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1/Settembre/2016


Sicilia ed il turismo dalle trivelle … alle stelle

Era il 22 Marzo 2016 quando la "marea nera"....

Era il 22 Marzo 2016 quando la "marea nera" in partenza dalla Tunisia doveva spiaggiare sulle coste siciliane..

In realtà il modesto sversamento, dovuto ad un tubo tagliato da un operaio sabotatore senza stipendio da sei mesi, era finito su una spiaggia a poche centinaia di metri a sud del pozzo e mai e poi mai si sarebbe fatto duecento e passa chilometri, pure andando a nord contro il vento di maestrale, per arrivare a Trapani e dintorni.

Era Aprile quando il popolo del "dagli alla trivella" piangeva disperato per la mancanza del quorum ed il fallimento del referendum.

Perché le trivelle avrebbero invaso il limpido ed immacolato orizzonte siciliano - dei puntini a venti chilometri di distanza ( sic ) - e, cosa ancora più terrificante, avrebbero fatto fuggire migliaia e migliaia di turisti dalle immacolate spiagge che, un giorno si ed un giorno no, sarebbero state invase da maree nere e coperte dai cadaveri di poveri gabbiani intrisi di petrolio e morti di asfissia..

Ma grazie alle trivelle, che imperturbabili proseguono nella loro tranquilla e pacifica attività, nessuno se ne è scappato dalla Sicilia..

Non solo.

L'ottimo cibo, l'ottima accoglienza, i deliziosi vini, ed , alla fin fine, anche il costo più che sostenibile di una vacanza , aereo incluso, hanno convinto migliaia e migliaia di turisti europei a sbarcare in Sicilia.

E la spazzatura un po' di qua ed un po' di là ha sempre fatto parte del folclore locale..

Si', manca l'acqua nonostante, in realtà abbondi ovunque, e nessuno pensa di scavare nuovi pozzi e di tappare i vecchi buchi degli acquedotti che ogni due per tre si sfondano e pure bruciano… niente di male.

E l'incendio di un acquedotto è un evento sovrannaturale che può accadere solo nella magica Sicilia..

E poi si' non riescono a fare i termovalorizzatori, nonostante i quattrini disponibili dalla comunità europea.. ma questo è il folclore locale che si chiama "mafia".

Un'attrazione per i turisti nordici, e per gli stranieri che possono scattare foto dei cumuli di rifiuti, godere dei rubinetti a secco perché.. "è opera della mafia"..

Il tutto da inviare con instagram agli amici e con un tweet di commento a tutti gli altri.

Francesi, Inglesi, Tedeschi finalmente estasiati di fronte ai cassonetti scassati di una raccolta dei rifiuti assolutamente indifferenziata e, assai spesso, del tutto casuale, alle strade sporchine, quasi mai lavate, spesso maleodoranti.

Tutti souvenir di una vera vacanza in una Sicilia effettivamente molto vicina ad alcuni paesi del nord africa..ma molto ma molto più sicura e decisamente più ospitale e godereccia.

Ma non solo.

Grazie all'estremismo islamico serpeggiante per l'Europa, grazie a tunisini e marocchini ed algerini che si destreggiano con esplosivi, coltellacci, mitra e pistole, ed eclatanti azioni criminali, e grazie ad un Erdogan sempre di più un paranoico sultano ottomano, ecco che nessuno si avventura in una nazione islamica.

Tranne i Russi.. ma quelli sono un caso particolare.

E quindi ecco che fra le trivelle all'orizzonte, gli sversamenti di petrolio, i grandi cumuli di spazzatura ed i rubinetti a secco, la Sicilia porta a casa un Agosto "tutto esaurito" ed una previsione di un Settembre ancora più esaurito.

Si parla di un + 20% fino ad un + 30% a seconda delle località.

Insomma un gran bel risultato dovuto ad una felice, frivola, disattenta, scaruffata e spesso assolutamente inutile, gestione regionale.


( Giorgio Comerio )


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