A Charlottesville la statua del Generale si trova al suo posto dal lontano 1924, ovvero da 93 anni..
Fu iniziata dallo scultore di Henry Merwin Shrady du New York che pero' mori' prima di terminarla.
Fu quindi completata dello scultore Italiano Leo Lentelli.

Robert Edward Lee (Gennaio 19, 1807 – Ottobre 12, 1870) é stato un generale che ha avuto una parte importante nella storia USA, tant'é che una delle caserme costruite nel 1962 nell'accademia di West Point ha proprio il suo nome.

Ma non solo..
In tutti gli Stati Uniti ha monumenti sparpagliati ed ha dato il nome a diverse contee..

Infatti anche un certo numero di siti geografici è stato dedicato alla sua memoria per onorarlo:
diverse contee (Contea di Lee (Alabama), Contea di Lee (Arkansas), Contea di Lee (Carolina del Nord), Contea di Lee (Carolina del Sud), Contea di Lee (Florida), Contea di Lee (Georgia), Contea di Lee (Illinois), Contea di Lee (Iowa), Contea di Lee (Kentucky), Contea di Lee (Mississippi), Contea di Lee (Texas), Contea di Lee (Virginia)). Metà di Leesville (Batesburg-Leesville (Carolina del Sud).

Fort Lee nella contea Prince George, in Virginia.

Autostrada Lee (Lee Highway), un'arteria automobilistica nazionale statunitense che unisce New York e San Francisco (California) passando per il Sud e il Sud-Est del paese.

Diversi monumenti sono stati costruiti in sua memoria, fra i quali ricordiamo:
Arlington House, anche nota come "Custis-Lee Mansion", localizzata attualmente nel Cimitero nazionale di Arlington (Arlington National Cemetery), è ricordata nelle guide dei Parchi Nazionali statunitensi come monumento della sua famiglia.

Un'imponente e splendida statua equestre di Lee, fatta dallo scultore francese Jean Antonin Mercié è sita al centro di Richmond (Virginia), lungo la famosa Monument Avenue, che ospita quattro altre statue di famosi personaggi della Confederazione.

Tale impressionante monumento dedicato a Lee fu inaugurato il 29 maggio 1890, ovvero ben 127 anni fa..

Più di 100.000 persone assistettero alla cerimonia.

Il Virginia State Memorial sul campo di Gettysburg è sovrastato da una statua equestre di Lee realizzata da Frederick William Sievers, orientata grosso modo in direzione della carica di Pickett.

Ed ora il Vice-sindaco di Charlottesville, 93 anni dopo che la statua se ne stà tranquilla ed immobile nel parco Lee, ha deciso di tirarla via e di cambiare pure il nome al parco..

Il motivo: perché ad "alcuni cittadini" crea fastidio.. il, nome di Lee..

Insomma un politico vero, perché il politico guarda solo alle elezioni, lo statista alle nuove generazioni.

Ed, evidentemente, il Vice Sindaco, dopo una decisione del giudice chiamato a pronunciarsi sulla questione, é stata quella di farla rimuovere e di "venderla" assieme a quella di un'altro Generele, ovvero quella del Generale Stonewall Jackson .

Ma il fuoco che cova da anni, sotto le ceneri, è un altro.
E' il fuoco che ha permesso la vittoria di Trump, un fuoco alimentato dalla grande crisi del ceto medio .

Il ceto medio formato dai dipendenti delle grandi società, dai lavoratori delle grande industrie, delle miniere, che si sono trovati senza i quattrini per pagare il mutuo e con la casa venduta dalla banca per quattro soldi.

Venduta magari allo straniero appena arrivato da qualche paese arabo..

E poi da tutta la crisi del piccolo commercio, spesso in mano agli asiatici, al quale è mancato l'ossigeno del "piccolo contante" che il ceto medio ha sempre speso senza badarci troppo.

