Erano i primi di Agosto quando già si pubblicava un primo articolo dal semplice titolo :
Ed ecco che si metteva in evidenza che..
Ecco qui le eloquenti fotografie di oggi, scattate a fianco della chiesa di San Francesco, in via Mons. La Cava, angolo Corso Vittorio Veneto.
Ma la stessa situazione si ripete in quasi tutta Mazara del Vallo, iniziando proprio dal Corso Vittorio Veneto.
Forse una vera nuova ed interessante attrazione organizzata dal Sindaco per i visitatori, e pure i partecipanti, del Blue Sea Land ?
Certamente anche i lucchettini di Mazara avranno i loro momento di gloria sul web..
Ma, con stupore, ormai è chiaro che l'amministrazione comunale non aveva avuto nessuna intenzione di incentivare la raccolta differenziata.
" Ma la raccolta differenziata è già arrestata e pure sotto chiave ?"
" con grande sorpresa, ecco che molti cassonetti sono stati incatenati e lucchettati.
Perché mai ?
Da chi ?
Dai gestori dei bar "confinanti" che ne detengono le chiavi.. ?"
Una vera curiosità locale molto multi-etnica: i gamberetti rossi di Mazara, la Kasbah dei Tunisini, ed i lucchettini del Sindaco.
Un modo assolutamente innovativo per impedire la raccolta differenziata..
Non male come attrazione turistica..
Il meccanismo per attuare una vera politica di dissuasione è stato diabolicamente semplice, con l'evidente aiuto del Mago Merlino.
Ovviamente anche nelle "aree di raccolta dei rifiuti" con orari di fantasia e minacce di multe salatissime..
Insomma quella che si chiama "presa per i fondelli"..
Anziché mettere i cassonettini colorati in luoghi di facile accesso per la cittadinanza ( non si sa mai che poi li usino veramente.. )
li hanno subdolamente consegnati ai Bar ed alle Pizzerie ed ai Ristorantini :
Una piccola indagine ed ecco scoperto il trucco del Mago Merlino.
All'atto della sistemazione sui marciapiedi dei cassonetti, i solerti addetti hanno fatto firmare ai gestori dei locali pubblici
un documento di "presa in consegna" e di "presa di responsabilità del corretto uso" dei cassonetti..
Un evidente atto illegittimo..
Atto ben redatto e preparato con subdola cura da qualche furbacchione dell'amministrazione, un vero esperto del lavarsi le mani
con la nota marca di saponette " Ponzio & Pilato" ..
Perché mai gli esercenti di un locale pubblico devono essere responsabili dei cassonetti comunali e pure responsabili di
quello che ci si butta dentro ?
Un evidente atto illegittimo e prevaricatore, da manuale, di quelli che istigano solo al "risentimento sociale " sia l'esercente "gabbato"
che la pubblica opinione verso l'amministrazione dello Stato.
ove bisogna assolutamente depositare i rifiuti differenziandoli, i cassonetti sono tutti ben inchivardati con opportuni lucchettini..
chissà perché..
Ed infatti poi, senza un verbale di contenzioso redatto in contraddittorio con le parti, ecco fioccare le lettere minatorie..
Lettere inviati a molti esercenti che nessuna responsabilità possono mai avere sul riempimento e l'uso di una serie di cassonetti
che non sono né di loro proprietà né
in loro unico uso e pure piazzati sul suolo pubblico dall'amministrazione.
Risultato:
per evitare rogne e multe gli esercenti mettono i lucchetti e quindi, di fatto evitano un bel lavoro ai netturbini:
in realtà si trovano ben poco da ritirare.
Queste azioni assolutamente illegali danno adito ad illazioni e sussurri molto ma molto pericolosi, perniciosi
e piuttosto lontani da quello che si intende per il comune senso della morale e molto più vicini
a comportamenti che appaiano usanze di ben altro basso lignaggio..
E finiamo con un commento assai amaro, ovvero quello già pubblicato ad Agosto:
… "A dire il vero pare che sia pure il primo caso in Italia di cassonetti incatenati e messi sotto chiave, magari su richiesta
degli stessi "operatori ecologici" ?
Si potrebbe dire che non pare essere proprio un modo per invogliare nessuno ad effettuare la raccolta differenziata
e si potrebbe sempre dire che, forse, qualche addetto "rema contro" piuttosto che..
dire ancora che forse non ha poi molta voglia di fare il suo lavoro..
Chissà perché..?"
Ma che ci possa magari rispondere Maurizio Croce, l'assessore regionale del territorio e dell'ambiente ?