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ref:topbtw-609.html/ 29 Novembre 2016/A



- Germania: dieci anni di galera ed espulsioni di massa -

- LA GERMANIA S'E' STUFATA, PUGNO DI FERRO COI MIGRANTI: 10 ANNI DI GALERA PER FURTO, CONTROLLI ED ESPULSIONI DI MASSA -

Milano/Berlino

L'Unione di centrodestra e l'Spd vogliono porre rimedio alle critiche della destra di AfD, sigla del partito Alternativa per la Germania che ha ottenuto importanti successi elettorali nelle recenti elezioni regionali e ora viaggia a oltre il 14% nazionale, con leggi molto piu' severe delle attuali in materia di asilo politico e sicurezza interna.

Durante lo scorso fine settimana il ministro dell'Interno del Baden-Wuerttemberg, Thomas Strobl della Cdu, partito di Angela Merkel, ha reso noti i piani per accelerare l'espulsione dei migranti cui non è stato riconosciuto il diritto di asilo.
E si tratta di 100.000 migranti che verranno espulsi entro la fine del 2016 dalla Germania.

Allo stesso tempo, il ministro federale della Giustizia, Heiko Maas dell'Spd, ha annunciato di voler inasprire le sanzioni per i reati di furto con scasso, sensibilmente aumentati nell'ultimo periodo e di cui si rendono responsabili per il 90% dei casi proprio i "migranti" arrivati in Germania dall'Africa e dal Medio Oriente.

Per il momento si tratta di proposte di legge, ma entrambi vogliono tradurle in legge entro breve tempo.

Il politico cristiano-democratico ha chiesto di inasprire i provvedimenti contro quanti abbiano fornito alle autorità tedesche false generalità ed ha proposto di non accogliere o di respingere quanti costituiscano un rischio sanitario per la Germania e i suoi cittadini.

Il ministro ha dichiarato alla Sueddeutsche Zeitung:
"Abbiamo bisogno di cuore e tenacia.
Solo allora potremo gestire l'integrazione di coloro che realmente rischiano la vita e la propria incolumita' fisica.
Di conseguenza ci dobbiamo assicurare che nessuno ci prenda in giro".

Secondo il ministro della Giustizia Maas occorre rafforzare i controlli alle frontiere, non solo con l'Austria, ma anche con la Svizzera.

Il ministro della Giustizia ha proposto di rafforzare le pene detentive per i reati di furto portandole dagli attuali sei mesi a 10 anni.

A tal scopo presentera' un disegno di legge entro Natale.

Ed è praticamente certo che verrà approvato molto rapidamente dal parlamento.

E mentre questo accade, il sostegno dell'Unione cristiano sociale bavarese alla Cdu della cancelliera Merkel "dipende dal tetto al numero rifugiati che entrano in Germania.

Noi insistiamo su questo, perché il limite è una precondizione per il successo dell'integrazione", ha detto il leader della Csu bavarese Horst Seehofer al giornale Augsburger Allgemeine, indicando in "200.000 il numero giusto per il tetto".

La cifra è ben al di sotto del numero di migranti entrati nel 2015.

L'intervento di Seehofer è arrivato dopo che la Merkel ha annunciato l'intenzione di ricandidarsi alle elezioni politiche dell'autunno 2017, alla ricerca di un quarto mandato come cancelliere.

"La Csu vuole rendere chiaro agli elettori bavaresi che si batterà per un tetto all'immigrazione", ha detto Seehofer, sottolineando che il compito che ci attende per giungere a un programma comune è "gigantesco".

Ovvero:
se la Cdu e Angela Merkel non sottoscriveranno un accordo con la Csu bavarese sul tetto ai migranti, addio alleanza (e anche quarto mandato per la Merkel).

Ma che la Germania stia davvero sprangando le porte ai migranti contemporaneamente riducendo la possibilità per i già arrivati di rimanere sul suolo tedesco, lo dimostra la seguente notizia:
niente asilo politico in Germania per "Angela Merkel".

La famiglia di migranti siriani che lo scorso anno aveva scelto di chiamare la propria figlia come il cancelliere tedesco si e' vista negato lo status di rifugiati politici.

Lo ha riferito la Cnn. La domanda del 27enne Mamon Alhamza e della 21enne Tema Alhawar, fuggiti da Qamishlim, nel nord-est della Siria, e' stata respinta.

Alhawar, che era in una gravidanza avanzata quando giunse in Germania, aveva dato luce la bambina il 27 dicembre, in un centro di accoglienza per rifugiati a Duisburg. Il marito ha spiegato che la scelta di darle il nome della Merkel voleva essere "una forma di gratitudine verso il governo tedesco" per l'assistenza e l'ospitalita' ricevute.

La famiglia, che ora vive a Monchengladbach, ha ricevuto una lettera dall'Ufficio federale per le Migrazioni che l'ha informata che
"la domanda di asilo e' stata respinta".

Tuttavia alla coppia e all'altra loro figla di 11 anni è stata concessa la protezione sussidiaria (prevista quando, pur senza avere diritto all'asilo, vi sia un pericolo per la propria incolumità nel Paese di origine), che prevede un permesso di soggiorno di un anno prorogabile per altri due.

Non appena la sitazione in Siria si sarà stabilizzata con l'eliminazione delle ultime sacche di terroristi a Raqqa e Aleppo, verranno estradati.


( Max Parisi )

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