Lo studio dell'Arch. Mario Tumbiolo, Mazarese DOC, classe 1955, si trova al confine di quella che, giustamente mi fa notare,
non è la Kasbah ( come viene chiamato il quartiere di origine araba ) ma in realtà una piccola Medina..
Mazara, città di mare, me la cita in una canzone-poesia che ben calza a tutta la zona del Trapanese..
" A Sciacca bacari e bacaruna, a Mazara per li belle sardi, Marsala pi li sciclareddu, Trapani pi
lu beddu curadiru, supra lu munti li fimmini beddri.."
Che poi, tradotte, le prime strofe ci ricordano Sciacca per vasetti e vasi, Mazara per belle sarde, Marsala per
gli asinelli, Trapani per il bel corallo e sopra il monte ( Erice ) le belle femmine"..
Ma il tempo della canzone era quello delle quattro tonnare, era il tempo del porto attivo come
grande area di carico per i cereali, stivati, molto spesso, in navi battenti bandiera spagnola.
Un'altra epoca.
Ma la storia ha fatto girare la ruota dell'economia mazarese in tutt'altro modo.
Con i suoi 50.000 abitanti Mazara ha un'economia legata al mare in evidente e notorio declino per innumerevoli fattori,
fra i quali il mancato ricambio generazionale, ma ha pur sempre una salda economia agricola - Vino ed Olio - ed alimentare:
Dal punto di vista urbanistico il centro di Mazara inizia il suo declino quando il vecchio ospedale,
ubicato nel centro della città, anche a seguito del terremoto del 7 Giugno 1981,
fu trasferito in Via Salemi, all'epoca solo un asse viario di utilizzo agricolo.
Poi altri addii ed ecco un intero quartiere arabo-giudaico ( non dimentichiamo che tutta la zona della Giudecca
( via della Giudecca, via dell'Acqua.. etc ) ha sempre avuto una sua vita sociale e storica per secoli
legata anche alla comunità ebraica.
Perché a Mazara Cristiani, Islamici ed Ebrei ( pur molto vessati ) bene o male hanno convissuto per secoli.
E tracce di questa convivenza, simboli ebraici, anche nell'area della vecchia sinagoga, ancora oggi sono visibili.
L'architetto Mario Tumbiolo , forse perché ha vissuto decenni e decenni con in mano il polso della vera situazione
urbanistica di Mazara, non è particolarmente votato all'ottimismo..
Negli anni ha visto Mazara perdere alcuni servizi pubblici fondamentali per la vita della città.
Ha perso l'ufficio del Catasto, quello delle Imposte e, cosa assai più importante, la Pretura, che era un' utilissima sezione distaccata
del Tribunale di Marsala.
Questo modo di essere velatamente pessimista rispecchia quella "sicilianitudine" che poi è il senso di solitudine che molti uomini di
cultura e di azione hanno in terra siciliana, dopo anni di speranze deluse.
Ma cosa sviluppare, cosa mettere in campo , per creare una nuova immagine di Mazara del Vallo ?
Come portare attività, cultura e turismo per far rinascere quella piccola Sanremo della costa di sud-ovest
che potrebbe fare da sponda a quella più nobile della costa ligure ?
Verrebbe spontaneo dire:
In realtà vi sono altre opportunità di grande interesse e che l'Architetto Mario Tumbiolo enumera.
Il porto.
Con la sua vasta area, con il suo svincolo autostradale,
con la possibilità di incrementare il tonnellaggio delle navi in accosto con un modesto dragaggio,
diventa l'approdo per navi Ro-Ro, per mercantili, per navi passeggeri sia che bordeggiano la costa sia che facciano rotta per la Libia e la Tunisia.
Ovviamente c' è la concorrenza di Trapani, perché un porto del genere significa uffici,
servizi di ristorazione ed accoglienza, infrastrutture portuali ( il servizio dei Piloti )
e tutte le infrastrutture per la sicurezza che ormai sono d'obbligo.
La periferia di città:
E' vero, Favara, 32.000 abitanti dell'agrigentino, una ricca economia pastorizia,
è diventata di moda per la sua iniezione di cultura e di arte.
Due elementi importati che l'amministrazione ha voluto incoraggiare, assistere,
curare con amore.
Ed ecco i risultati:
Mazara ha un centro storico che potrebbe trasformare in una bomboniera d'arte di gran lunga più sontuosamente ricca di Favara.
Ma è necessario che l'amministrazione sia decisa, dinamica, che obblighi i proprietari a presentare dei
progetti di riqualificazione senza poi bocciarli uno dopo l'altro.
