Pare che ormai la Cina si stia preparando al lancio di una delle armi più sofisticate, in rado di localizzare e di colpire un satellite
nello spazio.
Una ipotesi di azione militare assolutamente non regolare.
I preparativi sono concentrati sulla nuova versione del missile Dong Neng-3 che potrebbe essere utilizzato per questo tipo di missione.
Il test dovrebbe avvenire nei primi giorni della prossima settimana dal poligono di lancio spaziale di Jiuquan,
situato nella Mongolia interna.
In alternativa il lancio potrebbe avvenire dal complesso spaziale di Korla, nella regione dello Xinjiang.
I test potrebbero essere collegati anche ai nuovi test relativi alle performance di un nuovo missile di intercettazione in grado di
localizzare ed abbattere missili intercontinentali lanciati contro il territorio cinese.
Le prove di localizzazione e di distruzione di satelliti "nemici" sono iniziate negli anni 2007-2008 con il colpire dei
"detriti spaziali" ancora in orbita.
L'ultimo test "avanzato" é avvenuto il 30 Ottobre 2015, con un missile DN-3 opportunamente modificato e lanciato dalal base di Korla.
Io sistema d'arma più probabile é l'utilizzo di fasci laser ad alta energia ma la fantasia dei progettisti si é
scatenata anche con altre
possibili azioni da vera e propria fantascienza.
Una di queste é la realizzazione di speciali satelliti in grado di "catturare" i satelliti nemici per poi distruggerli.
Insomma dei grossi granchi spaziali..
Il nuovo missile DN-3 può essere trasportato e posizionato dal lanciatore mobile Kuaizhou-1 (KZ-1) .
Un altro tipo di missile in fase di prova é il DF-31 / DF-41, un missile a propulsione solida con portata intercontinentale e
con testata atomica multipla.
Questo nuovo tipo di missile potrà essere trasportato e posizionato da un nuovo mezzo di lancio, denominato Lunga Marcia -11 (LM-11)
In realtà la maggior dote tattica é quella di poter essere lanciati da basi mobili e quindi difficilmente localizzabili.
Oltre ai due tipi di missili la Cina dispone già di altri missili anti-satellite del tipo SC-19 e DN-2.
Dal punto di vista USA tutto questo fervore nel realizzare sistemi di distruzione spaziale si pone in contrasto alla politica di
"distensione" del Governo Cinese.
Certamente la nuova amministrazione USA prenderà una prima serie di provvedimenti in quanto queste "azioni preparatorie" sono
certamente un indice di una latente belligeranza spaziale ormai alle porte.
E' infatti proprio la superiorità tecnologica, basata su quella spaziale, che permette agli USA di poter attaccare e distruggere obbiettivi
lontani - Cina inclusa -
senza rischiare perdite umane.
E questa superiorità può essere facilmente ( ? ) ridotta, se non del tutto annientata,
rendendo inservibili o distruggendo del tutto, gli apparati spaziali di supporto tattico.
Su questo argomento leggete anche su:
10 - Dicembre 2016 -MAZARA NEWS BLOGSPOT - NEW YORK - - NSA - CINA - Preparativi per il prossimo lancio di un missile anti-satellite ( Giorgio Comerio )
( Giorgio Comerio )