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Bulgaria in testa..
Esiste una classificazione europea per i rifiuti pericolosi.
95,5 milioni di tonnellate di rifiuti prodotti in Unione europea sono pericolosi.
La Bulgaria è lo stato che produce più rifiuti pericolosi (2.012 kg pro capite).
Non tutti i rifiuti pericolosi sono trattati nello stesso modo.
In Unione europea sono trattate 74,3 milioni di tonnellate di rifiuti pericolosi.
La produzione di scarti da smaltire è uno degli effetti collaterali delle attività produttive.
Come è noto infatti, i rifiuti rappresentano un onere non indifferente per l’ecosistema e la salute di chi lo abita.
Ci sono però determinati tipi di scarto che pongono dei rischi particolari.
In questo caso, la produzione e lo smaltimento devono avvenire seguendo determinati processi per limitare i danni all’ambiente e agli esseri viventi.
Cosa sono i rifiuti pericolosi
A livello europeo, la classificazione dei rifiuti segue un metodo che è armonizzato tra i paesi membri.
Il principale testo legislativo in cui si può trovare una definizione di rifiuto pericoloso è la decisione 2000/532 della commissione
europea e prevede l’istituzione di un elenco che viene periodicamente aggiornato.
I rifiuti pericolosi possono derivare da numerose attività e il loro rischio può essere relativo a molte variabili,
come il pericolo di esplosione oppure di contaminazione delle falde acquifere.
rifiuti pericolosi possono essere sia di tipo urbano che speciali.
I primi sono quegli scarti che contengono un’elevata dose di sostanze pericolose anche se hanno un’origine civile.
Necessitano quindi di trattamenti particolari.
Ne sono un esempio i medicinali scaduti e le pile.
Per quel che riguarda i rifiuti speciali pericolosi, si tratta di tutti quei prodotti generati dalle attività produttive che contengono
al loro interno un’elevata dose di sostanze inquinanti.
Si rivela quindi necessario un trattamento aggiuntivo per renderli innocui.
Sono compresi in questa categoria gli oli esausti e gli scarti dei processi chimici e della produzione conciaria.
Nel 2020, nell’Unione europea, su 2.151 milioni di tonnellate di rifiuti prodotti, 95,5 milioni sono stati classificati come pericolosi.
4,4% la quota di rifiuti pericolosi sul totale dei rifiuti prodotti nell’Unione europea (2020).
Questo dato è maggiore rispetto al 2010, quando si assestava a 90,8 milioni.
Nel 2018 si è registrato un picco di 101,7 milioni di tonnellate.
Rispetto a questo ultimo dato rilevato, il calo del 2020 è da imputare principalmente alla riduzione delle attività legate
alla combustione del carbone, del carbon coke (utilizzato principalmente negli altoforni come combustibile) e dell’olio di scisto
(impiegato specialmente come riscaldamento e carburante marino).
Considerando i singoli stati membri, il paese in cui i rifiuti pericolosi rappresentano
la quota maggiore degli scarti prodotti è la Bulgaria (12%) mentre quello in cui è minore è la Romania (0,5%).
( Redazione -. Openpolis )
https://www.openpolis.it/limportanza-della-gestione-dei-rifiuti-pericolosi/
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