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PNRR
LE SPESE PER LO SPORT: A chi sono andati i fondi del Pnrr per lo sport
Una serie di decreti del dipartimento per lo sport di palazzo Chigi ha assegnato ai comuni oltre 700 milioni di fondi Pnrr.
Anche in questo caso tuttavia abbiamo riscontrato alcuni aspetti critici.
Il dipartimento per lo sport è chiamato a gestire 700 milioni del Pnrr.
I fondi vanno in gran parte ai comuni capoluogo.
I piccoli centri sono penalizzati.
A livello regionale la quota di risorse Pnrr maggiore va a Emilia Romagna, Puglia e Sicilia.
I comuni che ricevono più fondi Pnrr sono invece Roma, Cagliari, Genova, Milano e Napoli.
Il 6% delle risorse è stato assegnato ai comuni del sud con meno di 10mila abitanti.
La promozione e la diffusione della pratica sportiva, a tutti i livelli, può generare potenzialmente effetti benefici per tutti.
Per i più giovani non contribuisce solo allo sviluppo fisico e psico-motorio ma ha anche un impatto positivo in termini di inclusione sociale.
Negli anziani d’altra parte lo svolgimento regolare di attività fisica tende a migliorare il tenore di vita riducendo
in maniera significativa anche la necessità di ricorrere alle cure mediche (con alleggerimento per il sistema sanitario).
È per tutti questi motivi che nel piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) sono previsti diversi interventi che, in varia misura,
puntano a incentivare lo sport in Italia.
Uno specifico investimento in particolare è stato affidato alla responsabilità del dipartimento dello sport della presidenza
del consiglio dei ministri.
Il cronoprogramma del piano prevedeva che queste risorse fossero assegnate entro il primo trimestre del 2023.
Operazione che è stata portata a compimento con un decreto ministeriale pubblicato il 22 marzo e un altro il 27 dello stesso mese.
Anche in questo caso però, abbiamo rilevato alcuni elementi critici.
In prima battuta proprio relativamente all’ultimo avviso pubblicato, rimasto aperto solamente 4 giorni (dal 13 al 17 marzo)
per la necessità di rispettare la scadenza trimestrale.
Un altro elemento che colpisce riguarda il fatto che, salvo il caso di impianti sportivi di particolare interesse per le federazioni nazionali,
la maggior parte di questi investimenti è stata assegnata ai comuni capoluogo di provincia.
Una scelta che sebbene sia comprensibile va a penalizzare tutti quei cittadini che risiedono nei centri minori.
Una criticità a cui si è cercato di rimediare in extremis proprio con l’avviso appena citato, destinato ai comuni con meno di 10mila abitanti.
Un ultimo elemento da rilevare riguarda il fatto che senza quest’ultimo avviso, riservato esclusivamente ai comuni del mezzogiorno,
la riserva del 40% prevista per tutti gli investimenti del Pnrr non sarebbe stata raggiunta
( Redazione -. Openpolis )
Link
https://www.openpolis.it/a-chi-sono-andati-i-fondi-del-pnrr-per-lo-sport/
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