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5 - 9 Ottobre . In Occasione del Blue Sea Land di Mazare del Vallo


- L'intervista a Vincenzo Arone - Assicuratore -

Agente generale di una delle maggiori compagnie assicurative italiane, Vincenzo Arone, Mazarese, è agente generale dell'agenzia SAI-UNIPOL dal lontano Aprile 1986.

Un punto d'osservazione privilegiato dell'economia di Mazara del Vallo.

In effetti la crisi si tocca con mano seguendo il mercato delle polizze auto.

Dai tempi del "boom" con oltre 4 - 5 stipule settimanali di copertura RC di nuove auto, si è passati a 1-2 stipule settimanali, con un deciso crollo.

Vincenzo Arone ci ricorda che Mazara del Vallo ha demolito, in pochi anni, oltre cinquecento pescherecci.

Considerando una media di 14 uomini d'equipaggio a peschereccio si sono persi oltre quattromila posti di lavoro diretti.

Per fortuna che la "filiera" a valle , congelazione, trattamento, confezione è rimasta immutata, per il semplice fatto che il pescato mancante sui mercati è stato prontamente sostituito da quello importato da Tunisia, Marocco, Grecia, Algeria… fino a quello di provenienza Argentina.. e oltre.

Nel sud Italia poi la cultura assicurativa non è ancora molto sviluppata:
gli immobili sono generalmente assicurati solo nei casi obbligati ( mutui ) ed il ramo vita non è certamente ai livelli del nord Italia.

Ma, nonostante tutto, alcuni settori mantengono un buon tasso di vita:
moto e ciclomotori non hanno subito nessuna significativa flessione mentre le assicurazioni sulle auto usate iniziano ad avere un trand positivo.

Ma alcune nubi compaiano all'orizzonte.

A Mazara iniziano ad esserci le piccole azioni criminali tipiche delle grandi citta', ovvero lo scippo.

Un atto criminale del tutto sconosciuto a Mazara fino a pochi anni fa e che ora si manifesta non solo in alcune strade periferiche - via Salemi una di queste- ma anche in quelle più centrali.

Altre spie di un aumento delle criminalità sono i furti sia nelle case isolate di campagna - Tonnarella, Gorghi Tondi- sia in pieno centro.

Inclusi negozi situati nel centralissimo Corso Vittorio Veneto.
E non solo.

Nonostante molto spesso le pattuglie della Polizia siano appostate con l'autovelox sulla Strada Statale SS 115 per Strasatti-Marsala, generalmente all'altezza dell'ipermercato nelle, vicinanze del Baglio Basile, si assiste ad un fenomeno di una certa stranezza.

La Polizia, evidentemente troppo attenta ad osservare l'Autovelox, non nota i motorini senza targa, senza assicurazione, con conducenti assolutamente senza casco.

Ma non solo.
Una delle particolarità della zona è la guida di auto non assicurate.

Una vera piaga che fa lievitare il costo delle polizze che , da tempo, per Legge, devono devolvere una parte del ricavato al fondo "vittime della strada" che protegge i cittadini dai danni causati da conducenti di mezzi non assicurati.

Ma la cosa grave è che al conducente del mezzo non assicurato non viene revocata la patente e neppure sequestrato il mezzo in quanto il costo del suo parcheggio presso un deposito giudiziario è troppo oneroso per lo Stato.

Ma, pochi sanno, a Mazara del Vallo, che nel lontano 3 Novembre 1797 avvenne il Miracolo della Madonna del Paradiso.

La prodigiosa immagine, venerata nel Santuario custodito dai Missionari "servi dei poveri" si trova al numero civico 3 di Via Beato Giacomo Cusmano.

Ricordiamo che Il culto in onore di Maria SS. del Paradiso, praticato a Mazara sin dall'inizio del XVIII secolo, ricevette un impulso nel 1797 per opera dei padri Liquorini, che furono invitati a tenere un corso di esercizi spirituali di due mesi dal vescovo del tempo:
Mons. Orazio De La Torre, palermitano di origine, che resse la diocesi di Mazara sino al 21.12.1816.

