ref:topbtw-3780.html/ 19 Novembre 2023
Se a livello nazionale il rapporto ormai è di uno a uno, nel Mezzogiorno, invece, il sorpasso è già avvenuto;
stiamo parlando del confronto tra il numero delle pensioni erogate è quello degli occupati.
Se in Italia il primo è pari a 22.772.000 e il secondo ammonta a 23.099.000, nelle regioni del Sud e delle Isole
le pensioni pagate ai cittadini sono 7.209.000, mentre gli addetti sono 6.115.000 (vedi Tab. 1).
Un risultato preoccupante che dimostra con tutta la sua evidenza gli effetti provocati in questi ultimi
decenni da tre fenomeni strettamente correlati fra di loro: la denatalità, l’invecchiamento
della popolazione e la presenza dei lavoratori irregolari.
La combinazione di questi fattori sta riducendo progressivamente il numero dei contribuenti attivi e, conseguentemente,
ingrossando la fila dei percettori di welfare.
Come riequilibrare il sistema?
Il trend può essere invertito in tempi medio-lunghi solo allargando la base occupazionale.
Come? Innanzitutto portando a galla una buona parte dei lavoratori “invisibili” presenti nel Paese.
Stiamo parlando di coloro che svolgono un’attività in nero che, secondo l’Istat, ammontano a circa 3 milioni di persone
che ogni giorno si recano nei campi, nelle fabbriche e nelle abitazioni degli italiani a svolgere la propria attività lavorativa irregolare.
E’ altresì necessario incentivare ulteriormente l’ingresso delle donne nel mercato del lavoro, visto che siamo fanalino di
coda in Europa per il tasso di occupazione femminile (pari al 50 per cento circa).
Inoltre, bisogna rafforzare le politiche che incentivano la crescita demografica (aiuti alle giovani mamme, alle famiglie, ai minori, etc.) e
allungare la vita lavorativa delle persone (almeno delle persone che svolgono un’attività impiegatizia o intellettuale).
Da ultimo è necessario innalzare il livello di istruzione della forza lavoro che in Italia è ancora tra i più bassi di tutta l’UE.
Se non faremo tutto ciò in tempi relativamente brevi, fra qualche decennio la sanità e la previdenza rischiano di implodere…
(Redazione)
Link
https://www.cgiamestre.com/al-sud-il-sorpasso-piu-pensioni-che-lavoratori/
La chiosa.
Sud batte Noord.. Più pensionati che lavoratori... La scoperta dell'acqua calda..
Ovviamente, visto che al sud i lavoratori in regola sono..pochini..
E visto che numerosi pensionati "nordici" si trasferiscono nel più caldo e meno costoso sud..visto che la Tunisia è passata di moda..
D'altra parte Tunisia, Portogallo ed Albania non ti offrono la certezza di uscire vivo da un'ospedale..
Perché poi spiegare i sintomi di una occlusione intestinale in arabo, oppure in Portoghese oppure in Albanese non è poi cosi' facile.
In Italia ci riesci più facilmente e pure senza spese..
Cosa non da poco quando si è anziani e con i primi malanni..
Insomma una TAC, una PEC, una radiografia, una colonscopa è meglio farsele in Italia..
Ma non tutto il male, che poi male non è di certo, vien per nuocere...
Infatti i pensionati proseguono a lavorare, regolarmente in nero, a produrre ricchezza ed a mantenere i giovani nipotini spesso disoccupati ma spendaccioni..
Non tutti i pargoletti nullafacenti infatti incassano anche il reddito di cittadinanza..
Ed allora il pargoletto ha tanto, ma tanto, bisogno di un briciolo della pensione del caro nonno..
Prima che diventi un caro estinto..
( Editore )
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