Elezioni Comunali = Risultati Nazionali ? Ma dipende...
E così hanno avuto la possibilità di votare circa 9milioni di Italiani.
Poi, in realtà, al voto sono andati solo 4milioni ed 800mila, circa il 54% degli aventi diritto e quindi poco meno del 10% della popolazione italiana.
Come al solito qualche partito- coalizione rosicchia voti ad altri, mentre altri restano così come sono ed infine, a qualche partitone,
rode molto il fatto che qualche intruso rosicchi il suo elettorato.
Ma questa è la democrazia..
Ovviamente poi le piccole bugie non mancano..
L'ondata lunga dei 5 stelle si è infranta su qualche scoglio, forse - primo fra tutti - sull'assoluta mancanza di una leadership
di prestigio e, parliamoci chiaro, di una certa età politica.
La marcetta "avanti i giovani" e viva i Boy-scout alla fin fine non paga in molte regioni dove, dopotutto,
gli over cinquanta dettano Legge.
Ed alcune imposizioni dall'alto hanno solo danneggiato il movimento dei "soli, duri e puri" che, troppe volte,
sempre contro tutto e contro tutti con astio e cecità politica, non fa certo bella figura.
Vedi l'ultima sceneggiata in Parlamento con cartelli contro il voto di fiducia e commessi indaffarati.
Una pessima figura, visto che la Legge chi si vuole voltare regola le intercettazioni telefoniche ed aumenta
la durata dei tempi di prescrizione del reato.
Insomma un testo assolutamente "populista" ..
Ma non sono i soli..
Alfano : non si sente più…
Una inaspettata fortuna..
I piccoli soldatini di un nostalgico fazzoletto rosso al collo ?
Anche loro in meditazione sull'ultima battaglia del 5%.
Un'altra inaspettata fortuna..
Ma parliamo d'altro..
La scusa di chi ha perso, e sono in tanti, è che:
"nelle votazioni locali conta molto l'uomo, il candidato che tutti conoscono"..
Invece nelle votazioni nazionali:
" conta di più il feeling politico ed il programma del partito"..
Direi veramente, come usare due pesi e.. tre misure .
Infatti chi ha perso
"perché contano gli uomini sul posto, ma poi alle nazionali vinceremo"
dimentica due banali considerazioni..
La prima è che se in città ha perso allora è perché NON HA UN UOMO VALIDO SUL POSTO.
E quindi non ha credibilità politica locale futuro trampolini per le politiche.
Direi una situazione preoccupante:
non avere una persona in grado di convogliare voti verso il partito od il movimento significa
semplicemente perdere oggi e far perdere pure domani..
La seconda considerazione è pure assai banale.
Se in città non si ha una persona valida oggi, perché mai domani il partito/movimento dovrebbe avere i voti
per il Parlamento nazionale da chi già ora non si sente rappresentato bene in città ?
Insomma, chi oggi ha vinto e chi poi vincerà fra pochi giorni nei ballottaggi ha dimostrato di
avere delle persone politicamente credibili e che raccolgono il consenso.
E queste persone sono quelle che ne porteranno altre, poi, a Roma.
Perché sono le persone credibili sul territorio e non certo i click certificati che andranno
a governare l'Italia.
Il caso di Parma lo insegna bene ai 5 Stelle, ma altre situazioni analoghe lo insegnano pure a tutti gli altri partiti.
Con buona pace dei "cespuglietti" che, si spera, una volta per tutte, vengano messi da parte dallo sbarramento al 5%.
Sbarramento che se anche fosse del 10% sarebbe solo positivo, visto che poi, alla resa dei conti, la Camera dei Deputati sarà
sempre ostaggio del Senato, e viceversa…
Due istituzioni parallele ancora in vita grazie all'occasione mancata di eliminare, una volta per tutte,
il bicameralismo perfetto, fonte di imboscate, ricatti, manfrine…
Ma ormai questa è solo acqua passata..
Per ora la considerazione politica è una sola:
l'Italia è alla ricerca di nuovi leader, persone veramente determinate a dare una vera svolta a
tutta la politica, a tutte le relazioni con la comunità europea e con quella finanziaria..
Magari non immischiati in affari di Banche e di Finanza, magari non "docenti universitari" esperti di statistiche
e di formulette magiche del paese dei Balocchi..
Magari evitando pure "giornalisti-scrittori" esperti di redazioni di testate traballanti,
di salotti televisivi e di conferenze stampa..
Insomma tutti i già noti maestri delle graziose, inutili e frivole futilità culturali.
Insomma l'Italia ha , più che mai, bisogno di uomini che hanno realizzato e costruito qualche cosa di più di qualche giochino
con il Lego..il giorno di Natale.
