ref:topbtw-4258.html/ 18 Giugno 2025
Insomma anche il Mossad… brucia.
Certamente una lezione scottante.
Ma poco importa: ci sono i pompieri.
Ed ora, finalmente, Trump dovrà decidere qualche cosa di veramente serio, non più invasioni di Panama, annessioni del Canada,
acquisto della Groenlandia ed altre puttanate del genere.
Perché per distruggere i siti nucleari iraniani, più o meno noti, ed i lanciatori annessi, bisogna che mandi i suoi bombardieri.
Perché solo cosi' poi, e non è dato per scontato, si puo' definitivamente mettere sotto controllo il programma nucleare e dare una calmata
ai noti esagitati con pulsioni atomiche.
Esagitati che pure altrove, incluso il vicino Pakistan, non mancano mai.
Tanto i paesi "arabi" , come ben noto, alla fin fine sono pure contenti se gli Ayatollah spariscono, se l'Iran cambia,
se gli iraniani si ribellano ai turbantoni neri ed alle barbe lunghe.
E poi, anche per Putin, il pazzo paranoico con pulsioni atomiche di onnipotenza, potrebbe iniziare a squillare
il campanello di allarme.
Ed a Mosca devono averlo già capito..
Perché chi rischia vince..
Un aiuto a Zelensky, diretto od indiretto, Tel Aviv lo puo' benissimo dare mettendo fuori uso la fabbriche iraniane di droni e pure provvedendo a fargli arrivare belle e generose forniture dagli USA..
Forniture, magari di Patriot, "Made in USA with Pride".
Dopotutto, insomma, pure come Trump vuole..
Ovviamente la questione andrà avanti qualche settimana, anche perché nessuno dei due manda le sue truppe ad invadere ed ad occupare il suolo altrui.
Ma gli impianti di arricchimento, le fabbriche di armamenti, le linee di approvvigionamento iraniane devono e saranno distrutte.
Tecnici, scienziati nucleari, militari di altro rango, fornitori sparsi per il mondo, vaporizzati, una volta per tutte.
( Gi.Com. )
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