CAPITOLO 11
Sono perfettamente d'accordo con Walter,
comunico ad Helen quello che mi ha detto al
telefono.
L'ingegner Castelli è ripartito per
Palermo.
È necessaria una mia visita.
Senza
preavviso.
Il volo Alitalia è completo.
Mi
accolgono nella cabina piloti.
Non è la prima
volta.
Un'auto dei carabinieri mi aspetta
sotto la scaletta.
Sirena e lampeggiante.
Ci
facciamo largo in mezzo ad un traffico
infernale, le auto non pensano minimamente
di darci la precedenza, sono probabilmente
abituate ad auto con sirena e lampeggiante
che di urgente non hanno nulla.
L'abitazione
dei Castelli si trova in pieno centro, in via
Ruggero Settimo.
Il salotto buono.
Un
palazzo nobiliare con pochi condomini.
La
targa con i citofoni è in ottone lucido e tirata
a specchio:
Luigi Castelli-Ingegnere.
Non è
in casa, ma c'è la signora.
Mi riceve con
molta cortesia.
La metto al corrente di tutto
quello che è successo nelle ultime ore, è
evidente il suo turbamento.
La mia domanda
è diretta e senza possibilità di equivoci:
Laura Castelli è veramente vostra figlia?
La
signora si rende conto che un'alterazione
della verità sarebbe inutile, significherebbe
soltanto spostare in avanti, di qualche ora,
l'accertamento.
Mi dice tutto.
Laura è stata
adottata quando aveva tre anni e la notizia è
stata sempre nascosta.
Forse per via
dell'innato riserbo dei siciliani.
Allora tutto in
un certo modo torna.
Mi chiedo per quale
motivo l'ingegnere ha consentito la prova
del tampone per rilevare il suo DNA e
compararlo con quello di sua figlia.
Sapeva
che sarebbe stato inutile e fuorviante.
L'ingegnere è fuori Italia, a Londra per un
congresso.
Mi riservo di sentirlo al suo
ritorno per chiarire il motivo del suo
discutibile comportamento.
Comunque ho
chiarito il dubbio più importante.
La prova
del DNA non è applicabile nel caso di Luisa.
Il suo manca.
Potrebbe essere quello
ritrovato nella grotta.
Il che non modifica i
termini della ricerca:
se il DNA è quello della
grotta il mostro è lei.
Tranne un particolare
dirompente:
non ne abbiamo la certezza.
Sono trascorse inutilmente altre due
settimane.
Abbiamo passato il tempo ad
arrovellarci il cervello.
Siamo ancora al
punto di partenza.
Ulteriormente complicato.
Quanto meno ho imparato che devo porre
maggiore attenzione alle idee o ipotesi degli
altri.
Pur non avendo conoscenze scientifiche
sulla risoluzione di problemi criminali,
spesso ci arrivano prima di noi.
Ho idea che
la mente degli specialisti è spesso ancorata
a principi indissolubili imparati nelle scuole,
nelle università specialistiche, negli
innumerevoli testi.
E per questo motivo le
angolazioni più banali vengono rimosse.
Helen è già stata richiamata a Roma.
Ha
ripreso il caso che aveva in corso prima di
essere catapultata a Riva del Garda.
Anche
lei sente il peso della sconfitta.
Abbiamo
davanti una personalità che di umano
sembra avere poco.
La nostra intelligenza, la
nostra preparazione, il nostro intuito è nulla
rispetto al suo.
Anch'io rientro alla mia sede naturale,
Roma.
A disposizione della Procura e del
Ministro dell'Interno.
Io e i migliori
investigatori schierati senza risparmio contro
il mostro non siamo riusciti a venire a capo
di nulla.
Una sconfitta che mi brucia.
Anche
se sento dentro di me che la sfida è ancora
aperta.
Il mostro ha un suo disegno
perverso.
So che continuerà ad uccidere.
Walter e Carlo hanno ripreso la propria
attività, il terrore che ha invaso tutta la città
sembra pian piano scomparire.
La mente
tende a rimuovere gli episodi negativi.
Resta
soltanto nei familiari e nei conoscenti delle
povere vittime.
Morti inutili e tragiche nel
nome di qualcosa proveniente dall'abisso
dell'inferno, da antiche credenze che
sembravano ormai scomparse e che invece
portavano in se il virus della trasmissione.
Un virus mortale che ha atteso millenni
prima di ricomparire e provocare i suoi
effetti diabolici.
Carlo sembra aver superato
il momento difficilissimo che ha attraversato,
la consueta allegria è scomparsa in lui ma la
vita continua, ha ripreso il suo incarico
all'università.
In città non si parla d'altro ma
i colleghi cercano di evitare la rievocazione
di quanto è accaduto.
Walter ha pure ripreso
la normale routine, pure se la sera, da solo
in casa, cerca di dare un significato
all'accaduto.
... ( continua )..
Volete scoprire il colpevole ?
Volete partecipare al quiz ?
Nulla di più facile..
Uno di questi sarà il colpevole..
Basta inviare una email a: info@topbtw.com con il nome dell'assassino ed, ovviamente il vostro nome, cognome ed indirizzo..
I primi dieci che indovineranno il nome del colpevole avranno l'avventura di stare, per una giornata intiera, con l'editore di www.topbtw.com/
Ovviamente per parlare di letteratura, future collaborazioni, e di altre amenità del genere..
A loro assoluto rischio e pericolo..
L'incontro avverà a Mazara del Vallo - Sicilia - oppure altrove..
Quando e dove ?
Sarà la sorpresa svelata con l'ultimo episodio..
Buona lettura e.. buona caccia al colpevole!