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12 Settembre/2016


11 Settembre 2001 - Volo United Airlines 93 - Dal rapporto "segreto" della CIA al vero eroismo.

11 Settembre dalle speculazioni all'eroismo..

Volo United Airlines 93 - Dal rapporto "segreto" della CIA al vero eroismo.

Certamente la CIA, come tutti i servizi di intelligence del mondo, "produce" rapporti e documenti destinati ai politici al potere:
dai Presidenti ai ministri della Difesa oppure degli interni.
E' il loro lavoro..

Di rapporti ne scrivono a migliaia, e si occupano di tutto e di più.

Come le previsioni di Nostradamus :
si adattano a qualsiasi circostanza venga utile.
Ovviamente dopo che è accaduta..

E' senz'altro plausibilissimo che fra "i vari" finanziatori del terrorismo vi siano state delle potenti famiglie dell'Arabia Saudita.

Come "potenti famigli" turchi, iraniani, libici, afgani, kuwaitiani, egiziani, omaniti, del quatar, proseguano a finanziare le loro milizie private, i loro piccoli eserciti di fanatici, le loro bande di delinquenti.

Organizzando strutture para-militari, sistemi di logistica, canali finanziari.

Insomma lo ha fatto pure Garibaldi quando ha deciso di fare un'Italia unica, da Palermo a Torino piazzando la nuova capitale a Roma.

Ed i servizi di "intelligence" spiano, si intrufolano, informano.

E' il loro lavoro.
Dai tempi della Polizia papalina a quella dei Borboni..

Oggi come oggi l'Arabia saudita si sta facendo "perdonare" le distrazioni di alcuni dei suoi potenti "famigli" dalle generose mani sempre pronti ad aiutare fratelli musulmani magari dalle idee bislacche.

Il "perdono" USA :
una bella fornitura da 115 miliardi di dollari "spalmata" su cinque-sei anni..

Ed allora ?
Non per questo giustifichiamo i codardi banditi dei voli 11 - 93 -77 e 175..

Tutti ci ricordano i tremila morti delle torri collassate, le immagini degli schianti ormai sono nei nostri occhi.
Per sempre.

Ormai sono passati 15 anni dall'ultimo decollo del volo 11 che ha distrutto la torre Nord, del volo 175 che ha distrutto la torre Sud , del volo 77 che ha collassato un lato del Pentagono, del volo 93 che ha ucciso 92 innocenti eroi ed i 5 criminali idioti.

Ti raccontano che il tempo aiuta.
Ma e' una sciocchezza.
Ti raccontano che le persone che ti lasciano ci sono lo stesso.
Ma e' una sciocchezza
Ti raccontano che bisogna essere come si e' perché ne vale la pena.
Ma e' una sciocchezza.
In realtà non amo il Tempo ma credo nell'Eternità..
Per questo non amo affatto le attese che non "so".
Quelle di "dai tempo", "fai passare il tempo"...
Come se il tempo dipendesse da noi e noi gli concedessimo di passare oppure di fermarsi.

Per questo penso a quell'ultimo tempo iniziato alle ore 9.57 e terminato alle ore 10.06.

Nove minuti del loro ultimo tempo. L'ultimo tempo per undici uomini dell'equipaggio, per ottantuno passeggeri, per cinque criminali.


Volo United Airlines 93 - Il tragitto dell'11 Settembre 2001

La rivolta sul volo 93 iniziò alle 09:57.

I piloti nella cabina di comando capirono cosa stava succedendo alle 09:57:55, quando qualcuno esclamò:
"c'è qualcosa?
una lotta?".

Edward Felt compose il numero 911 (di emergenza) dal suo cellulare nella toilet dell'aereo per ricevere informazioni.

La sua chiamata venne ricevuta dal centralinista John Saw, al quale Felt disse del dirottamento, prima della caduta della chiamata.

Lyles chiamò suo marito un'ultima volta dal cellulare e gli disse che i passeggeri stavano facendo irruzione nella cabina di comando.

Jarrah iniziò a virare l'aereo a sinistra e a destra per far perdere l'equilibrio ai passeggeri.

