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Il Racconto della Domenica -7 Agosto 2016 -
Quarto episodio di: " Il caso Veronese " -

Dopo aver eliminato l'impossibile, ciò che resta, per improbabile che sia, deve essere la verità..
Sherlock Holmes

CAPITOLO 4 - seconda parte

Jenny sembrava poco incline a continuare la discussione, si limitava ad assentire ma senza esprimere la propria opinione.

Era fredda e distaccata, come per altro il suo ruolo imponeva.

Nel suo lavoro le emozioni non potevano avere posto.

Disse soltanto che la sua esperienza la portava a ritenere che un killer seriale non appare così all'improvviso, segni evidenti di un qualche disturbo mentale dovevano certamente evidenziarsi prima dei fatti.

Se qualcuno del luogo fosse stato afflitto da problemi simili lo avrebbe saputo.

Tutti quelli che avevano o avevano avuto in passato disturbi mentali anche lievi transitavano dalla clinica.

E nessuna delle persone con le quali aveva avuto dei rapporti professionali rientrava in quella categoria.

A meno che, in una delle abitazioni di Riva o dei paesi vicini si nascondesse, o qualcuno nascondesse, un terribile segreto.

Laura non aveva contributi professionali da introdurre o ipotesi valide da proporre.

Anche se, con una qualche forzatura, la biologia in qualche modo potesse entrarci.

Poi, nel mezzo della discussione, una edizione straordinaria:
altri tre cadaveri erano stati rinvenuti, uno ad Arco, un paesino di quindicimila abitanti nella Valle del Sarca, a pochi chilometri.

Un giovane uomo non del luogo, che la polizia accerterà dopo essere un turista svizzero.
Privo della testa e degli organi interni.
Un altro cadavere all'angolo tra via Pascoli e viale Cattoni, un uomo piuttosto anziano e un altro cadavere, una donna, sotto il muretto della via che costeggia il Lago.

Ma a molta distanza l'uno dall'altra.
Le solite modalità.
A questo punto l'ora del decesso era fondamentale, trovandosi le vittime a distanza l'una dall'altra, se fosse stato possibile indicare con uno scarto di poco l'ora della morte, si poteva concludere che l'assassino non era solo.

Ma la determinazione dell'ora servì soltanto ad aumentare i dubbi e la confusione, i tempi dei decessi erano diversi.

Teoricamente l'assassino avrebbe potuto colpire in più luoghi, ne avrebbe avuto il tempo.
Anche se non era possibile escludere delle complicità.

La situazione, ormai degenerata, costrinse il Ministro dell'Interno a riprendere delle decisioni drastiche:
di nuovo il coprifuoco e l'esercito a bloccare tutti i confini.

Ma come era possibile che nessuno avesse visto niente, anche se il mostro agiva prevalentemente nelle ore serali, quindi con il buio, si sarebbe certamente coperto di sangue.
La gente cominciava ad aver veramente paura.

L'assassino sarebbe potuto essere chiunque.
Anche il più visibilmente innocuo vicino di casa.
Tutti cominciarono a guardarsi con sospetto.

Le telefonate anonime contribuirono non poco ad alimentare il clima di terrore che la città stava vivendo.
Walter, Carlo, Jenny e Luisa decisero di restare momentaneamente dove si trovavano.

Insieme si sentivano più sicuri e potevano contribuire a cercare una soluzione.

Che doveva pur esistere.
Nel corso delle giornate, con la luce e con la presenza rassicurante delle forze dell'ordine, la gente cominciò ad uscire di casa per acquistare delle scorte alimentari.

I supermercati furono presi d'assalto e le riserve si assottigliarono rapidamente fino a scomparire del tutto.

Anche le scorte di Walter erano agli sgoccioli, se ne resero conto soltanto di sera, era necessario uscire per cercare qualcosa di commestibile.
Carlo e Jenny rimasero a casa, Luisa accompagnò Walter.

L'auto percorse le medesime strade che un tempo non troppo lontano erano piene di vita, erano deserte e pattugliate ai crocevia da militari in assetto di combattimento.

Soltanto qualcuno che correva rasente i muri affrettandosi a ritornare nel rifugio sicuro della propria casa.

Sembrava un eccesso per la ricerca e cattura di un uomo probabilmente solo, ma quello che era accaduto e che probabilmente si sarebbe ripetuto non lasciava spazi ad approssimazioni.

Qualunque ipotesi era valida, l'unica cosa certa era che qualcuno, o qualcosa di inimmaginabile, era nascosto in qualche angolo oscuro e introvabile della città pronto a colpire e uccidere senza pietà facendo scempio dei corpi.

Che quasi certamente sceglieva a caso.

