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Il Racconto della Domenica - 11 Dicembre 2016 -
Ventiduesimo ed ultimo episodio di: " Il caso Veronese " -

Dopo aver eliminato l'impossibile, ciò che resta, per improbabile che sia, deve essere la verità..
Sherlock Holmes

CAPITOLO 22 - Ultimo -

E LA CONCLUSIONE

Il padre acquisito di Luisa, l'ing. Castelli ha deciso di mettere fine alla sua vita con un colpo solo di S&W 38.

Ha lasciato una lunga lettera con la quale spiega i motivi del gesto:
non può sopportare il rimorso per quello che di orribile ha fatto.

Aveva un ruolo di vertice nella nuova organizzazione della società Thule, era convinto di agire a fin di bene, pochi morti contro la salvezza di tanti.

Un'idea utopistica e folle.

Senza che i bersagli lo sapessero lui ed altri accoliti organizzarono una specie di selezione tra i candidati all'azione di discredito contro l'altra parte.

Attraverso esecuzioni clamorose.

Luisa era stata prescelta, non era fisicamente sua figlia ma se pure lo fosse stata l'avrebbe sacrificata ad un ideale più alto.

Aveva tutte le caratteristiche richieste:
la forza fisica e un'attitudine alla violenza, anche se poco visibile all'esterno.

Poi conosceva perfettamente tutti i principi della Thule e i suoi rituali macabri.

Ci sono molti membri della società infiltrati nelle cariche più alte degli Stati e con uno scopo comune:
distruggere l'avversario che persegue fini malvagi nei confronti dell'umanità.

Il loro fine è diverso, ne sono tutt'ora convinti.

Luisa fu inviata a Berlino quando era molto giovane per cominciare il lavaggio della sua mente, poi a Riva del Garda.

Il professor Grimaldi non aveva soltanto l'incarico di sorvegliarla ma di completare il disegno del controllo della sua mente.

Aveva una parte attiva nell'organigramma della società.

La tecnica, che il professore utilizzava magistralmente era:

1. ripetitività, con la scusa di favorire la meditazione far ripetere

2. ossessivamente le stesse parole

3. somministrazione continua di psicofarmaci in modo da indurre uno stato di torpore mentale per facilitare la manipolazione della psiche

4. disciplina rigida, favorita dallo sport

5. distruzione sistematica della capacità di valutare notizie e informazioni

6. incoraggiare la distruzione dell'ego individuale

7. creare disorientamento e vulnerabilità con attività fisiche e mentali prolungate

8. creare un falso senso di giustizia sottolineando i difetti del mondo esterno

9. impianto di messaggi subliminali mettendo l'accento su parole e oggetti chiave

10 infine ipnosi, indurre uno stato di alta suggestionabilità inducendo stati di trance

Il professor Grimaldi aveva perfezionato questa tecnica in occasione delle sue permanenze all'estero.

Nessuno dei suoi colleghi conosceva questa sua capacità, nemmeno Carlo.

La lettera di addio dell'ingegnere era molto dettagliata, Luisa era costantemente avvertita degli spostamenti dei posti di blocco.

Elementi infiltrati di secondo o terzo livello dei quali non fece il nome.

La moglie di Grimaldi aveva assistito un giorno, involontariamente, ad una seduta con Luisa e ne era rimasta sconvolta.

Questo spiegò la natura del suo strano incidente.

Il professore, forse in un attimo di pentimento, aveva temporaneamente perso la ragione.

Aveva creato un mostro che si era rivoltato anche contro di lui.

Rimasero molti dubbi irrisolti nel caso:
come era terminata improvvisamente la follia di Luisa, chi aveva ridotto in quello stato vegetativo la sua mente prima lucida e determinata, chi l'aveva condotta nel bosco per farla ritrovare, e perchè.

Renato ed Helen tornarono alle rispettive sedi con la poco entusiasmante consapevolezza di aver vinto la sfida.

Carlo si è trasferito all'università di Firenze e si è risposato. Luisa è rinchiusa in una clinica per malattie mentali fuori dall'Italia.

Cercano ancora di penetrare la sua mente.

È passato tanto tempo, io resto qui, con i miei dubbi, le mie passioni e i miei rimorsi per aver indirettamente provocato e innescato quel meccanismo di morte.

Il mio racconto dei fatti terribili accaduti, vissuti in prima persona, suscita ancora l'incredulità di molti.

Il sigillo con la svastica è stato distrutto.

FINE


( Eugenio Ardito )

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