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ref:topbtw-520.html/ 5 Ottobre 2016/B


- Rivolta a Calais -

- COMUNE CONTRO IL GOVERNO HOLLANDE-VALLS: NON VOGLIAMO UN ALTRO MURO, VOGLIAMO CHE CACCIATE I MIGRANTI! -

PARIGI - CALAIS

Braccio di ferro in Francia tra il Comune di Calais ed il governo Hollande-Valls, a botte di ordinanze e contro-ordinanze, intorno alla costruzione del "muro anti-intrusione" finanziato dal governo britannico con 2,7 milioni di euro e progettato per impedire ai migranti clandestini, accampati ancora a migliaia attorno alla citta' portuale in attesa di trovare un modo qualsiasi di attraversare illegalmente il Canale della Manica, di intrufolarsi sui traghetti o sui treni diretti in Gran Bretagna.

Lo scontro politico tra il comune e il governo centrale campeggia sulle prime pagine di tutti i maggiori quotidiani francesi, tra cui "Le Figaro", ma è bellamente ignorato d all'informazione italiana, evidentemente per non mettere in imbarzzo il governo Renzi, dato che proprio ieri sono stati trasportati in Italia praticamente dalle coste libiche oltre seimila (6.000) africani.
Nessuno dei quali ha il minimo diritto per entrare in Europa legalmente.

Lunga diversi chilometri, alta quattro metri e dotata di sofisticate apparecchiature di sorveglianza, la barriera e' un rafforzamento delle recinzioni gia' esistenti che sono state vissute negli ultimi anni come una "ferita" al loro territorio da parte della popolazione di Calais, che ha sempre rivendicato invece una decisa azione dello Stato per smantellare la "giungla", le enormi bidonville che assediano la loro citta', e per trasferire altrove - anzi, per espellere dalla Francia verso i loro paesi d'origine - gli oltre 12.000 clandestini che vi sono accampati in condizioni igieniche spaventose e soprattutto autori di innumerevoli reati.

Ora il governo socialista sembra muoversi - a parole - proprio in questa direzione, con la promessa fatta il 2 settembre scorso dal ministro dell'Interno Bernard Cazeneuve che la "giungla" sarà smantellata entro l'inizio dell'inverno e che i suoi occupanti saranno sparpagliati in decine di centri di accoglienza in corso di allestimento in tutta la Francia.
La sindaca di Calais Natacha Bouchart, del partito di centrodestra, i repubblicani (LR, ex Ump), ritiene che il muro anti-migranti
"non abbia piu' ragione di essere":
e cosi' ieri lunedi' 3 ottobre ha emesso un'ordinanza per interromperne i lavori di costruzione.

All'ordinanza della sindaca ha immediatamente replicato nella tarda serata di ieri il prefetto governativo, emettendo a sua volta un'ordinanza che annulla quella municipale, con questo indirettamente sbugiardando il governo.

Infatti, la sindaca di Calais avrebbe teoricamente ragione a pretendere che non sia costruita un'altra barriera, se fosse vera la promessa del governo socialista Hollande-Valls di smantellare davvero la "giungla di Calais" entro pochi mesi.

Difficile prevedere come andra' a finire;
soprattutto perche', come ricorda il "Figaro", le vicende legate alla "giungla" di Calais sono diventate nel tempo materia di scontro politico.

Scontro politico sia a livello locale in occasione delle elezioni regionali del dicembre 2015 vinte dal candidato LR sul quale sono confluiti anche i voti della sinistra per impedire la vittoria della leader del Front national (Fn) Marine Le Pen.
Marine Le Pen é ormai in piena campagna in vista delle elezioni presidenziali della primavera 2017, e non c'e' dubbio che i riflettori resteranno puntati su Calais.

Del resto, ricorda sempre il "Figaro", la sindaca Natacha Bouchart e' apertamente schierata a favore dell'ex presidente Nicolas Sarkozy, attuale leader LR, che corre alle primarie del centro-destra:
e le questioni legate all'immigrazione ed all'ordine pubblico sono al centro del suo programma politico.

Nel tentativo di sottrarre temi e terreno al Front National, Sarkozy ha preso posizioni sul disastro migranti che di fatto sono identiche a quelle di Marine Le Pen.


( Max Parisi )

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