Disse ad un altro dirottatore alle 09:58:57
"Vogliono entrare qui.
Trattienili, trattienili dall'interno.
Trattienili dall'interno.
Trattienili".

Alle 09:59:52 Jarrah decise di cambiare strategia e puntò l'aereo verso l'alto e verso il basso per fermare l'assalto.

Cosa sia effettivamente successo dopo non è del tutto chiaro.
Dalla scatola nera si evince comunque che i passeggeri non fecero in tempo a penetrare nella cabina di pilotaggio e riprendere il controllo dell'aereo.

Ziad Jarrah, il "pilota" della cellula terroristica, fu più veloce nel lanciare l'apparecchio in picchiata, con il preciso scopo di schiantarsi a terra.

Le registrazioni della scatola nera.

L'aereo si disintegrò violentemente a causa dell'impatto, e la maggior parte dei rottami venne trovata nei pressi del cratere.

Gli investigatori trovarono detriti molto leggeri, tra cui carta e nylon sparpagliati in un raggio di otto miglia.

Altri piccoli frammenti vennero trovati ad un miglio e mezzo di distanza presso Indian Lake, e i resti umani in un'area di circa 28 ettari attorno al punto dell'impatto.

Non fu possibile determinare chi era deceduto prima dell'impatto e chi a causa dello schianto, e tutti i resti vennero identificati solo il 21 dicembre.

Essi, assieme agli effetti personali, furono consegnati alle famiglie].

I resti dei dirottatori, identificati per esclusione, vennero inviati al Federal Bureau of Investigation in qualità di prove.

Gli investigatori localizzarono le scatole nere il 13 e il 14 settembre.
Il registratore audio era sepolto a 25 piedi (7,6 m) di profondità nel cratere.

L'FBI rifiutò di rilasciare la registrazione rigettando la richiesta del membro del congresso Ellen Tauscher e dei familiari dei passeggeri.

Il 18 aprile 2002 venne permesso ai familiari di ascoltare le registrazioni in una sessione a porte chiuse.
Le trascrizioni di quelle registrazioni vennero rilasciate pubblicamente il 12 aprile 2006.

La registrazione sconfessa anche l'ipotesi formulata in un primo momento sul primo ufficiale, LeRoy W. Homer Jr., ritenuto ferito mortalmente.

Infatti, i terroristi hanno difficoltà nel pilotare e affermano chiaramente, ad un certo punto della registrazione, di avere bisogno di lui per poter continuare.

Sembra che i terroristi stessi si siano barricati nella cabina di pilotaggio prima che i passeggeri si lanciassero nel tentativo di riprendere il controllo dell'aereo.

I quattro pregano, si tranquillizzano a vicenda e discutono in arabo su quali contromisure prendere nei confronti dei passeggeri, arrivando perfino ad ipotizzare l'uso dell'ascia antincendio o di togliere l'ossigeno per soffocare la rivolta.

Alla fine di una concitata discussione, i dirottatori prendono la tragica decisione di lasciar cadere in picchiata l'aereo.

Ci furono alcuni disaccordi tra le ricostruzioni degli eventi degli investigatori e dei familiari dei passeggeri, in riferimento all'irruzione dei passeggeri nella cabina di comando.

Mentre i familiari delle vittime affermarono che i passeggeri riuscirono a penetrare nella cabina, la commissione ufficiale affermò che "i dirottatori rimasero ai controlli ma dovettero essersi accorti che i passeggeri li avrebbero sopraffatti entro pochi secondi".

Durante le operazioni di recupero del relitto dell'aereo, gli investigatori trovarono un coltellino svizzero e un accendino con una lama nascosta all'interno.

È da precisare che se i passeggeri fossero riusciti a prendere il controllo dell'aereo, avrebbero dovuto in qualche modo farlo atterrare (operazione che richiede un pilota esperto).

La loro unica speranza sarebbe potuta essere quella di farsi comunicare da terra come inserire il pilota automatico (che può far atterrare l'aereo senza il pilota).


( Giorgio Comerio )


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