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Il sindaco torna su un tema caro a Milano Città Stato. La mancanza di autonomia obbliga Milano a tagliare i servizi ai cittadini.
«Milano dà a Roma 20 miliardi ma ne riceve indietro solo 0,5»: Sala si allinea con Milano Città Stato?
# 20 miliardi allo Stato e poi Milano è costretta a tagliare i servizi
«Da Milano arrivano a Roma 20 miliardi di euro l’anno solo da tasse sul reddito, e ne riceviamo 500 milioni» lo ha affermato il sindaco Giuseppe Sala,
alla presentazione del libro “Un patto per il futuro.
la sopravvivenza alla convivenza”, Giovanni Maria Flick,
ex presidente della Corte costituzionale.
Il sindaco torna su un tema caro a Milano Città Stato:
è corretto che la città che versa allo Stato 20 miliardi di euro ne riceva indietro appena 500 milioni?
E che, soprattutto, per l’inadeguatezza della cifra sia costretta a caricare di tasse e gabelle i cittadini per poter mantenere un minimo standard
nei servizi?
# In realtà la cifra da Milano allo Stato è il doppio: 40 miliardi
L’OCSE calcola in 312 miliardi il PIL prodotto nell’area metropolitana, di cui circa 80 miliardi nel Comune di Milano.
Applicando il tasso di pressione fiscale reale in Italia, significa che Milano versa oltre 40 miliardi allo stato italiano,
considerando solo il Comune.
Cifra che arriva a 156 miliardi di tasse pagate allo stato, se si calcola l’area metropolitana di Milano, come viene definita dall’ OCSE.
Se Milano potesse trattenere il 50% delle imposte generate sul territorio come accade per Madrid (città stato), significa
che potrebbe avere un budget superiore di 10 miliardi ogni anno.
Invece di doversi indebitare o andare a chiedere soldi a Roma, Milano potrebbe avere risorse straordinarie che potrebbe
utilizzare per incentivare ancora di più lo sviluppo del territorio.
Anche senza arrivare all’estremo di Madrid, diventando una regione a statuto ordinario Milano potrebbe disporre di molte più risorse che sarebbero
più coerenti rispetto a quello che produce.
# I vantaggi a diventare una città stato
Oltre ai vantaggi di budget vediamone altri che si potrebbero ottenere se Milano acquisisse lo status di regione.
– Gestione sanità locale.
Milano potrebbe gestire la sanità in autonomia.
All’interno della regione che raggiunge gli standard più elevati pensiamo che modello straordinario rappresenterebbe il sistema sanitario milanese.
Un’eccellenza mondiale
– Rappresentanza nel senato delle regioni.
Se il referendum dovesse ratificare la riforma costituzionale, Milano potrebbe disporre di suoi rappresentanti nel nuovo senato delle regioni.
– Possibilità di trattare direttamente con il governo. Con lo status di regione, Milano non avrebbe più organi intermedi tra sé e il governo di Roma.
Questo significa che potrebbe contrattare direttamente l’eventuale estensione dell’autonomia o l’attribuzione di leggi speciali.
– Possibilità di chiedere lo statuto speciale. In Italia ci sono regioni a statuto ordinario e regioni a statuto speciale, con un’autonomia più
estesa e una disciplina applicata ad hoc.
Come previsto dall’articolo 116 terzo comma della legge di riforma delle regioni del 2001, con lo status di regione Milano potrebbe chiedere
l’estensione allo statuto speciale, in modo coerente con le esigenze del territorio.
– Possibilità di confrontarsi alla pari con le altre città stato (o città regione) d’Europa.
Le regioni hanno la possibilità di avere propri rappresentarsi e di gestire la comunicazione in modo autonomo a livello internazionale.
Milano potrebbe agire a livello internazionale in autonomia e si potrebbe confrontarsi con tutte le città che hanno lo stesso status,
come Madrid, Berlino, Londra, Parigi, Bruxelles, Vienna o San Pietroburgo.
– Possibilità di sperimentare politiche utili per il paese.
Ottenere l’autonomia è la premessa per poter sperimentare sul territorio azioni politiche, economiche e sociali che, in caso di successo,
potrebbero essere estese al resto del paese.
In questo senso Milano Città Stato potrebbe costituire il laboratorio per riformare l’Italia.
Questi sono solo alcuni dei vantaggi che sono previsti dall’attuale ordinamento.
Se si prendono a riferimento altri modelli, si può perfino immaginare che Milano possa dotarsi di una sua costituzione (come Berlino),
possa trattenere sul territorio il 50% delle tasse generate e possa trattare con il governo le competenze da gestire direttamente (come Madrid)
fino ad arrivare ad un suo autonomo sistema di istruzione, giudiziario o perfino monetario come succede ad Hong Kong.
# Le città stato
Le città più internazionali e aperte al mondo sono delle città stato come
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( Redazione - Milano Cittàstato )
La chiosa dell'editore.
Ma quando mai i soldi dei Milanesi resteranno a Milano ?
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