ref:topbtw-4036.html/ 15 Agosto 2024
La direttiva Bolkestein intende semplificare le procedure amministrative, eliminare l'eccesso di burocrazia e soprattutto evitare
le discriminazioni basate sulla nazionalità o per coloro che intendono stabilirsi in un altro paese europeo per prestare dei servizi.
E' stata emessa nell'anno 2006..
Testo Link:
Si applica alle aree demaniali marittime, lacuali, fluviali, ed altro...
In sintesi cosa succede ?
Che a fine concessione il Demanio / Regione / Comune mettono a pubblica gara l'area / il bene di loro proprietà per un periodo di tempo ben definito.
Tempo variabile da 1 a 40 anni.
Dipende dai casi.
Per aree marittime la durata è, mediamente, di 5 anni.
Per aree lacuali puo' arrivare a 40 anni nel caso di comprovato investimento e certificato bilancio previsionale che attesti la necessità
di un lungo periodo per l'ammortamento dello stesso investimento.
Poi, espletata la gara, chi offre di più se la aggiudica.
Quanto realizzato dal precedente concessionario resta di proprietà dello Stato che nulla riconosce per nessun motivo a nessuno.
Anzi, le migliorie strutturali saranno un motivo per chiedere una somma maggiore al nuovo concessionario.
L'avviamento delle attività della precedente gestione non vale nulla.
E pure i vari "rimborsi" regionali, sotto ogni forma, sono illegali e non ammissibili.
Regione Toscana, Emilia Romagna etc. non possono attuare nessuna forma di "escamotage"..
Come uscirne ?
La soluzione puo' essere l'applicazione del diritto di "prelazione legale incrementata" da parte del precedente concessionario.
Link: Il diritto di prelazione legale:
Cosa significa ?
Espletato l'iter della aggiudicazione dell'asta relativa alla concessione demaniale dell'area marittima, lacuale, fluviale per il
nuovo periodo di utilizzo, è reso noto l'importo della maggiore offerta pervenuta, puo' essere applicato il diritto di
prelazione legale.. "incrementata".
In questo caso il precedente concessionario ha la facoltà, entro 15 giorni dalla comunicazione dell'importo della maggiore offerta,
di presentare la medesima offerta maggiorata del 5% ( cinque per cento ) avvalendosi della clausola di "prelazione legale incrementata"
chiaramente inserita nel capitolato di gara.
In questo modo il precedente concessionario si aggiudicherà la gara e manterrà sia i beni strutturali immobili,
spesso da lui stesso realizzati, ma anche l'avviamento e la clientela acquisita negli anni con la sua attività.
Ovviamente se ciò non avvenisse l'offerta pervenuta dal
maggior offerente resterà confermata e l'aggiudicazione definitivamente valida ed in vigore.
Con l'applicazione della prelazione legale incrementata, lo Stato incassa una somma maggiore, il precedente concessionario mantiene la
sua attività nella medesima area e salvaguardia il suo avviamento, e la comunità europea non puo' eccepire proprio
nulla in quanto non si configura come diritto di prelazione legale semplice, come oggi previsto dalla giurisprudenza.
Infatti lo strumento del "diritto di prelazione legale incrementata" si puo' considerare una novità giuridica che puo' facilmente entrare
in vigore con l'attuazione delle nostre procedure parlamentari.
Una novità che non contrasta minimamente con la direttiva Bolkestein in quanto, comunque, resta libera la partecipazione alla gara
di concessione in ogni caso espletata ed assegnata.
Inoltre il diritto alla prelazione legale incrementata è applicabile, facilmente, a tutti i numerosi contesti previsti dalla direttiva stessa..
L'attuazione di questa proposta certamente non potrà accontentare tutti, ma comunque mitigherà la sofferenza di molti
operatori-investitori, fornendo una via legale per proseguire nelle loro attività spesso già poste in essere da molti anni, ed ora a rischio..
( Giorgio Comerio )
E mail: info@topbtw.com
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