% del nuovo Cdm, una quota lontana dalla parità di genere.

Come noto, sabato scorso Giorgia Meloni e la sua squadra di ministri hanno prestato giuramento nelle mani del capo dello stato.

In attesa di sapere come il parlamento si esprimerà sul nuovo governo, abbiamo analizzato attraverso i dati la composizione del nuovo consiglio dei ministri (Cdm).

Per avere un quadro completo sul nuovo esecutivo e sui rapporti di forza tra le varie forze politiche che ne fanno parte dovremo attendere anche la nomina di viceministri e sottosegretari.

Ma già dalla scelta dei ministri è possibile estrapolare alcune indicazioni molto interessanti.

Dal disequilibrio tra i partiti di maggioranza al ruolo dei tecnici, dall’età media alla presenza di donne nella squadra.

Composizione ed equilibri

Il nuovo consiglio dei ministri (Cdm) si compone di 25 esponenti, inclusa la presidente Giorgia Meloni.

I ministri senza portafoglio sono 9 mentre quelli con portafoglio 15.

Tra questi anche i due vicepresidenti Matteo Salvini (infrastrutture e mobilità sostenibili) e Antonio Tajani (esteri).

Si aggiunge inoltre Alfredo Mantovano, che è stato nominato sottosegretario alla presidenza del consiglio.

Questi svolgerà il ruolo di segretario con il compito di redigere il verbale delle sedute, a cui partecipa ma senza diritto di voto.

Per quanto riguarda invece gli equilibri tra le forze politiche della maggioranza possiamo osservare che Fratelli d’Italia vanta all’interno dell’esecutivo tanti esponenti quanti Lega e Forza Italia messi insieme (5 ciascuno).

Un dato che premia chiaramente la forza politica che ha ottenuto il maggior numero di consensi alle elezioni e che va invece in parte a penalizzare la Lega.

Il Carroccio infatti in parlamento ha un maggior numero di esponenti rispetto al partito di Silvio Berlusconi.

D’altra parte lo scarto di voti ottenuti tra Lega e Fi è veramente minimo.

Di conseguenza si può parlare di una sorta di riequilibrio tra le due forze politiche.

La composizione delle nuove aule parlamentari.

40% i componenti del Cdm espressione di Fdi.

A questo proposito è utile tenere presente, come riportato dalla stampa nei giorni scorsi, che le trattative per la composizione dell’esecutivo, per quanto relativamente rapide, sono state tutt’altro che pacifiche.

E gli alleati di Fdi sono stati costretti a rinunciare ad alcuni loro obiettivi.

Salvini ad esempio aveva rivendicato per sé il ministero dell’interno.

Mentre Berlusconi non è riuscito a ottenere per il proprio partito né il ministero della giustizia (affidato a Carlo Nordio, ex magistrato ma eletto in parlamento con Fdi) né un ruolo nel governo per Licia Ronzulli, sua stretta collaboratrice.

Tali dinamiche evidenziano chiaramente la differenza di peso tra le forze politiche della maggioranza.

Non tutti i tecnici inoltre possono essere considerati come “indipendenti”.

L’esempio più evidente è quello dell’ex prefetto di Roma Matteo Piantedosi che aveva ricoperto il ruolo di capo di gabinetto per Matteo Salvini al ministero dell’interno durante il governo Conte I.

Un altro esempio è quello del nuovo ministro della cultura Gennaro Sangiuliano che era stato nominato alla direzione del Tg2 durante il governo giallo-verde.

In generale si può dunque parlare di cosiddetti “tecnici d’area”.

Anche se non sempre la collocazione partitica, inclusa quella dello stesso Piantedosi, è chiara.

Un’ultima indicazione che possiamo trarre da questi dati riguarda il fatto che questo sia un governo molto “esperto”.

Quasi tutti i suoi membri infatti, inclusa la presidente Meloni, hanno già ricoperto incarichi di governo o occupato seggi in parlamento per una o più legislature.

Le sole eccezioni in questo senso sono rappresentate da Orazio Schillaci (ex rettore dell’università di Tor Vergata e ministro della salute), Marina Elvira Calderone (componente del cda di Leonardo e ministra del lavoro), Andrea Abodi (ex presidente dell’istituto per il credito sportivo e ministro per lo sport e i giovani), oltre ai già citati Carlo Nordio, Gennaro Sangiuliano e Matteo Piantedosi.

Link:

www.openpolis.it/i-ministri-del-governo-meloni/

(Openpolis)


L'ITALIA che NON MUORE....


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