ref:topbtw-4367.html/ 22 Novembre 2025

La classe media in ritirata, i ricchi sono raddoppiati
Dal 2014 al 2023 Milano ha guadagnato 34.000 abitanti, ma dietro a questa crescita minima si nasconde un movimento imponente.
Secondo il servizio statistico del Comune, oltre 505.000 persone si sono trasferite in città, mentre quasi 400.000 l’hanno lasciata.
In pratica, 1 residente su 3 di dieci anni fa non vive più a Milano, e oltre il 40% di chi oggi abita in città allora non c’era.
È il segno di un ricambio generazionale e sociale che ha modificato in profondità la composizione dei quartieri, con effetti visibili
sulla vita quotidiana, sui prezzi e sulla struttura economica..
# La classe media in ritirata, i ricchi sono raddoppiati
Nel 2014 i milanesi che dichiaravano più di 120.000 euro l’anno erano 28.780.
Nel 2023 sono diventati 45.952, con un imponibile complessivo passato da 8 a quasi 13,5 miliardi di euro.
Crescono i redditi alti, diminuiscono invece quelli medio-bassi: i contribuenti tra 15.000 e 26.000 euro annui scendono da 253.601 a 219.707.
La fascia media, tra 26.000 e 55.000 euro, resta numerosa ma perde peso relativo.
È una polarizzazione che riflette la distanza tra una città sempre più cara e stipendi che restano fermi ai livelli nazionali.
Milano diventa così una delle capitali più costose del mondo, ma con redditi medi da Paese del Sud Europa.
# 100.000 milionari a Milano (e 17 miliardari)
Chi arriva a Milano oggi ha spesso redditi e competenze più alti della media nazionale, attratto dalle opportunità professionali
e dall’immagine internazionale della città.
Chi se ne va, invece, è spinto dall’aumento dei prezzi e dal divario crescente tra costo della vita e stipendi italiani.
Questo ricambio ha modificato la geografia sociale dei quartieri, ampliando la distanza tra chi può permettersi di restare
e chi è costretto a spostarsi altrove.
Secondo il Comune, oggi a Milano vivono oltre 100.000 milionari in euro, a cui si aggiungono 17 miliardari (numero superato
solo da Londra e Parigi ndr).
Allo stesso tempo cresce la quota di chi rischia l’espulsione dal mercato abitativo e fatica a restare, mentre la città
perde spazi di aggregazione e reti di solidarietà e il tessuto sociale si frammenta.
( Redazione )
La chiosa dell'editore.
Come sempre..
molto da scoprire...

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