Nel corso degli esercizi, i partecipanti venivano istruiti sul perdono, sulla grazia e sulla gloria futura, nella Cappella del Paradiso della Casa Santa, dove troneggiava l'immagine dell'Immacolata, opera del cavaliere Sebastiano Conca (1680-1764).

Fu proprio il 3 Novembre del 1797, verso le ore 21, che la Beata Vergine, mesta d'aspetto e dolente, si degnò volgere i suoi occhi misericordiosi verso gli astanti.

Ripetutosi varie volte il prodigio durante la notte ed il giorno seguente, fu disposta la traslazione della sacra immagine alla Cattedrale.

Cosa che fu fatta con grande solennità e con grandissima partecipazione di popolo.

Durante la veglia notturna ed il giorno seguente, il prodigio lasciò esterrefatti i presenti, perché la Beata Vergine a volte abbassava gli occhi, a volte li innalzava, qualche volta li girava a destra o a sinistra e li fissava sugli astanti, altre volte li chiudeva e li riapriva.

Il prodigio si ripeté nel collegio di S.Carlo e nei monasteri di S.Caterina, di S.Veneranda e di S.Michele.

Qui il prodigio ebbe dell'inimmaginabile;
si poté infatti constatarlo per ben 24 ore di seguito.

Dal 10 dicembre 1797 a tutto il mese di giugno dell'anno seguente, fu celebrato, per ordine del Vescovo, il processo di questo mirabile prodigio, a prova della sua veridicità. Il Vescovo, che ebbe pure lui il privilegio di osservare il prodigio, supplicò il Capitolo Vaticano di coronare l'immagine della Madonna secondo il legato di Alessandro Sforza.

Il Capitolo Vaticano, il 10 aprile 1803, decretò l'incoronazione, che ebbe luogo a Mazara il 10 luglio 1803.

Il movimento degli occhi della Sacra immagine, si è rinnovato e ripetuto il 20 ottobre 1807 testimone Don Giuseppe Maria Tomasi, dei principi di Lampedusa.

Nel santuario si ripeté nel 1810, ancora il 21 gennaio 1811, il 5 marzo 1866 ed altre volte.

L'ultimo, in ordine di tempo, è stato osservato nel 1981 in Cattedrale.
Ed ecco che allora bisognerebbe proprio che la Madonna volgesse lo sguardo ancora una volta su Mazara , e che magari Polizia e Carabinieri volgessero lo sguardo più di sovente di quello della Madonna verso quei noti e ben conosciuti ladri e ladruncoli che fanno razzia nelle case dei Mazaresi e nelle campagne di Mazara.

Perché sono tutti personaggi ben noti ed ormai, con il telefonino sempre in tasca, pure fotografati.

Gli esempi non mancano.

Perché dopo il primo arresto, al secondo, vi è la recidiva, poi il rischio ( si fa per dire ) della reiterazione del reato, e poi le altre aggravanti di rito che, alla fine, fanno restare il ladro dietro le sbarre per qualche tempo.

Ma se le forze dell'ordine non iniziano a volgere lo sguardo sulla realtà della piccola delinquenza le polizze assicurative non solo costeranno sempre di più, ma non potranno far diminuire quel senso di disagio, insicurezza, risentimento verso le Autorità, che serpeggia per la città.

E quindi, in attesa del prossimo miracolo, è opportuno che ben altri sguardi si volgano verso la Città.



Questa intervista é stata pubblicata anche su altre testate.
Cliccare su:

8 - Ottobre 2016 -FLASH NEWS - SICILIA JOURNAL - MAZARA del VALLO - - Blue Sea Land del 8 Ottobre - Intervista a Vincenzo Arone della SAI-UNIPOL -

9 - Ottobre 2016 -FLASH NEWS - MAZARA news BLOGSPOT - MAZARA del VALLO - - Blue Sea Land del 8 Ottobre - Intervista a Vincenzo Arone della SAI-UNIPOL -


( Giorgio Comerio )


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