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ref:topbtw-578.html/ 10 Novembre 2016/C



Trump: Borsa e Finanza..

Un "Trump che si chiama desiderio.." ( A Streetcar Named Desire 1951 )

New York

Le borse non dovevano crollare ?
Manco per niente.
Anzi..

Perché ormai tutti hanno capito che è ora di prendere quel "Trump che si chiama desiderio.."

Desiderio di spendere i dollari in USA e non fuori, ovvero di spendere i nostri soldi a casa nostra e non darli troppo in giro a chi non te lei renderà mai..

Come ad un'Europa ingorda, che trangugia quattrini per le sue spesucce e poi si mette a far di conto nelle tasche di chi.. la finanzia pure !

Ed allora la NATO:
che se la finanzi pure la Francia e che l'Europa si faccia il suo esercito confederato..

Medio oriente, Siria.. ma che Putin spenda pure i suoi rubli.
Tanto se li stampa quando vuole..

Embargo ?
Ma quando mai !
Iran e Russia e Cuba possono sempre pagare in dollari:
devono solo fare un piccolo sforzo..

Cina ?
Si deve dare una bella regolata, perché è comodo stravendere in USA sottocosto.
Possono sempre investire negli States… i terreni non mancano e le agevolazioni fiscali pure..

Insomma meno "involtini primavera" e più sacchetti di dollari..
Non solo..
Un Trump che si chiama desiderio serpeggia già in Europa..

Perché ormai c'è chi pensa ad alta voce che i "dirigenti" di Bruxelles si possano iniziare ad "attaccarsi al Trump"…

Perché è chiaro che gli USA ridurranno le imposte alle imprese che danno lavoro agli americani negli States e che ostacoleranno le imprese USA che il lavoro lo fanno fare giusto al di là dei confini..

La Ford in Messico per prima..

Ma che il desiderio di Trump serpeggi nei bar è già pure per le strade d'Europa.

Chi è qui in USA od in Europa dove paga imposte e tasse su lavori onesti e credibili è sempre il benvenuto.
Come in Svizzera..

Chi è mantenuto, riverito e coccolato, senza nulla produrre e nulla dare è ora che se ne vada.

La prima tappa dell'economia è sempre stata l'unione della Nazione, la sua organizzazione, la sua funzionalità.
E fino a qui omai ci siamo quasi tutti noi europei e pure gli USA..

La seconda tappa è sempre stata quella di "ridistribuire" ( ovvero requisire.. ) le ricchezze, i terreni, le proprietà.

Insomma la tappa di Robin Hood.

Ovvero quella che pensava di fare Hillary e quella che pensa ancora di fare qualche scriteriato in Europa dando in uso le case ed i terreni dei privati allo Stato, giusto per accasarci disoccupati migranti e falsi poveri.

Ma Trump invece vuole generare nuova ricchezza, che è la via giusta, e non è "distribuire" quella esistente.

Che già in Cina permette una crescita annuale a due cifre.. o poco meno !

Quindi proteggere i confini non solo dai migranti ma anche dai beni prodotti a basso costo, senza regole, senza etica, giusto per invadere i mercati.

Ed allora ecco che qui non seguirà quel "Trump che si chiama desiderio" potrà fare solo come Hillary e tutti i suoi amici parrucconi:
..attaccarsi al Trump !


( Giorgio Comerio )


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