E, con Trump, hanno iniziato a capire che le grandi società , quelle che li hanno sbattuti fuori, che li hanno fatto perdere tutto, incluso il modo di pagare la retta scolastica al college del figlio, si sono trasferite in Cina prima ed in Messico dopo.
In Messico dove ormai la manodopera costa il 20% in meno di quella Cinese..

Ed è per questo che Trump ha subito messo "in riga" le società automobilistiche USA che pensavano di andare in Messico ad investire, ed è per questo che ha promesso alla BMW, che invece in Messico andrà a completare un grande impianto, ha promesso nuovi e pesanti dazi di import.
Ma non solo.

La classe media ha pure scoperto che i migranti clandestini, messicani per primi, senza documenti, senza casa, che non pagano mai nessuna imposta, del tutto illegali, lavorano per meno di 10 dollari all'ora.

E gli hanno fregato proprio quei rimasugli di posti di lavoro, quelli di emergenza, ai quali avrebbero potuto accedere dopo il licenziamento.

Ma quei posti sono occupati da illegali, irregolari, senza nessuna copertura assicurativa, per di più pure aiutati da enti governativi, da varie organizzazioni - fra le quali quelle di Soros - che li accudiscono, alloggiano, nutrono, curano quando malati e pagano i corsi scolastici ai loro figli.

Alla faccia degli americani che da sempre invece pagano le tasse, hanno tutti i documenti in regola, magari si sono pure fatti un paio di guerre, ed ai quali nessuno paga vitto, alloggio, imposte, cure mediche, corsi scolastici..

Esattamente come in Italia ove i clandestini, irregolari, senza documenti, che mai hanno pagato o pagheranno imposte, nutriti, alloggiati e curati pure a spese dello Stato Italiano, possono benissimo lavorare a 400 euro al mese - e quindi a poco più di 2 euro all'ora - fottendo il posto di lavoro agli italiani.

Clandestini che mai e poi mai andranno a dare quattrini ai servizi sociali:
in Italia all' INPS ( le famose pensioni future ) in USA nella previdenza sociale.

E quindi tutti con Trump ed il muro con il Messico, muro che non è solo la barriera di ferro e di cemento, ma è la barriera psichica a difesa del "vero americano" che ha perso il posto di lavoro e che si vede immigrati irregolari al suo posto, oltre a tutto "protetti" - in alcune città "Santuario" - dalle espulsioni obbligatorie per Legge.

E quindi il tempo del "buonismo" e del "siamo tutti fratelli" che andava bene quando il portafoglio era pieno ed il frigo ben rifornito, è finito.

Ed è proprio la classe media, bianca, ben radicata sul territorio, che è quella più furiosa contro una vasta classe "negra" e di "latinos" che lavora per pochi dollari - quando lavora - ma in compenso ha una grande propensione nel delinquere.

Ed ecco quindi pure la "chiamata alle armi" , un'altra intuizione di Trump, ha visto schizzare le vendite delle armi da fuoco proprio nelle zone rurali, nella farms isolate, nelle grandi campagne, dove rinasce l'orgoglio "bianco" di chi, appunto, da generazioni, ha la bandiera a stelle e strisce sulla porta di casa, all'ingresso del Ranch.

E quindi a Charlottesville , intorno al Generale Lee si sono coagulate le simpatie, le aspirazioni di riscatto, del bianco che, ormai, non ha più voglia di subire, che si é stancato di dover subire il "buonismo" di Obama.

E con il "fattaccio" dell'auto lanciata sulla folla si è arrivati alla notizia internazionale, ai grandi circuiti televisivi mondiali..

Che si sono pero' affrettati a disquisire sul tempo di reazione di Trump oppure sulle sue parole, ma che non hanno disquisito sul perché, dopo 93 anni di tranquillità, la statua deve essere venduta..

Certamente ora vi sarà la gara a chi se la andrà a comprare il vecchio generale per metterselo nel giardino di casa…
Magari in compagnia del Generale Stonewall Jackson, l'altro epurato..