ref:topbtw-3985.html/ 20 Giugno 2024
La biblioteca ha una funzione insostituibile che va ben oltre il solo prestito dei libri, specie nei territori con meno servizi.
Dove mancano spazi di aggregazione, come nelle aree interne, le biblioteche possono svolgere questo ruolo.
2 su 3 i comuni italiani in cui è stata censita la presenza di una biblioteca attiva.
45,5% le biblioteche dei comuni periferici aperte almeno 180 giorni l'anno (61,4% nei poli).
Poco più di 1 su 3 nei comuni ultraperiferici ha spazi dedicati ai più giovani.
In un paese dove circa una famiglia su 10 non ha libri in casa, il potenziale delle biblioteche nell’avvicinare bambini e ragazzi alla lettura è enorme.
Specialmente quando queste strutture lavorano insieme alle altre istituzioni educative presenti sul territorio, a partire dalle scuole.
Ma il loro ruolo va ben oltre.
La biblioteca può infatti essere un luogo di studio e di ritrovo, ma per essere tale ha bisogno di servizi come la
connessione a internet – spesso carente in quelle zone – nonché di supporti didattici.
Può fungere da centro aggregativo,
ma per farlo deve proporre ai suoi utenti nelle diverse fasce d’età attività culturali e sociali, corsi o anche organizzare momenti di ritrovo.
Sotto ciascuno di questi aspetti, la situazione appare profondamente differenziata sul territorio.
L’indagine Istat relativa al 2022 indica come in quell’anno – tra le ottomila biblioteche censite – il 55,4% fosse stata aperta per almeno 180 giorni.
Una percentuale che supera il 60% nei poli, mentre non arriva alla metà nelle aree interne.
Dal 45,5% di biblioteche aperte per oltre 180 giorni nei comuni periferici al 41,9% in quelli ultraperiferici.
45,5% le biblioteche dei comuni periferici aperte almeno 180 giorni l’anno (61,4% nei poli).
( Redazione - Openpolis )
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