ref:topbtw-3532.html/ 3 Dicembre 2022/A
Con il posizionamento delle turbine eoliche marine su fondali a profondità costante, sulle curve isobatimetriche,
si possono realizzare dei corridoi atti alla pesca a strascico di facile utilizzazione.
I corridoi si realizzano evitando che la posa dei cavi subacquei sia di ostacolo alle reti.
I cavi di collegamento possono essere posati ai margini dei corridoi in modo tale da non rappresentare un pericolo per le reti.
La zona interessata diventa così un'area atta alla pesca regolamentata e controllata a distanza da un sistema radar a
controllo remoto integrato , da telecamere operative notte e giorno e da un sistema di droni "residenti" che, comandati anch'essi
da remoto, sono in grado di identificare naviglio intruso ed attività illecite.
I comandanti potranno operare in tranquillità, su fondali a profondità pressoché costante, senza la necessità di
regolare la lunghezza delle reti in relazione alla profondità.
1 - PREMESSA
Esaminando la posizione dei numerosi parchi eolici off-shore si nota, quasi sempre, il posizionamento a "scacchiera" dei generatori eolici.
Certamente il posizionamento è dettato dalla efficienza al moto del vento ma, quasi sempre, l'utilizzo dell'area si scontra con
le esigenze dei pescatori che si ritrovano con una grande porzione di mare precluso alla pesca.
2 - UN NUOVO CONCETTO DI POSIZIONAMENTO - ISOBATIMETRICO
Andandosi a posizionare le boe sulle linee di uguale profondità, quindi su delle isobatimetriche,
si possono realizzare dei corridoi atti alla pesca di facile e semplice fruizione per i pescherecci..
Per realizzare i "corridoi di pesca" è necessario che i collegamenti subacquei non siano di ostacolo allo strascico.
In questa figura una simulazione nel campo offshore ELYMO "A" su un fondale di circa 77 mt.
I cablaggi sono disposti a pettine lunga una direttrice Nord-Sud in modo da avere il fondale libero da ostacoli in
direzione Sud-Nord con dei corridoi di una larghezza indicativa di 2 Km.
Diventa essenziale quindi che i cablaggi subacquei siano disposti a pettine lungo la batimetrica, in modo da avere il fondale libero
da ostacoli nella direzione prevista per la pesca.
In pratica saranno disposti al bordo esterno dei corridoi previsti per la pesca.
3 - L'AREA CONTROLLATA a distanza - L'utilizzo del radar a controllo remoto TRISKAV
Tutta l'area può essere facilmente controllata con un sistema radar a controllo remoto TRISKAV installato su boe
L'operatore radar potrà quindi gestire l'attività della pesca in una zona che potrebbe essere riservata al naviglio di
determinati compartimenti marittimi.
L'operatore radar è in grado di proteggere tutta la zona da intrusioni, attività illecite, e, da remoto, mettere in volo
un apposito drone in grado di effettuare la ricognizione e l' identificazione di imbarcazioni anomale.
Il sistema radar è integrato da telecamere in grado di operare di giorno e di notte , controllate dalla postazione remota.
4 - LA SALA CONTROLLO
Dalla sala di controllo l'operatore radar è in grado di monitorare tutta l'area sia con il radar che con le telecamere.
Non solo.
Dalla sala di controllo è anche possibile comandare e gestire il drone residente ed operativo dalla stessa boa.
( Redazione )
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