PECHINO
Scende ai minimi dal 2010 l'esposizione ai buoni del Tesoro statunitensi della Cina.
Secondo gli ultimi dati del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti, la quota di bond Usa detenuti
da Pechino e' scesa di 66,4 miliardi a novembre scorso, a un totale di 1049 miliardi di dollari.
Si tratta del sesto calo consecutivo mensile per la Cina, che dallo scorso mese di ottobre non e' piu'
il primo creditore degli Stati Uniti, superata dal Giappone.
Tokyo rimane in testa anche nel rapporto di novembre, nonostante abbia ridotto la propria esposizione di 23,6 miliardi di dollari,
scendendo a quota 1108 miliardi di dollari.
La Cina ha venduto bond statunitensi per 270 miliardi di dollari dal picco raggiunto nel 2013, a 1320 miliardi di dollari,
e ha utilizzato i fondi per sostenere la propria valuta e tamponare le fuoriuscite di capitali.
Pechino e' impegnata a sostenere lo yuan, che lo scorso anno ha perso quasi il 7% sul dollaro.
Per prevenire un eccessivo indebolimento della propria valuta, la Cina ha ridotto anche le proprie riserve valutarie,
che il mese scorso hanno segnato un calo per il sesto mese consecutivo,
a 3010 miliardi di dollari, il valore piu' basso dal 2011.