La nostra Costituzione é la più bella del mondo…
Certo.
Nei suoi principi, nei diritti e nei doveri in essa contenuti rappresenta ancora un testo di grande attualità,
inclusivo ed anticipatore dei mutamenti avvenuti nella società italiana negli ultimi vent'anni.
Questi aspetti non sono modificati dalla riforma: essa interviene solo sulla Seconda parte, quella che regola
il funzionamento delle istituzioni.
Già diversi Padri Costituenti, come Calamandrei, Togliatti, Dossetti, solo per citarne tre di prestigio, avevano
individuato in essa alcune criticità ed avevano auspicato successivi interventi, a favore della stabilità dei Governi e
della velocità nell'approvazione delle Leggi.
In questa direzione si muove la riforma:
solo così i principi fondamentali contenuti nella Prima parte possono essere attuati efficacemente.
Ricordo che questa proposta di riforma é stata approvata al termine di un percorso che ha coinvolto una gran parte del Parlamento.
La proposta di riforma costituzionale è stata presentata dal Governo Renzi il giorno 8 Aprile 2014.
Per un intero anno circa, facendo seguito anche all'appello di Giorgio Napolitano nel giorno della sua rielezione
al Quirinale, la maggioranza ed alcune forze politiche di opposizione, che insieme hanno rappresentato
quasi l'80% dei parlamentari, hanno collaborato alla redazione del testo.
Nel 2015 Forza Italia ed altri gruppi di opposizione hanno interrotto improvvisamente il dialogo,
non tanto per ragioni di merito legate al testo che fino a quel momento avevano condiviso,
ma per mere ragioni di tattica politica a seguito dell'elezione di Sergio Mattarella a Presidente della Repubblica.
Da quel momento, anziché provare a migliorare il testo della riforma, come in realtà ha fatto tutto
il gruppo del PD ed altri gruppi della maggioranza, le opposizioni hanno deciso per un atteggiamento ostruzionistico.
Hanno presentato milioni di emendamenti volti solo a bloccare il processo di approvazione ed abbandonando la discussione parlamentare.
Nonostante questo, molti punti della riforma sono il frutto delle scelte già condivise in origine sia dalla maggioranza che dall'opposizione.
Ricordo che il Parlamento in carica è stato eletto con una Legge dichiarata costituzionale proprio da una sentenza della
Corte Costituzionale che ha stabilito l'illegittimità costituzionale di alcune parti del cosiddetto "Porcellum",
ovvero della Legge elettorale in vigore dal lontano 2006 ed ormai cancellata.
La sentenza ribadisce che questo Parlamento mantiene intatte le sue prerogative e che quindi i
suoi atti non sono messi in discussione dalle decisioni della Consulta.
Ecco infatti cosa recita il testo della sentenza n. 1/2014:
"Le elezioni che si sono svolte in applicazione anche delle norme elettorali dichiarate costituzionalmente
illegittime costituiscono (…) un fatto concluso (…)
Del pari, non sono riguardanti gli atti che le Camere adotteranno prima che si svolgano nuove consultazioni elettorali"..
( Giorgio Comerio )