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ref:topbtw-465.html/ 6 Settembre 2016/A


" La fatina 5 stelle ed il.. "

" TALENT SCOUT"

La farsa capitolina..

Continua la farsa tutta capitolina dei bimbi cinque stelle all'Asilo Cretinetti, precocemente decotti sotto le radiazioni emanate dal "raggio magico" della fatina furba dei Parioli, direttamente paracaduta sul Campidoglio, ad opera dello studio legale Sammarco & Previti che infatti adesso amministra la città per procura tramite la sua (ex?) associata, dopo aver utilizzato il cottolengo a 5 stelle come un taxi da sfruttare per la sua corsa a "sindaca".

Speculando sull'indignazione telecomandata a portata di clic, a Roma il M5S avrebbe potuto far eleggere anche il Pulcino Pio;
invece ha preferito scegliere un'abile gattamorta, che pare sempre più legata a doppio filo con gli impresentabili arnesi riciclati dalle terrificanti esperienze Alemanno-Polverini ed i salotti neri di quel generone romano che prospera all'ombra delle cricche immobiliari, consorterie forensi, ed esclusivi circoli sportivi…

E così Virginia Raggi, provvisoriamente sindaca prima del commissariamento ormai prossimo, ha fregato (quasi) tutti;
a partire dai vari capi politici e capetti della setta che ora se ne fanno orrore, non sapendo contenere questa specie di scheggia impazzita e neutralizzare l'influenza dei suoi veri referenti nemmeno troppo occulti…

Per ora, l'unico segno tangibile del governo a 5 stelle della Capitale sono le fronde interne al movimento, le lotte intestine per il potere, la guerra tra bande, e la caccia alla poltrona (con incarichi appositamente confezionati e distribuiti tra fidanzati e parenti) in un orgia di emolumenti lievitati fuori controllo.

Al confronto, uno squalo consumato come il fu Vittorio Sbardella sarebbe sembrato un pesciolino da acquario domestico.

Insomma, una roba (oscena) che non si vedeva dai tempi della Roma democristiana, quando la città era un feudo personale della corrente andreottiana.

Al contrario, noi l'algida fatina l'avevamo 'tanata' prima di subito, diffidando delle finte ingenue ed avendo fin troppo chiara la natura di certi prodotti pariolini, che nell'ambito delle "regressioni chic" tracciate a suo tempo da Martino Ragusa rientrano nella Sindrome della Piccola Fiammiferaia (sì, l'avevamo già utilizzata… ma la citazione calza a pennello):
"Il quadro clinico consiste in una insopportabile pseudo-umiltà e un'irritante finta innocenza, usate per nascondere un divismo sfrenato e un'ambizione smisurata.

La Piccola Fiammiferaia "piange e fotte" e si riconosce a vista, perché porta stampata in faccia l'espressione di una che stia dicendo:
"Mettetemelo in mano voi perché io, poverina, non ci vedo bene"."

Il risultato è una giunta in eterno divenire, che per la sua composizione pesca a man bassa tra profili 'tecnici', nella sua presunzione legalitaria che in realtà è ossessione giacobina, nell'illusione (ir)realizzata dell'ideale "governo dei giudici", nell'ansia di una qualche tutela su certificazione esterna che in realtà tradisce tutta l'incompetenza e l'inadeguatezza di questi mancati pizzaioli prestati alla politica.

Nella girandola impazzita di nomine e dimissioni, con assessori che vengono cambiati via con la stessa velocità di un tampax usato, l'ultimo fenomeno dell'ingloriosa serie è Angelo Raffaele De Dominicis, ovviamente ex magistrato, e già procuratore della Corte dei Conti del Lazio.

Con tratti quasi agiografici, il "Fatto Quotidiano", ricorda le numerose iniziative del vulcanico magistrato, che negli anni si è preoccupato di sollevare dubbi di legittimità costituzionalità su singoli provvedimenti legislativi del parlamento e di istruire inchieste parallele a quelle delle procure su atti di sua dubbia competenza.

