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ref:topbtw-3508.html/ 9 Novembre 2022


PARLAMENTO


I parlamentari..incompatibili

Alcuni incarichi sono considerati incompatibili con il mandato parlamentare.
Ciononostante la rinuncia a questi ruoli non avviene subito e in maniera automatica..


Dei 42 parlamentari incompatibili dopo l'insediamento, al momento in 20 si sono dimessi dagli altri incarichi.

Fratelli d'Italia è il partito con più parlamentari ancora incompatibili, ovvero 8 su 22. Seguono il Partito democratico (5) , Lega e Forza Italia (entrambi 4).

Zingaretti (Pd) dovrebbe dimettersi a breve da presidente del Lazio, ma al momento è a tutti gli effetti incompatibile.

In Lombardia, Fabrizio Sala (FI) è appena stato nominato vicepresidente nonostante l'incompatibilità.

I meccanismi parlamentari previsti per risolvere le incompatibilità sono lenti e farraginosi.

La disciplina delle incompatibilità

Molti parlamentari nel corso della loro carriera hanno ricoperto diversi incarichi politici e in alcuni casi li ricoprivano anche al momento della proclamazione.

Non sempre il mandato parlamentare è incompatibile con altri ruoli.

In diversi casi però la costituzione o la legge disciplinano le ipotesi d’incompatibilità.

Il mandato parlamentare infatti è incompatibile con i ruoli di:

presidente repubblica (articolo 84 della costituzione);
membro della corte costituzionale (articolo 134 della costituzione);
membro del consiglio supremo della magistratura (articolo 104 della costituzione);
parlamentare europeo (articolo 122 della costituzione);
membro di giunta o consiglio regionale (articolo 122 della costituzione);
sindaco di comune con oltre 15.000 abitanti (Dl 138/2011 articolo 13 comma 3).
I sindaci dei comuni con più di 20.000 abitanti invece sono ineleggibili (Tuel articolo 62, Dpr 361/1957 articolo 7 e Dlgs 533/1993 articolo 5).

Se i primi tre casi non presentano questioni, non essendo stato eletto alcun deputato o senatore che ricopre al momento incarichi di quel tipo, più interessante è invece ricostruire chi, al momento dell’elezione, ricopriva gli altri incarichi.

Chi tra questi si è dimesso prima di assumere il ruolo di parlamentare, chi dopo e chi ancora aspetta a farlo.

Oltre a questi incarichi politici poi esistono altri tipi d’incompatibilità. Come ad esempio incarichi amministrativi di vertice nelle amministrazioni statali, regionali e locali, nelle aziende sanitarie od ospedaliere, incarichi dirigenziali nelle pubbliche amministrazioni o nelle società a controllo pubblico.

Le incompatibilità risolte subito

Tra gli attuali parlamentari erano 60 quelli che ricoprivano incarichi incompatibili alla data delle elezioni (41 candidati alla camera e 19 al senato).

Tra il 25 settembre e il 12 ottobre, data d’inizio della nuova legislatura, 18 di questi avevano già risolto la propria incompatibilità.

Nella maggior parte dei casi tuttavia si è trattato di un passaggio praticamente automatico. Sei di questi infatti facevano parte della giunta o del consiglio della regione Sicilia, incluso l’ex presidente Nello Musumeci.

E in questa regione si è andati alle elezioni lo stesso giorno delle elezioni nazionali.

Altri 9 invece erano parlamentari europei e, avendo questi accettato l’incarico di deputati (5) o senatori (4), sono automaticamente decaduti dall’incarico (articolo 3 del regolamento del parlamento europeo).

Si trattava in particolare di 3 eurodeputati di Forza Italia, 2 della Lega e uno rispettivamente di Fratelli d’Italia, Partito democratico, Azione-Italia viva e Alleanza verdi e sinistra.

I tre parlamentari che invece si sono dimessi spontaneamente sono Marco Lisei e Giovanni Berrino, di Fratelli d’Italia, e Ilaria Cavo di Noi moderati.

Il primo ha lasciato la posizione di consigliere della regione Emilia-Romagna, gli altri quello di assessori in Liguria.

A questi poi si potrebbero aggiungere 3 sindaci di comuni con più di 20.000 abitanti che, come previsto dalle norme (Dlgs 267/2000 articolo 62) si sono dovuti dimettere prima ancora di candidarsi.

In questi casi infatti non si parla d’incompatibilità, ma di ineleggibilità.

Si tratta in particolare di:
Sabrina Licheri sindaca di Assemini del Movimento 5 stelle, e di Ilenia Malavasi e Emiliano Fossi sindaci di Correggio e Campi Bisenzio, entrambi del Partito democratico.

Al parlamento europeo le incompatibilità sono risolte non appena sopraggiungono.

( Redazione -. Openpolis )

Link
www.openpolis.it/i-parlamentari-incompatibili/


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