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15/07/2016


Do ut Des


Il 14 Luglio 2016, a Nizza, alle 22.30, fra fuochi artificiali ed i festeggiamenti della presa della Bastiglia, il bubbone del cancro si è visto bene.

Oltre ottanta morti in pochi minuti di una lucidissima folle azione omicida di un tunisino, dall'anno 2011 naturalizzato in Francia a seguito del suo matrimonio con una compatriota.

Compatriota già di nazionalità francese dalla quale ha avuto tre figli..

Forse quando il tumore è ormai conclamato è ora di utilizzare il bisturi.
Perché chi di scimitarra ferisce è forse ora che di bisturi perisca..

Ma un'altra considerazione frulla fra le pieghe dei pensieri.
L' Italia è stata risparmiata, per fortuna, da sempre, da ogni attacco di matrice islamica.

Forse per lungimiranza e per capacità investigativa dei nostri servizi di informazione..
Oppure forse da altro ?
Pare di risentire il venticello leggero ed i sussurri del famoso "patto con la mafia".

Insomma dell'eterno "do ut des"..
In Italia accogliamo tutti, ma proprio tutti..
Non solo.
Ormai andiamo a prendere i clandestini di variegate origini nelle acque territoriali libiche.

Il servizio "taxi del mare" è ben organizzato ed adeguatamente pubblicizzato da mamma RAI.
Ed in questo modo i mille - mille e cinquecento euro del biglietto di sola andata arrivano tutti, senza problemi, nelle tasche dei trafficanti.

Non solo.
In Italia forniamo a titolo graziosamente gratuito vitto, alloggio, telefonino, bus gratis, vestiario, cure mediche, esami clinici, cure termali, e pure una bella libertà di movimento:
treni, autobus, metropolitane, traghetti..

L'Italia è pur sempre il ponte ideale per muoversi verso l'Europa del nord.

E' terra di soggiorno, di riposo, di logistica al riparo di occhi indiscreti, di "fratellanza" e di grande "accoglienza" con tanto di benedizione papale, e di discreta infiltrazione..
per un prossimo futuro..

In cambio, per ora:
niente morti, niente bombe, niente problemi per il governo Renzi e per Angelino Alfano che ha pure tanti grattacapi per la testa..

Il saggio ed italicissimo "do ut des".. potrebbe sempre essere ancora di gran moda..
Ma fino a quando ?


Do ut des
Locuzione latina (propr. "do [a te] perché tu dia [a me]"). -
Nel diritto romano, denominazione di un tipo di contratto innominato, che si configura quando la prestazione già eseguita e quella che si aspetta in cambio consistono entrambe nel trasferimento di proprietà di una cosa (permuta).

La locuzione (talora sostantivata al maschile.) si usa anche con significato più generico, a proposito di favori che si fanno nella previsione di ricevere un adeguato contraccambio.


( Giorgio Comerio )



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