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ref:topbtw-937.html/ 21 Luglio 2017/A


Europa contro l' Ungheria.. con alle spalle gli USA..
E chissà che non ci sia pure lo zampino di SOROS..
LA COMMISSIONE UE AGGREDISCE LA POLONIA E MINACCIA (A VANVERA) SANZIONI!


LA ''COLPA''? RIFORMA DELLA GIUSTIZIA ALL'AMERICANA..

"Di fronte al grave attacco contro l'indipendenza della giustizia in Polonia" la Commissione europea oggi ha minacciato di fare un passo senza precedenti verso sanzioni contro il governo nazionalista di Varsavia se non decidera' di sospendere i provvedimenti adottati negli ultimi giorni.

"Siamo molto vicini a attivare l'articolo 7", ha avvertito il vicepresidente della Commissione, Frans Timmermans, annunciando una serie di misure contro Varsavia gia' la prossima settimana.

Mercoledi' 26 luglio l'esecutivo comunitario adottera' una terza raccomandazione sullo stato di diritto in Polonia e aprira' una serie di procedure di infrazioni.

"Le recenti misure prese dalle autorita' polacche sulla giustizia e la magistratura amplificano significativamente la minaccia allo Stato di diritto", ha spiegato Timmermans.

Ciascuna delle Leggi adottate o sul punto di essere approvate dal Parlamento "eroderebbe in modo grave l'indipendenza" dei giudici.

"Prese insieme, collettivamente, cancellerebbero la rimanente indipendenza e metterebbero tutto il sistema giudiziario sotto il controllo del governo", ha detto Timmermans.

Ma le accuse contro il governo polacco - euroscettico - sono vere?
Hanno fondamento?

E' l'unico Paese democratico al mondo, la Polonia, a voler riformare la magistratura dando l'autorità alle massime cariche politiche di governo di nominare i magistrati?

Assolutamente no.

La più grande democrazia al mondo, gli Stati Uniti d'America, agiscono esattamente nel medesimo modo da che esistono.

Il presidente degli Stati Uniti d'America ha il diritto costituzionale di nominare i giudici della Corte Suprema, massimo organo di giustizia in Usa.

E la loro carica, giova sottolinearlo, è a vita.

Così pure, nella più grande democrazia al mondo, vengono eletti i giudici secondo il loro - ovvio - orientamento politico.

Non basta:
il capo della polizia di ogni municipalità viene nominato dal Sindaco.

La Polonia, quindi, il governo polacco in carica, quindi, non sta compiendo alcunchè di illegale, tranne che l'Unione europea non intenda "perseguire" e attivare "sanzioni" anche contro gli Stati Uniti per i medesimi motivi.

Invece, la "situazione polacca" e' considerata cosi' grave per la Ue che, per la prima volta, la Commissione ha discusso di quella che a Bruxelles viene chiamata "l'arma nucleare":
attivare la procedura prevista dall'articolo 7 del trattato sulle violazioni sistematiche dei principi democratici e dello stato di diritto che, alla fine, potrebbe privare la Polonia del suo diritto di voto in seno al Consiglio.

"Non parliamo di dettagli": lo Stato di diritto fa parte delle "fondamenta" dell'Ue e delle societa' aperte, ha spiegato lo smemorato od ignorante Timmermans, che non conosce l'ordinamento Usa.

"La Commissione inizia a fare le cose seriamente sui passi del governo polacco per minare l'indipendenza della giustizia", ha commentato Lotte Leicht, direttore per l'Ue dell'organizzazione di sinistra Human Right Watch:
"anche gli Stati membri devono iniziare a esprimersi chiaramente".

La Commissione aveva gia' deciso di muoversi contro la Polonia minacciandola nel 2016 quando, dopo l'arrivo al potere - grazie all'aver vinto democraticamente le elezioni con una maggioranza enorme di voti su tutti gli avversari - del Partito Legge e Giustizia (PiS) diretto da Jarsolaw Kaczynski, il governo si era subito mosso per riformare la Corte costituzionale.

Il dialogo condotto finora da Timmermans, attraverso la cosiddetta procedura sullo Stato di diritto, ma meglio è dire contro l'odiato partito euroscettico Pis, non ha portato frutti.

Nelle ultime settimane, il governo di Varsavia si e' attributo la possibilita' di nominare i giudici ordinari, mentre il Parlamento ha votato una legge per scegliere i membri del Consiglio nazionale della magistratura.

Esattamente come accade in Usa dalla Dichiarazione di Indipendenza ai giorni nostri.

In discussione in Parlamento a Varsavia c'e' un testo che prevede una forte influenza delle autorita' politiche sulla Corte suprema che, tra le altre cose, ha il compito di controllare le elezioni e i conti dei partiti. Unlla di diverso da quanto accade in America, dove - giusto per ricordarlo - tanto Obama quanto Trump hanno nominato giudici supremi ovviamente in linea con il sentire politico dei democratici, per Obama, e dei repubblicani, per Trump.

Ma la Ue non ha avuto nulla da eccepire, per ciò che riguarda gi Stati Uniti...

"Sulla base di queste riforme i giudici sarebbero dipendenti dai politici", ha detto Timmermans, spiegando che la Commissione ha "l'obbligo politico, morale e giuridico" di agire.

Per ora la porta del dialogo rimane aperta. La Commissione ha chiesto di "sospendere" l'applicazione dei provvedimenti.

Ma "se tutto questo non portera' a nulla, la Commissione non ha altra opzione di fare il passo successivo", ha minacciato ancora Timmermans, facendo riferimento all'articolo 7 del Trattato.

"Chiedero' il sostegno della maggioranza qualificata degli Stati membri", ha detto Timmermans, dicendosi convinto che anche una maggioranza di cittadini polacchi e' dalla sua parte, il che è completamente errato:
oltre il 60% dei polacchi sta col governo conservatore in carica.

Ma per fortuna la Commissione si schianterà in questa sua arrogante aggressione alla Polonia contro a una serie di realta' politiche che glielo impediranno, inclusa una norma della stessa Ue.

Infatti, non solo il PiS di Kaczynski rimane molto popolare in Polonia dove la vastissima maggioranza dei polacchi lo appoggia condivide: dentro l'Ue i governi sono divisi sul ricorso alle sanzioni contro la Polonia. Sull'attivazione dell'articolo 7 - la constatazione di un evidente rischio di violazione grave del rispetto dei principi democratici e dello Stato di diritto - basta una maggioranza dei quattro quinti degli Stati membri, ma per passare alla fase successiva delle sanzioni, tra cui la sospensione del diritto di voto della Polonia in Consiglio, serve l'unanimita'.

L'Ungheria di Viktor Orban ha gia' fatto sapere che si opporra'.
Saluti, oligarchi.

Redazione Milano

Nota.

A chi volesse approfondire l'argomento, riguardo la struttura, compiti e metodi di nomina, della magistratura negli Stati Uniti d'America, consigliamo di accedere a questo link:
https://www.docsity.com/it/sistema-giudiziario-usa/561496



E lo zampino di SOROS ? Da non sottovalutare affatto..
Basta leggere l'articolo del 19 Luglio dal titolo "Soros ed il cappio Ungherese" a firma Giorgio Comerio..
Ovvero cliccare su:
http://www.topbtw.com/topbtw-935.html


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