E peccato che nei compiti di un magistrato contabile non rientrino, né gli uni né le altre.

In tale ambito, restano indimenticabili le sue inchieste sullo "sprid" (lo spread n.d.r!) che sarebbe finalmente rientrato nei limiti accettabili solo dopo il provvidenziale intervento del procuratore:
"Sì, insomma, se scende è perché dopo che noi ci siamo mossi quelli si sono dati una calmata con i down ground…
Voglio dire:
se non avessi lanciato il mio sasso nello stagno non sarebbe mica successo."

L'iniziativa nasce "dalla lettura dei giornali" ed è evidente la preparazione finanziaria e macroeconomica del prof. De Dominicis, che scambia il "downgrade" con un non meglio precisato "daungraund" (sì, insomma quella roba là), a riprova di certe incredibili carriere, in una storica intervista rilasciata al Corriere della Sera… se non fosse che le inchieste del solerte magistrato finiscano spesso e volentieri per incorrere nell'archiviazione, tra i lazzi generali e gli sghignazzi degli esperti (quelli veri).

E si consideri che noi nutriamo da sempre una viscerale antipatia per l'Autore dell'articolo a seguire: "Sarebbe facile ricondurre la faccenda della Corte dei Conti, che chiede un risarcimento miliardario alle società di rating per non aver tenuto conto della 'dolce vita' e del Colosseo, all'ennesimo episodio di folclore di cui sorridere senza dargli peso.

La tentazione é facilitata dall'intervista rilasciata al Corsera da chi ha sollevato il caso, il procuratore regionale della Corte dei Conti del Lazio, Angelo Raffaello De Dominicis.

Leggere che colui il quale dovrebbe capire i sofisticati meccanismi dell'assegnazione del rating parla di "sprid" riferendosi allo spread e di "down ground" al posto di downgrade, assegnandosi il merito di aver smosso le acque e di aver provocato il calo dello sprid, appunto, dovrebbe essere rassicurante.

Infatti, si potrebbe concludere che siamo di fronte a un episodio bislacco che non porterà alcuna conseguenza in quanto originato dall'autore di un saggio in cui si intrecciano i destini di Giulio Andreotti, Paolo Conte e Tinto Brass,convintosi che il giudizio di Standard & Poor, Moody's e Fitch fosse un l'indice di un attacco al nostro paese per far scendere il valore delle nostre aziende e comprarle a prezzi convenienti.

[…] Vi immaginate Bot, Btp e Cct italiani e obbligazioni ed azioni di Eni, Enel e Finmeccanica senza rating?

Allora sì che lo sprid schizzerebbe.

Il secondo motivo per il quale la boutade della Corte dei Conti é dannosa é che alimenta la lunga serie di fallacie economiche che circolano nel nostro paese.

La più eclatante é quella del complotto per danneggiare l'Italia e acquistarne le aziende a prezzo di saldo.

Orbene, gli investimenti esteri sono crollati in Italia proprio per l'insicurezza della situazione generata dai conti pubblici e dallo sprid, fatto piuttosto in contrasto con il teorema della svendita.

[…] La Procura della Corte ha annunciato che il 19 febbraio chiarirà meglio il contenuto dell'istruttoria.

C'è ancora tempo:
ci ripensino ed evitino che tra i tanti primati di cui faremmo volentieri a meno ci venga assegnato in pianta stabile quello del ridicolo."

"Corte dei Conti - S&P il rischio del ridicolo"
Alessandro de Nicola
(10/02/2014)

Ecco! Raffaele De Dominicis, quello che mai avrebbe accettato un qualche incarico politico, è il nuovo assessore al bilancio del Comune di Roma, sempre che duri più di una settimana;
l'ennesimo "esperto" selezionato direttamente dall'avv. Sammarco ("un vecchio amico") che l'ha chiamato in privato e quindi rigirato all'imperturbabile Virginia, la quale ha subito ratificato la nomina, alla faccia della "trasparenza" e "attenta selezione" dei curricula.

Aspettiamo ridendo l'arrivo degli altri talenti…!


( Sendivogius )

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