Ljubljana - Slovenia.
La Bce protesta per le perquisizioni condotte in Slovenia dalle autorita' di pubblica sicurezza dentro la sede della
banca centrale europea, contro le quali l'ufficio legale della Bce sta valutando la possibilita' di agire legalmente.
La polizia slovena ha condotto ieri - nel silenzio dei mezzi d'informazione di tutta la zona euro,
italiani ovviamente inclusi - delle approfondite perquisizioni per verificare delle possibili irregolarità,
ovvero dei veri e propri reati, sul salvataggio del sistema bancario sloveno del 2013.
L'operazione di polizia, su mandato della magistratura, ha prodotto il sequestro di molta documentazione al riguardo.
La Bce parla di ''appropriazione di informazioni della Bce detenute dalla banca centrale slovena''.
Secondo il presidente della Bce, Mario Draghi, che ha scritto una lettera di protesta alle autorità slovene e
al presidente della commissione Ue, Juncker, l'operazione rappresenta una grave violazione dell'inviolabilità
garantita alla Bce dai trattati europei.
''Protesto formalmente - scrive Draghi - contro una simile sequestro illegale di informazioni della Bce
e chiesto alle autorità slovene di rimediare a questa infrazione''.
Ma la magistratura slovena non ha battuto ciglio e l'inchiesta si profila ''esplosiva'' secondo la stampa slove.