Percorsero lunghi viali con i negozi tutti chiusi, i supermercati che avevano esaurito le scorte, in attesa dei rifornimenti, erano pure chiusi.

Walter accese la radio, le frequenze erano disturbate e la voce si sentiva a tratti.

Comunque il senso delle parole della speaker erano comprensibili: i cadaveri di altre due donne, come al solito orrendamente mutilate erano state trovate nell'identico posto dove erano state rinvenute le prime due vittime, nel bosco vicino alla villa.

Poteva essere un indizio oppure era una coincidenza ?

Vide un capannello di persone accanto ad un supermercato ancora aperto, forse c'era ancora qualcosa da acquistare.
Lasciò Luisa in auto certo di dover condurre una lotta con gli altri, che tentavano di accaparrarsi quel poco che era rimasto.

Riuscì a trovare delle scatolette di carne e dei grissini, non era molto ma poteva bastare per qualche giorno.

Tornò in auto abbastanza soddisfatto per quella che sembrava un'impresa.
Lo sportello dell'auto, dalla parte del passeggero, era aperto e macchiato di sangue.

Luisa era scomparsa.

La tragedia cominciava anche per lui e per i suoi amici, era sconvolto.

L'orrore che fino a quel momento avevano vissuto con un certo distacco li toccava da vicino.

Cercò nelle strade vicino all'auto.

Nulla.
Luisa sembrava essersi volatilizzata.

Il mostro l'aveva presa senza che nessuna delle persone che si trovavano davanti al negozio avesse visto o sentito niente.

Telefonò alla centrale di polizia per segnalare quello che era accaduto, ne presero nota, avrebbero dirottato sul posto una pattuglia per effettuare le ricerche.

Ma dalla voce traspariva lo scetticismo sull'esito.
Non poteva fare altro che ritornare a casa.

Con la notizia spaventosa.

Carlo e Jenny rimasero pure loro sconvolti ma non potevano fare assolutamente nulla.

Solo piangere l'amica della cui fine non potevano essere che certi.

La situazione si stava sempre di più aggravando, a Riva del Garda e nella miriade di paesi vicini che, però, sembravano al momento immuni dalle azioni del mostro.

Lo stato di coprifuoco e di allarme generale era al momento circoscritto alla città e non era stato esteso agli altri luoghi.

Ma un'intera regione era terrorizzata da quello che sarebbe potuto accadere.
L'assassino o gli assassini sembravano imprendibili e le azioni sfuggivano a qualunque considerazione logica.

Carlo e Jenny furono convocati nell'ufficio speciale che era stato aperto per cercare, vista la loro competenza specifica, di dare un contributo ed un volto all'assassino e una motivazione scientifica alle sue azioni.

A parte considerazioni fantastiche nessuno sembrava capirci niente.

Era necessario trovare una particolare figura professionale, poco presente in Italia:
il Profiler.

Professione molto diffusa invece negli Stati Uniti d'America.

La BAU ( Behavioral Analisys Unit) è una parte del Federal Bureau of Investigation.

Si tratta di una componente del Centro Nazionale per l'Analisi dei crimini violenti.

La missione è quella di fornire indagini comportamentali e supporto operativo alle indagini per la ricerca e individuazione di crimini complessi.

E ciò attraverso la figura del "Profiler".
Vengono valutati e riesaminati i fatti criminali particolarmente efferati anche in relazione all'interazione con la o con le vittime.

Con una particolare attenzione alle "scene del crimine" che però, nel caso di Riva del Garda erano ormai compromesse.

Sarebbe stato richiesto il cosiddetto "Piano di risposta" per ottenere un aiuto durante le indagini.

Il profiler è pure un esperto in antropologia, entomologia e patologia.

La sede della BAU si trova all'interno dell'Accademia nazionale dell' FBI a Quantico, in Virginia.

... ( continua )..


Il QUIZ

Volete scoprire il colpevole ?
Volete partecipare al quiz ?
Nulla di più facile..
Uno di questi sarà il colpevole..
Basta inviare una email a: info@topbtw.com con il nome dell'assassino ed, ovviamente il vostro nome, cognome ed indirizzo..
I primi dieci che indovineranno il nome del colpevole avranno l'avventura di stare, per una giornata intiera, con l'editore di www.topbtw.com/
Ovviamente per parlare di letteratura, future collaborazioni, e di altre amenità del genere..
A loro assoluto rischio e pericolo..
L'incontro avverà a Mazara del Vallo - Sicilia - oppure altrove..
Quando e dove ?
Sarà la sorpresa svelata con l'ultimo episodio..
Buona lettura e.. buona caccia al colpevole!


( Eugenio Ardito )

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