ref:topbtw-3777.html/ 16 Novembre 2023
modalità..varie.
Il prossimo giugno si terranno le elezioni per il rinnovo del parlamento europeo.
Anche in questa occasione ciascun paese membro voterà secondo una propria legge elettorale, nonostante i trattati europei
prevedano la possibilità di adottare una procedura comune.
In Italia la legge è la stessa dal 1979, anche se con alcune modifiche.
I 76 seggi assegnati al nostro paese sono attribuiti tramite un sistema proporzionale con soglia di sbarramento al 4% su base nazionale.
È inoltre prevista la possibilità di esprimere uno o più voti di preferenza con il meccanismo della doppia preferenza di genere.
Quanto al sistema elettorale effettivamente in vigore in Italia le nome attuali prevedono un meccanismo proporzionale (articolo 1)
con soglia di sbarramento al 4% (art. 21) e doppia preferenza di genere (art. 14).
Di conseguenza i seggi italiani al parlamento europeo (76) sono ripartiti proporzionalmente tra le liste
che hanno ottenuto almeno il 4% su base nazionale.
Il voto tuttavia avviene su base circoscrizionale.
Ogni elettore dunque troverà sulla propria scheda le diverse liste elettorali e, per ciascuna di queste, i candidati che si sono presentati
in quella specifica circoscrizione.
A questo punto l'elettore potrà decidere se votare semplicemente per una lista o esprimere uno o più voti di preferenza.
Nel secondo caso l'elettore potrà decidere se esprimere da 1 a 3 voti di preferenza. Se decide di esprimere più di una preferenza
però le scelte dovranno riguardare candidati di genere diverso, pena l'annullamento della seconda e della terza preferenza.
A questo punto si dispone di tutti gli elementi per stabilire chi sarà effettivamente eletto.
Dopo aver determinato il numero di seggi attribuiti a ciascuna lista a livello nazionale si procede a suddividere
proporzionalmente i seggi a livello di circoscrizione.
In questo modo si determina il numero di seggi spettanti a ciascuna lista in ciascuna circoscrizione.
Per stabilire chi sarà eletto tra i candidati di ogni singola lista invece si considerano le preferenze e, in caso di parità, l'ordine in lista.
Ciascun candidato può presentarsi in più circoscrizioni. Se eletto in più di una sarà quindi libero di scegliere quale accettare (art. 41)
avvantaggiando i primi dei non eletti della sua lista nelle circoscrizioni in cui si è ritirato.
Infine l'articolo 12 della legge stabilisce regole speciali a garanzia delle minoranze linguistiche in Valle d'Aosta,
Friuli Venezia-Giulia e provincia di Bolzano.
Dati
Complessivamente l'Italia elegge 76 deputati al parlamento europeo in 5 circoscrizioni, ognuna delle quali include più di una regione:
Italia nord occidentale (Valle d'Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia)
Italia nord orientale (Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna)
Italia centrale (Toscana, Umbria, Marche, Lazio)
Italia meridionale (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria)
Italia insulare (Sicilia, Sardegna).
Il numero di eurodeputati eletti in ciascuna circoscrizione non è fisso.
Questo infatti dipende prima di tutto dal numero di parlamentari europei assegnati all'Italia, che può variare.
Accertato questo, il numero di eletti è ripartito tra le circoscrizioni proporzionalmente, sulla base dell'ultimo censimento.
Attualmente il ministero dell'interno non ha ufficializzato eventuali modifiche rispetto alle elezioni del 2019.
Tuttavia si può immaginare che i dati rimarranno gli stessi visto che il numero di parlamentari europei assegnati
all'Italia non è variato, né è cambiata significativamente la distribuzione demografica tra le regioni.
Link
https://www.openpolis.it/parole/come-funziona-la-legge-elettorale-per-il-parlamento-europeo/
(Redazione)
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