ref:topbtw-4342.html/ 4 Ottobre 2025
Nel cuore dell’Oltrepò Pavese, incastonato tra dolci colline e scorci panoramici di rara bellezza,
si trova un gioiello nascosto che continua ad affascinare visitatori e appassionati di storia e natura:
Fortunago, uno dei Borghi più Belli d’Italia.
Con una popolazione di appena 361 abitanti, questo piccolo comune lombardo si distingue per il suo equilibrio perfetto tra tradizione
e modernità, immeso in un paesaggio ricco di memoria e fascino.
Un borgo dalle radici antiche e un’atmosfera senza tempo
Le origini di Fortunago affondano nella storia antica, come testimoniano i resti del castello e delle mura di cinta che coronano
la parte alta del paese.
Il nome stesso, con il suffisso “-aco”, richiama una radice celtica e significa “casa presso l’acqua”,
un riferimento all’esistenza di una sorgente sempre attiva nel territorio.
In un documento risalente alla metà del X secolo, Fortunago viene citato come “Fortunacum” e indicato come parte del comitato
di Tortona, sottoposto a signori locali e poi a famiglie nobiliari come i Malaspina e i Dal Verme.
Passeggiare tra le viuzze del centro storico, caratterizzate da case in pietra e pavimentazioni in porfido,
è come compiere un viaggio nel tempo:
l’assenza di traffico e il silenzio interrotto solo dal canto degli uccelli regalano una sensazione di pace rara.
Dalla sommità del colle si gode di una vista panoramica straordinaria che abbraccia tutta la valle e si estende fino al vicino castello
di Montalto Pavese, un altro luogo simbolo dell’Oltrepò.
Tesori artistici e architettonici di Fortunago
Tra i monumenti più significativi spicca la Chiesa di San Giorgio, edificata nel 1609, che custodisce al suo interno un prezioso trittico
a tempera su legno opera di Pesina, pittore rinomato del XVI secolo, e affreschi di grande valore artistico.
Nella parte bassa del borgo si trova l’antichissima chiesetta di Sant’Antonio, ancora oggi luogo di culto attivo e punto di riferimento
per la comunità locale.
Non meno affascinante è la fontana di San Ponzo, una sorgente leggendaria che offre acqua potabile, oggi disponibile
anche in versione gassata, situata accanto al piazzale con ampio parcheggio di via Roma.
Questo elemento naturale sottolinea il forte legame tra il borgo e il suo ambiente circostante.
Fortunago non è solo storia e paesaggi, ma anche un centro vivo di cultura e tradizioni.
Nel 2015, il borgo è entrato nel Guinness dei primati grazie alla preparazione dell’agnolotto più pesante del mondo (148 kg),
realizzato dallo chef locale Danilo Nembrini, a testimonianza dell’orgoglio per la propria gastronomia.
Gli appassionati di enogastronomia possono inoltre scegliere tra diverse strutture di qualità per gustare le specialità locali.
Tra queste spiccano:
Agriturismo Il Melo Rosso, immerso nella natura, ideale per un soggiorno rilassante.
Agriturismo La Casa di Paglia, una struttura accogliente costruita con materiali naturali, che propone piatti a chilometro zero.
Cascina Casareggio, noto per l’eleganza dell’ambiente e la cucina raffinata a base di prodotti tipici dell’Oltrepò.
Il borgo ospita inoltre un punto vendita diretto di prodotti tipici, dove si trovano salumi, vini, formaggi, miele, confetture e frutta
e verdura biologica, aperto nei fine settimana.
Fortunago si inserisce in un territorio ricco di storia e natura, caratterizzato da un ambiente collinare
che offre molte opportunità di escursioni e passeggiate tra boschi di roverella e castagno, dove in primavera si ammirano primule,
narcisi e pervinche.
A pochi chilometri di distanza, il comune di Montalto Pavese si distingue per il suo imponente castello cinquecentesco,
uno dei meglio conservati in Lombardia, noto come la “regina dell’Oltrepò Pavese”.
Il castello, sebbene attualmente privato e non visitabile, offre uno scenario storico di grande suggestione con i suoi arredi d’epoca,
giardini all’italiana e all’inglese, e la cappella gentilizia di San Francesco.
Montalto Pavese è anche meta per gli amanti del volo libero grazie al Belvedere “Madonna del Vento”,
dove le condizioni atmosferiche permettono il decollo di deltaplani e parapendii.
Nel centro abitato si trova un importante Museo della Civiltà Contadina che racconta la storia degli antichi mestieri e della cultura rurale locale,
mentre il Museo delle Api, dedicato a due apicoltori locali, illustra l’evoluzione dell’apicoltura nel Novecento.
Un patrimonio da scoprire
Fortunago e i suoi dintorni rappresentano un autentico scrigno di meraviglie da vivere con lentezza,
tra borghi antichi, tradizioni culinarie, paesaggi incontaminati e un ricco patrimonio culturale.
Le iniziative locali, come la Sagra della Schita a fine luglio, la Festa della Paciada il 14 agosto e la Sagra delle Porchette
di Sant’Eusebio, offrono l’occasione per immergersi nelle atmosfere più genuine della Lombardia rurale.
Il continuo impegno verso il recupero architettonico e la valorizzazione delle tradizioni rende Fortunago un esempio virtuoso
di come un piccolo borgo possa conservare e rilanciare la propria identità in chiave moderna, senza rinunciare alla sua anima autentica e accogliente.
( Redazione )
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