CAPITOLO 21 - Penultimo -

E LA CONCLUSIONE SI AVVICINA..

In qualche modo la società Thule deve entrare in questa storia, sia nel caso dell'odio di Luisa verso il padre (tradimento) sia nel caso del rituale esoterico perseguito.

Luisa è perfettamente sana, ha mantenuto in tutto quel tempo una ottima condizione fisica.

È raro che disturbi mentali di quel livello non abbiano ricadute fisiche adeguate.

Qualcosa continua a non tornare.

Oppure è stata usata una tecnica sconosciuta.

Mi viene una strana idea in mente.

Voglio parlarne con Helen.

Dopo una telefonata lunghissima mi convinco che è praticabile.

Helen mi chiede se ho bisogno della sua presenza.

No, devo scoprire tutto da solo.

Se ho indovinato bene, altrimenti la responsabilità di un'altra sconfitta ricadrà esclusivamente su di me. Solo, davanti al pc. metto nero su bianco la mia ipotesi:
La Thule ha subito più o meno recentemente una specie di diaspora, una parte rimane ancorata ai principi fondamentali, creare il caos nel mondo attraverso guerre, controllo finanziario, stragi, povertà e disordine.

Per favorire una deriva autoritaria e prenderne il controllo.

L'altra parte percorre un cammino opposto, neutralizzarne le azioni coperte e salvare il modo.

Secondo un preciso disegno.

I cattivi da una parte e i buoni dall'altra.

Le due strutture accolgono al loro interno anche se per motivi opposti uomini tra i più potenti del pianeta.

Una guerra sotterranea senza esclusione di colpi.

È necessario gettare il più grave e profondo discredito su una delle due parti.

I cattivi, chiunque siano, devono dare di se un'immagine visibilmente negativa.

L'applicazione pedissequa delle procedure utilizzate dal Terzo Reich nell'ultimo conflitto.

D'altro canto le due formazioni contrapposte hanno la stessa matrice.

L'ipotesi comincia a prendere forma, sembra non contemplare principi esoterici.

Una forma dannatamente umana.

La mente di Luisa, oltre che compromessa, è imbevuta dei rituali e dei principi di morte della società Thule originaria.

La ricostruzione ufficiale si trova negli atti formali dell'indagine.

Tutti disconoscono la presenza operativa della Thule sul territorio internazionale.

Ci credo poco.
Quindi il mostro è stato creato "in laboratorio".

Deve essere forte, mentalmente labile, che si presti abbastanza facilmente alla manipolazione, non deve creare sospetti.

Deve essere indotta con qualche difficile ma non impossibile tecnica.

Mancano dei tasselli.
Ma salteranno fuori.
Comunico ad Helen, a Walter e a Carlo i risultati della mia ricostruzione.

Ci vediamo la sera a cena.

Helen vuole assolutamente essere presente.

Può dire la sua e contribuire alla risoluzione dell'enigma.

Arriva la sera stessa con un volo da Roma.

Questa volta gnocchi di ricotta, polenta di patate e cipolle gratinate, salsicce di coppa di maiale e polpa di vitello, insaccate e affumicate, contorno di crauti.

Strudel e vino a volontà.

Ora che il mostro è stato preso siamo tutti molto più tranquilli, possiamo esprimere liberamente le nostre idee, senza l'affanno di prima.

La condizione psichica di Luisa è stata analizzata a fondo dagli specialisti della clinica Aurora, all'inizio era stata ipotizzata la rescissione chirurgica delle connessioni della corteccia prefrontale dell'encefalo.

In questo caso si riscontra un cambiamento radicale della personalità e comporta atteggiamenti alterati.

Ma l'esame a cui venne sottoposta lo escluse.

Il nostro caso è diverso:
la mente di Luisa è stata manipolata con l'intenzione di mantenerne integra la personalità, deviandola verso voluti comportamenti.

Una tecnica difficilissima e forse sconosciuta.

I motivi sussistono, manca l'esecutore materiale, il manipolatore.

Deve essere cercato all'interno della sua cerchia, l'intervento deve essere praticato nel tempo.

Step by step.

Sappiamo di essere vicini alla conclusione, proviamo pure a tracciare un profilo del responsabile, riteniamo pure di sapere chi è.

Trovare le prove e la conferma alle nostre ipotesi però non sarà facile.
Sono in hotel insieme ad Helen, stiamo facendo colazione.

Il pensiero non può che tornare alla sera prima e alla vicenda in genere.

Poi una telefonata di Carlo che in qualità di psichiatra ha accesso alla camera di Luisa.

E'attentamente sorvegliata.
Non si sa mai.

Il caso è chiuso e sembra chiarito definitivamente.