LONDRA -
Giorni fa avevamo riportato la notizia che la Malesia sta cacciando via tutti gli immigrati clandestini che da anni vivono nel suo territorio.
Ebbene questo non e' affatto un caso isolato visto che altri paesi stanno applicando la medesima politica e a tale proposito e' interessante notare
come l'Algeria, dopo avere praticato per anni politiche di accoglienza senza restrizioni,
ha deciso di cambiare registro, avviando una serie di massicci rimpatri di immigrati
in insanabile condizione di irregolarità.
Ad essere colpiti saranno, in maggioranza, africani provenienti dalle tormentate regioni subsahariane
che sino ad oggi erano stati tollerati, ma la cui situazione è divenuta, col tempo, fuori controllo.
Il primo atto concreto della svolta impressa dal Ministero degli Esteri, che ha la competenza esclusiva sulla materia,
è stato lo smantellamento del ghetto di immigrati subsahariani sorto in maniera spontanea sotto il ponte che scavalca
il fiume el Kerma, tra le città di Barabi e Baba Ali, un luogo di massimo degrado che era arrivato ad accogliere,
in condizioni di pura disperazione, sino a 1.600 persone, tra le quali molte donne ed i loro bambini.
I migranti sono stati già trasferiti dalla polizia algerina nel centro di accoglienza della città di Reghaia,
ad est di Algeri, dove, con la massima celerità concessa dalla complessità dell'iter burocratico, saranno esperite
le procedure di identificazione e di istruttoria delle richieste di asilo.
Comunque, ci tengono a sottolineare le autorità algerine, in una struttura in grado di garantire, sia pure temporaneamente,
migliori condizioni igieniche ed assistenza medica, in attesa che venga decisa la sorte di queste persone.
Quelli che non otterranno da parte delle autorità algerine il permesso di soggiorno saranno trasferiti nella città frontaliera
di Tamanrasset prima di essere portati nei rispettivi Paesi d'origine.
Contestualmente il Ministero degli Esteri, come ha annunciato il suo portavoce, Abdelaziz Benali Cherif, avvierà una
serie di rimpatri nei confronti di cittadini nigeriani la cui situazione è stata già valutata come irregolare.
E i nigeriani sono responsabili di molti crimini e considerati non solo in Algeria per la maggior parte criminali molto pericolosi.
Non si tratta comunque di una azione unilaterale perché, sempre secondo quanto sostiene il Ministero degli Esteri dell'Algeria,
è stata concordata con il governo di Niamey nell'ambito di una comune azione di contrasto all'immigrazione clandestina ed alla tratta di esseri umani.
Accordi di eguale portata sono stati raggiunti con altri Paesi, come il Mali, fortemente coinvolti nei flussi migratori irregolari.
Resta ancora incerta il numero potenziale di migranti non in regola che dovranno essere rimpatriati dall'Algeria.
E su questo e sulle modalità di accertamento dell'ampiezza del fenomeno in Algeria c'è un vivace dibattito.
Certo l'Algeria non vuole essere invasa da clandestini ed e' comprensibile che usi le maniere forti per cacciare via tutti coloro
che non hanno il diritto di stare nel Paese specie se si pensa che ha un tasso di disoccupazione elevato e giustamente
vuole dare la priorita' ai propri cittadini per quanto riguarda la casa e il lavoro.
Semmai cio' che lascia allibiti e' il fatto che l'Italia non prenda esempio e cacci via tutti i clandestini
e non e' una caso che questa notizia sia stata censurata perche' creerebbe parecchio imbarazzo al Pd accoglienzista,
tenendo conto anche del fatto che l'Algeria non è uno stato estremista e sotto il giogo di una dittatura, ma l'esatto contrario.
Noi ovviamente non ci stiamo e l'abbiamo riportata perche' vogliamo che anche l'Italia cacci via tutti i clandestini.
Cortesia di: Giuseppe de Santis
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