Il caso emblematico:
Un pessimo biglietto da visita per chi scende dagli autobus, magari dopo essere stato ad Erice…
E molte altre strutture storiche, sia comunali che ecclesiastiche, potrebbero essere veramente valorizzate,
così come moltissimi palazzi storici tristemente vuoti.
Ma è necessaria una volontà politica ed una decisa opera di promozione finanziaria, perché riattare il vecchio
non solo spesso costa molto di più che realizzare del nuovo, ma perché spesso i lavori di ristrutturazione e
di riqualificazione possono naufragare sulle mille secche della burocrazia.
Superando le secche a Mazara si realizzerebbe un seconda Favara, una nuova Favara con le radici in un passato di oltre tremila
anni di storia e con uno splendido mare di cornice.
Le aree Archelogiche.
Mazara non ha solo la grande area dell'ipogeo del giardino dell'emiro, ma anche quella del Roccazzo,
oltre 20 ettari di un insediamento neolitico con villaggio e necropoli.
Insomma cinque aree archeologiche da sviluppare e da fruire, ed i fondi della Comunità Europea
ci sono pure.
Ed ecco nascere nuove opportunità di lavoro perché a fianco delle aree archeologiche possono fiorire molteplici attività:
In questo contesto di riqualificazione storica si possono inserire le numerose "torri di Guardia" come quella del Maskaro ( 1584 ) ,
numerose torri sia costiere che situate nell'interno, tutte strutture facilmente riattabili e di grande attrazione..
Per una visione delle mappe storiche basta cliccare su:
La Maremma Siciliana..
Per finire ecco che si possono realizzare infrastrutture turistiche proprio in quell'area di canneti
e di mare e di poseidonie che, giustamente, ed a pieno titolo, si può chiamare "maremma"
che non è solo Toscana ma anche a Capo Feto.
Come già il De Federici - la descriveva nell'anno 1606 - ( "Selinunte Illustrata" manoscritto - Collegio di Macao )
Ovviamente i servizi di trasporto pubblico.
Mi si dice:
In Portogallo si acquista, per pochi euro, una tessera ricaricabile con microchip.
Ci si paga l'autobus, il tram, la metropolitana, il treno.
Se non é carica non si passa dalla porta d'entrata e neppure da quella d'uscita.
Insomma nell'anno dell'elettronica tutto è cambiato.
E Mazara non potrebbe essere d'esempio ?
Dopotutto un sistema di trasporto alla "portoghese" non è così difficile da realizzare :
E per finire l'Architetto , come ormai tutti, si stupisce della mancanza dei servizi igienici pubblici.
Ma anche in questo caso una visitina in Portogallo potrebbe essere utile.
Qualsiasi supermercato, supermercatino rionale , negozietto
e bar , ha - obbligatoriamente - servizi igienici pulitissimi ed a pagamento, con un addetto alla pulizia ed alla sicurezza.
Ed a Mazara, allora, perché no ?
Il piano regolatore di Mazara è vecchio di vent'anni, immutato, e realizzato in un
decennio di grande espansione, di notevole ricchezza, quando si pensava al mare come ad una banca
generosa in grado di elargire ricchezze e tesori - come il gambero rosso - senza fine e senza limiti.
paste e prodotti da cereali.
un bel Casino' e magari un bel Festival con Silvia Mezzanotte al posto di Pippo Baudo..
Ma forse il paragone è un pochettino ardito.
Ma per questo varrebbe la pena di tentare.
il centro storico.
oltre trentamila turisti all'anno..
la rovinosa e rovinata struttura a fianco del Municipio, d'angolo fra Molo Comandante Caito,
via San Giovanni e piazzale Quinci.
E poi l'area di Dattilo, l'area di San Cusumano, e quella di Granatelli,
e, per finire, il sito di Antalbo.
Selinunte insegna..
http://www.topbtw.com/maps-01.html
Cosa manca pero' per una minimale nuova fruizione della città ?
Non esiste un mini-bus che faccia un servizio da e per la stazione ferroviaria verso Tonnarella,
piuttosto che verso via Castelvetrano o verso Mazara due..
una volta esisteva ma nessuno pagava il biglietto.
Ma una volta non esistevano i microchip.
E se si cerca di entrare senza pagare .. l'autobus NON parte e l'autista la ricarica.
basta un microchip..
Una pecca incredibile.. per chi pensa ai turisti.
7 - Ottobre 2016 -FLASH NEWS - SICILIA JOURNAL - MAZARA del VALLO - - Blue Sea Land del 7 Ottobre - Intervista all'Arch. Mario Tumbiolo
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