ref:topbtw-4013.html/ 20 Luglio 2024
Nell’ultimo anno gli impieghi vivi alle imprese sono diminuiti del 4,7 per cento (in termini assoluti -32,2 miliardi di euro), ma a Nordest
la contrazione è stata molto pesante, addirittura del 7,4 per cento (-14 miliardi).
Anche nel 2024 la Lombardia, l’Emilia Romagna e il Veneto saranno le regioni che traineranno il Pil reale nazionale che, stando ai principali
istituti di statistica, dovrebbe attestarsi attorno al +0,7 per cento, contro il +0,1 per cento della Germania,
il +0,7 per cento della Francia e il +2,1 per cento della Spagna.
Tornando ai dati di casa nostra, le previsioni di crescita elaborate dall’Ufficio studi della CGIA su dati Prometeia
ci dicono che in Lombardia la stima di crescita per l’anno in corso dovrebbe essere dello 0,95 per cento, in Emilia Romagna
dello 0,86 per cento e in Veneto dello 0,80 per cento.
Tra le due regioni del Nordest, comunque, si inserirebbe la Valle d’Aosta con un aumento della ricchezza dello 0,81 per cento.
Un risultato, quest’ultimo, senz’altro positivo, ma con un impatto sull’economia nazionale contenutissimo,
visto che la provincia valdostana ha un Pil in valore assoluto molto modesto e conta solo 123 mila abitanti.
Ricordiamo, invece, che messe assieme, le altre tre regioni richiamate più sopra producono il 41 per cento del Pil nazionale,
l 53 per cento circa delle esportazioni italiane e vi risiedono oltre 19 milioni di persone, il 33 per cento dell’intera popolazione
presente nel nostro Paese.
Se le altre regioni del Centronord cresceranno tutte con incrementi che vanno dallo 0,5 per cento in su, per
contro le realtà geografiche del Mezzogiorno segneranno una variazione di crescita, sebbene sempre
anticipata dal segno più, ma di modesta entità.
Ad eccezione della Campania che dovrebbe aumentare il proprio Pil reale dello 0,57 per cento,
le previsioni della Sardegna sono pari al +0,49 per cento, per la Sicilia al +0,46 per cento, per la Basilicata al +0,37 per cento,
per la Puglia al +0,36 per cento, per l’Abruzzo e per la Calabria al +0,23 per cento e per il Molise al +0,22 per cento (vedi Fig. 1).
E’ vero che le distanze tra le regioni sono “millimetriche”, tuttavia la spaccatura tra Nord e Sud, anche in termini di aumento del Pil reale
per l’anno in corso, è molto evidente…
(Redazione CGiA - Mestre)
Link
https://www.cgiamestre.com/nel-24-lombardia-emilia-r-e-veneto-saranno-il-motore-del-paese/
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