ref:topbtw-4183.html/ 15 Marzo 2025
Ticino e Lombardia firmano per la "metropolitana" Milano - Lugano
# Firmata una lettera congiunta da parte dei presidenti del parlamento ticinese e del consiglio regionale lombardo.
Accelerare il completamento di AlpTransit a Sud delle Alpi.
Questo il messaggio chiaro e deciso che arriva da Bellinzona, dove il 10 marzo il presidente del Gran Consiglio del Ticino e quello del consiglio
regionale della Lombardia hanno firmato una lettera congiunta.
L'obiettivo?
Spingere le autorità competenti ad avviare il prima possibile le procedure per realizzare le infrastrutture di accesso necessarie,
in linea con i grandi progetti già in corso in Italia e Svizzera.
La richiesta sarà inviata direttamente alle cancellerie di Berna, Roma e Bruxelles.
Nella missiva, i due enti sottolineano un problema chiave:
il prolungamento di AlpTransit oltre Lugano e la realizzazione
dei collegamenti meridionali non sono attualmente previsti nei piani di espansione della rete.
Un ritardo che potrebbe avere conseguenze pesanti, compromettendo l'efficienza del Corridoio
Mare del Nord - Reno - Mediterraneo e delle reti TEN-T, con ripercussioni economiche per tutti i territori coinvolti.
L'appello è chiaro: non c'è più tempo da perdere.
# Una battaglia che prosegue dal 2018
La battaglia per il completamento di AlpTransit non nasce oggi.
La lettera firmata a Bellinzona è solo l'ultimo tassello di un percorso che va avanti da anni.
Tra novembre 2018 e febbraio di quest'anno, il Gran Consiglio ticinese e la Commissione speciale del Consiglio regionale lombardo
hanno approvato tre risoluzioni per chiedere con forza che il progetto non resti fermo al palo.
L'ultima, votata all'unanimità a Milano, mette nero su bianco un impegno preciso:
la Lombardia deve fare pressione su tutte le istituzioni, nazionali e internazionali, per portare a casa il completamento dell'infrastruttura.
Federico Romani, presidente del Consiglio regionale, intervisto da Ticino News, afferma che:
"Quando c'è una questione di buon senso, il Consiglio regionale lombardo non può che essere compatto.
E infatti i motori sono già accesi: il pressing su Roma e Bruxelles è partito, con l'obiettivo di spingere parlamentari ed
eurodeputati a trasformare le richieste in fatti concreti.
L'alta velocità tra Italia e Svizzera non può restare un progetto a metà."
# Cosa manca per realizzare la metropolitana ticinese-lombarda
Il progetto di AltpTransit ha contribuito a migliorare sensibilmente i collegamenti ferroviari tra l'Italia e la Svizzera.
Sono state costruite ad oggi tre gallerie:
la galleria del Lötschberg, quella del San Gottardo, che con i suoi 57 chilometri è il tunnel
ferroviario più lungo del mondo, e la galleria di base del Ceneri.
Quella che ha consentito di accorciare i tempi di percorrenza è stata in particolare quest'ultima, lunga 15,4 km e percorsa in 7 minuti,
grazie a velocità di punta fino a 160 km/h.
I tempi tra Bellinzona, Lugano e Locarno si sono infatti dimezzati, da Bellinzona a Lugano servono 15 minuti, da Lugano a Locarno
ne bastano 30.
Per dare vita alla nuova metropolitana ticinese-lombarda, il presidente del Gran Consiglio Michele Guerra spiega come all'appello manchino
le tratte Biasca-Camorino, Lugano-Chiasso e Chiasso-Monza.
A questo si aggiunge il fronte italiano, in particolare la tratta Seregno-Monza-Milano, per la quale è previsto
l'instradamento dei treni verso Milano Greco.
Oggi i treni tra Zurigo e Milano viaggiano a una media di 63-64 km/h con tempi di percorrenza di 3 ore 45 minuti,
completando AltpTransit la durata del viaggio scenderebbe a 2 ore e 30 minuti.
# Con il Terzo Valico il Ticino diventerebbe una porta d'accesso veloce al Mediterraneo.
Ma non è tutto.
AlpTransit è parte integrante del "Corridoio Reno-Alpi", la grande dorsale europea che unisce Genova a Rotterdam attraversando sei Paesi.
E con l'inaugurazione del Terzo Valico dei Giovi prevista per il 2027, da Lugano si potrà raggiungere la Liguria in tempi record,
trasformando il Ticino in una porta d'accesso veloce al Mediterraneo.
( Redazione - Milano Cittàstato )
La chiosa dell'editore.
Come sempre..
Milano: e poi ancora molto da fare.
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