CAPITOLO 12
Gli elementi che per lui hanno un maggiore
risalto sono riconducibili ad un periodo non
troppo lontano nel tempo, sempre che Laura
sia veramente il mostro cercato da tutti.
Ritenendo certe e valide le ipotesi formulate
da profiler del livello di Renato e di Helen,
Luisa ha visto la tavoletta con le iscrizioni
che ha trovato nei percorsi segreti di Riva.
Ma non conosce la traduzione in quanto non
l'ha mai rivelata.
Ha visto e osservato con
attenzione il sigillo con la svastica, come gli
altri del resto anche se, facendo mente
locale, non si ricorda di aver notato un
particolare turbamento in lei.
Un simbolo
che colpì certamente Hitler, tale da adottarlo
come emblema del nazismo e prima ancora
di lui dai fondatori della Thule.
Può la vista e
il contatto con un simbolo rievocare antichi
pensieri, antiche azioni compiute millenni
prima?
Possono questi pensieri ed azioni
restare conservati all'interno di determinate
menti, trasmessi dai codici genetici degli
antenati, fino a quando in un particolare
momento, in una determinata personalità,
esplodere con effetti devastanti?
Nel caso del nazismo e di Hitler sembra
abbastanza convincente, nel caso di Laura
pure.
Almeno sembra, se è lei il mostro.
Walter ripercorse il momento della scoperta:
il sigillo, dentro il contenitore ovale, si
trovava ben nascosto, ma non troppo,
all'interno di una nicchia della parete nei
sotterranei della chiesetta, sotterranei non
riportati nell'antica pianta, che risaliva ad
almeno tre secoli.
Quindi doveva essere
precedente.
Quanto meno il suo
occultamento.
La nicchia era l'unica ad avere l'interno
particolarmente curato, ciò dava al sigillo un
significato diverso, molto più importante.
Decise di studiare a fondo la storia della
Thule, dalle origini.
Se la svastica aveva un
particolare significato, dei poteri particolari
ed occulti in grado di scatenare
semplicemente con la sua presenza e in
menti predisposte reazioni non prevedibili,
collegate con la distruzione e la morte, li
stava il segreto.
Indicato nelle leggende e
che i nazisti avevano inutilmente cercato,
forse ritenendo di attingere a poteri
sovrumani.
Prese il sigillo dalla cassaforte,
artisticamente ben lavorato, un bellissimo
oggetto di antiquariato ma che non gli
trasmetteva alcuna sensazione.
Sono a Roma in ufficio, in attesa di ripartire
per Quantico e riprendere quello che avevo
interrotto al momento della convocazione
urgente a Riva del Garda.
Mi sembra che
siano trascorsi secoli.
Sono soltanto sei
mesi.
Mi viene consegnata una lettera:
riservata personale per il Dott. Renato
Rocchi.
La carta è molto ricercata, lo scritto
è manuale, la calligrafia sembra decisa e
ordinata.
Carissimo Renato,
o devo chiamarti dottor Rocchi?
Ormai siamo
quasi amici, per questo ti do del tu.
Voglio
sciogliere il tuo dubbio, te lo meriti, sono
Laura Castelli, non vi affannate più.
Tu e i tuoi amici avete potuto constatare che
posso scomparire quando voglio, uccidere
quando voglio.
Devo farlo, è la mia missione,
mi è stata assegnata molto prima di diecimila
anni fa.
Non lo sapevo, fin quando ho visto e toccato
l'anello con il sigillo, ho sentito dentro di me
una voce che mi ordinava di fare quello che
ho fatto e che devo ancora fare.
Evidentemente sono la prescelta.
Devo
completare il disegno.
Vi siete chiesti come ho fatto ad uscire dai
sotterranei, svegliatevi, attraverso il fiume
sotto la parete, mi sono calata appena vi ho
sentiti arrivare, vi aspettavo molto prima,
Walter ci ha messo troppo tempo a ricordare.
Non gli farò mai del male, ho dovuto uccidere
quel vecchio pazzo di Grimaldi e Jenny perchè
avevano capito tutto.
Gli amici non si toccano.
Se non c'è motivo.
Con te è diverso, avrei potuto eliminarti in
ogni momento, ma ho capito che consideri
tutto una sfida.
Mi piacciono le sfide, per
questo amo lo sport.
Penso a te sempre e a quella sciocca della tua
collega, vi vedo pensare a me ogni minuto
della vostra inutile giornata.
Continuate,
vediamo chi vince alla fine.
Non ti ho detto tutto, conto sulle tue
deduzioni alla Holmes.
Sento che ci riuscirai.
E quando ci incontreremo, se saprai trovarmi,
la sfida si concluderà.
Con la mia vittoria.
La tua affezionatissima Laura
Rileggo dieci volte la lettera, un esempio di
lucida follia.
Sarà vera?
La trasmetto ai RIS
per la comparazione grafologica, mi
comunicano subito il risultato:
la calligrafia è
compatibile con quella di Laura Castelli con
una approssimazione del 50%.
Dunque è lei
il mostro, con una approssimazione del 50%
?
Trasmetto comunque all'Interpol i termini
della ricerca:
non si tratta solo di persona
scomparsa ma di una pericolosa assassina in
libertà, armata e senza scrupoli.
Catturarla
viva se possibile, altrimenti sparare senza
pietà.
Quindi la considera una sfida con me,
Helen sembra tagliata fuori dal gioco.
Sono
contento.
L'ipotesi di Walter che consideravo
quasi fantascientifica invece è esatta.
Il
timbro postale sulla busta è quello di Torino,
dunque è li che si è rifugiato il mostro, il mio
nemico.
C'era da aspettarselo, i riti esoterici
in quella città non mancano.
... ( continua )..
Volete scoprire il colpevole ?
Volete partecipare al quiz ?
Nulla di più facile..
Uno di questi sarà il colpevole..
Basta inviare una email a: info@topbtw.com con il nome dell'assassino ed, ovviamente il vostro nome, cognome ed indirizzo..
I primi dieci che indovineranno il nome del colpevole avranno l'avventura di stare, per una giornata intiera, con l'editore di www.topbtw.com/
Ovviamente per parlare di letteratura, future collaborazioni, e di altre amenità del genere..
A loro assoluto rischio e pericolo..
L'incontro avverà a Mazara del Vallo - Sicilia - oppure altrove..
Quando e dove ?
Sarà la sorpresa svelata con l'ultimo episodio..
Buona lettura e.. buona caccia al colpevole!